Dalla legge di Bilancio in via di approvazione con l’ok che dovrebbe arrivare martedì, arriva una buona - ma non buonissima - notizia per bar e ristoranti: la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, la Tosap, è congelata per tutto il primo trimestre 2022. Una decisione che favorirà i dehors per i pubblici esercizi, ma che forse andrebbe prolungata. Perché i dehors nella stagione invernale sono certamente un’arma in più, ma quanto vengono sfruttati? E poi, con i contagi in risalita e con una proiezione che già fa parlare di zona arancione, non sarebbe utile prolungare addirittura questa misura per favorire l’utilizzo degli spazi aperti dove il rischio di contagiarsi è minore? E se le cose dovessero migliorare con l'Italia più in giallo-bianco, chi avrà solo il green pass base sarà costretto a stare seduto all'esterno, per cui bar e ristoranti devono investire sui dehors.
Da ricordare, a proposito di zone, le regole sopraggiunte con l'introduzione del super green pass. Chi lo possiede può sedersi al tavolo - sia dentro che fuori - dalla zona bianca alla zona arancione. Chi ha il green pass base può sedersi solo fuori in zona bianca e in zona gialla, non può farlo (nemmeno all'esterno) in zona arancione e rossa.
Stop alla Tosap
L'emendamento voluto da Giuseppe Conte
Intanto, si guarda al bicchiere mezzo pieno, e ci si tiene stretta la norma nazionale che unifica decisioni che stavano arrivando “a rate” dalle varie amministrazioni comunali. Il congelamento arriva grazie ad un emendamento alla legge di Bilancio voluto fortemente dal premier, Giuseppe Conte (M5S) che dimostra così concretamente di sostenere i ristoratori, come da promessa fatta nell’ultima riunione della Federazione italiana cuochi. I testi degli emendamenti “sdoganati” dovrebbero arrivare nella mattinata di lunedì in commissione Bilancio, permettendo così l’avvio delle votazioni nel pomeriggio.
Superbonus: via al tetto Isee di 25mila euro
Quello della Tosap non è l’unico emendamento presentato. Tra i più “caldi” c’era quello relativo al superbonus 110%, che è stato risolto: cancellato il tetto Isee di 25mila euro per le persone fisiche che effettuano lavori di efficientamento energetico e di messa in sicurezza delle ville unifamiliari. L’emendamento amplia, dunque, per il 2022 la platea dei possibili beneficiari del maxi-credito di imposta sui lavori edili. Sarà con ogni probabilità confermato invece il vincolo del 30% di lavori completati entro il 30 giugno 2022. Un altro accordo è stato raggiunto per innalzare da 5 a 10mila euro il bonus mobili.
Dalle pensioni all'obbligo vaccinale: l'incontro tra Draghi e i sindacati
Sul tavolo anche la questione delle pensioni: passa la proposta di portare da 36 a 32 gli anni di contributi dei lavoratori edili per accedere, a 63 anni di età, all’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico. L’ipotesi iniziale era di fare scendere la soglia contributiva a 30 anni, ma alla fine il governo ha scelto di non abbassare sotto i 32 anni.
Un incontro tra il premier Mario Draghi e i leader di Cgil, Cisl e Uil sulle pensioni è atteso nel corso di oggi. La discussione servirà a vagliare le intenzioni del governo sull’ipotesi di mettere mano a una riforma della legge Fornero che introduca più flessibilità in uscita dal mondo del lavoro (da 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età). Indiscrezioni dicono che ci sia la possibilità che l’incontro viri anche su temi come l’obbligo vaccinale per i lavoratori, che i sindacati hanno detto di condividere, e l’accelerazione delle misure in materia di sicurezza del lavoro dopo l’ennesimo grave incidente, come quello capitato nelle ultime ore a Torino.