Di mezzo c’è la concorrenza di Google, sempre più agguerrita, che ha deciso di sostenere le attività di altri portali. Ma c’è da scommettere che dietro l’ipotesi di attuazione di un programma di licenziamenti che potrebbe interessare da qui ai prossimi mesi 200 lavoratori, ci sia anche la progressiva perdita di credibilità del portale, passato alla ribalta delle cronache negli ultimi tempi soprattutto per le sue recensioni fasulle e i procedimenti a suo carico in fatto di trasparenza. Stiamo parlando di TripAdvisor e delle voci, sempre più insistenti, di un prossimo ridimensionamento della pianta organica dell’azienda, che dovrebbe interessare appunto 200 dipendenti, pari al 5% dell’intera forza lavoro.
Licenziamenti in vista per Tripadvisor
Al momento manca ancora un annuncio ufficiale, tuttavia i segnali di una riorganizzazione in vista li ha lanciati tre mesi fa Cfo dell’azienda, Ernst Teunissen, parlando della necessità per l’azienda di tagliare i costi per un ammontare compreso fra i 60 e gli 80 milioni di sterline. Secondo i bene informati, i tagli riguarderanno soprattutto la divisione “experience”, che include una serie di attività, dalle lezioni di cucina alle visite guidate. Negli anni scorsi questa sezione ha rappresentato una fonte di business e crescita, tuttavia nel corso del 2019 i click e le attività connesse hanno fatto registrare un tracollo.
A pesare sulla crescita della società c’è anche la concorrenza di Google, definita dallo stesso amministratore delegato di TripAdvisor, Stephen Kaufer, “sempre più aggressivo”. Alcune agenzie viaggio online hanno infatti deciso di affidarsi proprio a Google per indirizzare il traffico verso i loro siti e accrescere dunque le opportunità di business. Come se non bastasse, il titolo di TripAdvisor in borsa è crollato del 45% in un solo anno, perdendo dunque quasi la metà del suo valore.