Apofruit Italia piano 2021-2025 per cinque anni di innovazione

Apofruit Italia progetta il futuro. La ricetta? 5 anni di innovazione. Il programma e le strategie sono stati illustrati dai vertici dell’impresa cooperativa di Cesena nel corso di un diretta web il 4 febbraio. Il piano 2021-2025 punta su una dinamica qualificazione dell’offerta in grado di imporsi sui mercati generando un miglioramento del reddito dei soci operativi, le aziende agricole.

Un’innovazione varietale a 360° che si svilupperà su tutto il territorio nazionale, dal Trentino alla Sicilia. Ampliamento della gamma con nuove varietà che garantiscano l’allungamento del periodo di commercializzazione. La base di partenza per il piano quinquennale è più che solida: un’esperienza lunga 60 anni, 3.200 soci produttori, 14 stabilimenti più 15 centri di ritiro/stoccaggio, 235 milioni di euro di fatturato e 169mila tonnellate di ortofrutta conferita per il 60% destinata al mercato interno. Il podio di Apofruit Italia vede nell’ordine le mele (35.200 tonnellate) seguite da Kiwi (34.100) e patate (20.000).

Un’innovazione varietale a tutto campo che vede protagonisti mele, kiwi, pere, kaki, pesche, nettarine, arance bionde, clementino tardivo, albicocche tardive, ciliegie, uva senza semi, mirtilli, lamponi e fragole.



La superficie coltivata aumenterà del 20%
«La più grande trasformazione varietale realizzata in Italia – ha sottolineato il direttore generale Ernesto Fornari - Penso che l’innovazione, in questo momento storico debba partire da un’eccellente qualificazione dell’offerta che sia in grado di dare la giusta retribuzione ai produttori e di vincere la competizione sui mercati globali. Le novità produttive multiple a disposizione di Apofruit e dei propri soci produttori daranno un impulso importante alla superficie coltivata del gruppo che aumenterà, in 5 anni di almeno il 20%. Il valore dei prodotti di altissima gamma avrà ricadute importanti su tutta la compagine sociale. Le strategie di Apofruit saranno sempre incentrate sui tre grandi pilastri della nostra offerta: politica di marca, biologico e produzione integrata di alta qualità. Sarà all’interno di questi tre pilastri che si collocheranno le varietà innovative di cui disponiamo».



«Proporre innovazione varietale – ha puntualizzato il presidente Mirco Zanotti – significa un impegno lungo nel tempo, soprattutto per la profondità della proposta presentata oggi, che coinvolge tutta Italia, tutti i territori in cui Apofruit è presente. Un impegno volto a garantire una redditività costante ai nostri soci ed essere al contempo attrattivi verso quelle aziende che ci stanno guardando e che sarebbero interessate».

Apofruit Italia ai blocchi di partenza, pronta per affrontare questo percorso epocale. Il 2021, anche simbolicamente, è il momento giusto per scattare: è l’Anno internazionale della frutta e della verdura indetto dalla Fao.

Per informazioni: www.apofruit.it