Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
mercoledì 24 dicembre 2025  | aggiornato alle 11:26 | 116516 articoli pubblicati

Sipo al Governo: «Interventi subito per rilanciare il Made in Italy»

L’azienda agricola romagnola chiede chiarezza sui tempi di uscita dall’emergenza e aiuti economici alle imprese più piccole, che rischiano la chiusura, per sostenere la produzione sia in Italia che all’estero.

 
15 aprile 2020 | 15:47

Sipo al Governo: «Interventi subito per rilanciare il Made in Italy»

L’azienda agricola romagnola chiede chiarezza sui tempi di uscita dall’emergenza e aiuti economici alle imprese più piccole, che rischiano la chiusura, per sostenere la produzione sia in Italia che all’estero.

15 aprile 2020 | 15:47
 

Bene gli interventi del Governo sul fronte sanitario e della tutela della salute pubblica; ora però bisogna intervenire sul tema degli aiuti alle imprese per superare la crisi economica che incombe. La richiesta arriva dall’azienda agricola Sipo di Bellaria Igea Marina (Rn).

I prodotti confezionati di Sipo - Sipo al Governo: «Interventi subitoper rilanciare il Made in Italy»

I prodotti confezionati di Sipo

«Ad emergenza finita ci troveremo di fronte a problemi di tipo economico e di tenuta sociale del Paese - afferma Simona Ceccarini, Responsabile amministrativo e risorse umane di Sipo – I problemi maggiori sulle raccolte ci saranno infatti durante la prossima estate in quanto alcuni produttori si sono spaventati e non hanno piantato, altri non sono riusciti a piantare in quanto sprovvisti di lavoratori che in molti casi sono rimasti bloccati nei loro Paesi d’origine. Molte micro-imprese saranno destinate alla chiusura se non aiutate finanziariamente.  Inoltre prevediamo forti tensioni sui prezzi sia in acquisto che in vendita. Ci aspettiamo da parte delle Istituzioni maggiori aiuti nel rifornimento dei Dispositivi di Protezione Individuale che sono introvabili oppure a prezzi folli; incentivi per la liquidità aziendale e per rilanciare il Made in Italy nel mondo, oltre ad una maggiore protezione dei prodotti italiani rispetto a quelli importati».

Gli ordini della grande distribuzione italiana tengono, e anzi l’azienda ha registrato un incremento nelle ultime settimane, mentre l’export è stato perso così come le vendite presso i centri agro alimentari italiani che sono molto in sofferenza rivolgendosi soprattutto alla ristorazione.

La sede dell'azienda - Sipo al Governo: «Interventi subitoper rilanciare il Made in Italy»
La sede dell'azienda

«In questo difficile momento senza precedenti, è emerso lo spirito di collaborazione e di reciproco rispetto - prosegue Simona Ceccarini - Attendiamo ora come impresa e come cittadini dal Governo e dalle Istituzioni un forte aiuto economico che sia di spinta per ripartire con delle strategie ben definite a medio-lungo termine e con dei provvedimenti immediati che possano darci ossigeno. Ci attendiamo anche una maggiore chiarezza comunicativa sia delle tempistiche di uscita dall’emergenza che delle regole a cui dobbiamo sottostare. Non è possibile infatti rimanere intrappolati in questo difficile momento in una burocrazia che ci impone delle procedure sempre più gravose da svolgere».

Per far fronte alle richieste del Governo e contenere la diffusione dei contagi, l’azienda ha messo in atto una serie di procedure che comportano costi di gestione maggiori rispetto agli standard in condizioni di normalità. È stato implementato il DVR aziendale per il rischio biologico, con allegato un protocollo di emergenza Covid-19 con le buone prassi e le regole da seguire. È stata inoltre predisposta la fornitura di dispositivi di protezione a tutto il personale, postazioni di dispenser igienizzanti per le mani, sanificazione giornaliera interna e settimanale esterna degli ambienti di lavoro, chiusura degli spogliatoi e zone comuni (mensa compresa) per evitare assembramenti, pareti divisorie nelle aree di produzione e nelle postazioni degli uffici; lavoro in smart-working per il 60% del personale d’ufficio e infine ferie a rotazione. Tutto ciò ha comportato costi maggiori che l’azienda ha deciso di accollarsi non agendo sui listini. È stato inoltre sostenuto attraverso la Cooperativa di produzione Nico l’Ospedale Infermi di Rimini con una donazione e forniture di prodotto alla Caritas di Rimini.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Lucart
Brita
Diemme

Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Lucart
Brita

Diemme
Mangilli Caffo
CostaGroup