In splendida posizione a contatto con la natura, in mezzo al verde e sul mare, la città canadese riserva musei e parchi botanici da visitare e intriganti e inaspettate esperienze di cucina.
Vancouver è la città ideale per chi ama la natura: oltre ai tanti parchi, si può prendere un autobus veloce dal centro, una linea Express dell’efficiente sistema di trasporti cittadino, per recarsi al termine della penisola di Kitsilano dove si trova il vasto campus dell’Università del British Columbia, per visitare l’Ubc Botanical Garden, una vasta area con diversi ecosistemi di piante, che colpisce soprattutto per l’inusuale passeggiata tra gli alberi di alto fusto della fitta foresta primigenia della costa pacifica, costituita in prevalenza da pini, cedri e aceri alti molte decine di metri.
Il giardino giapponese di Vancouver
Il percorso si sviluppa su canapi a un’altezza media di 20 metri da terra e permette di cogliere una prospettiva inusuale della foresta e della sua ricchezza. A poca distanza, nel centro del campus universitario, il Beaty Biodiversity Museum è un’ordinata esposizione del mondo vegetale e animale: il reperto più ammirato è un enorme e ben conservato scheletro di balena della lunghezza di oltre 30 metri. Chi è interessato al tema trova ancora in quest’area il Nitobe Memorial Garden, un piccolo giardino giapponese e attentamente curato e recintato da un muro dentro il quale si apre un’oasi di pace zen, con panchine per ammirare la natura o meditare.
Una sala del Bauhaus Restaurant
Rientrati sempre in bus nel centro cittadino, nel vivace quartiere di Gastown brulicante di turisti che affollano negozi, locali e ristoranti, praticamente al confine con Chinatown, si trova un ristorante elegante frequentato da una clientela locale per la specificità della sua cucina. Si chiama Bauhaus, nome che ricorda una scuola di architettura, arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933 nel contesto storico-culturale della Repubblica di Weimar.
Ancora un interno del ristorante
L’interno è elegante, con pretese artistiche per ricreare l’ambiente: ha un centinaio di coperti e per chef un giovane talento tedesco, Christian Kuehnel, che propone un’esperienza culinaria basata sulla cucina tedesca contemporanea che non sfigurerebbe oggi nei quartieri eleganti di qualunque città tedesca. Alcuni piatti con accostamenti inusuali che danno il segno dell’innovatività della cucina, sono ad esempio la zuppa di cetrioli con salmone e mela, un confit d’anatra con pistacchio e albicocca, cavolfiori con riso, spinaci e parmigiano e tra i dessert una combinata di fragola, menta e lime.
Per informazioni:
www.bauhaus-restaurant.com