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La lotta scudetto Milan-Inter infiamma anche i cuochi. Per chi tifano gli chef?

A poche giornate dalla fine del campionato del campionato di Seria A 2021-2022 siamo andati a scoprire quali sono le simpatie degli chef per una o per l'altra squadra di Milano, e cosa faranno in caso di vittoria di una delle due. In particolare lo abbiamo chiesto a Chicco Cerea, Gianfranco Vissani, Davide Oldani ed Enrico Bartolini

di Luca Bassi
01 maggio 2022 | 10:55
La lotta scudetto Milan-Inter infiamma anche i cuochi. Per chi tifano gli chef?
La lotta scudetto Milan-Inter infiamma anche i cuochi. Per chi tifano gli chef?

La lotta scudetto Milan-Inter infiamma anche i cuochi. Per chi tifano gli chef?

A poche giornate dalla fine del campionato del campionato di Seria A 2021-2022 siamo andati a scoprire quali sono le simpatie degli chef per una o per l'altra squadra di Milano, e cosa faranno in caso di vittoria di una delle due. In particolare lo abbiamo chiesto a Chicco Cerea, Gianfranco Vissani, Davide Oldani ed Enrico Bartolini

di Luca Bassi
01 maggio 2022 | 10:55
 

Gli chef ne hanno accumulate decine, mentre Milan e Inter ne hanno una a testa e sognano la seconda. Quando si parla di calcio e di cuochi il pensiero va, inevitabilmente, subito lì, alle stelle. In fondo, sempre di riconoscimenti si tratta.

E mentre Milano è tornata a essere la capitale indiscussa della Serie A - dopo anni di dominio incontrastato della Torino bianconera, eccezion fatta per la passata stagione -, anche il mondo dei fornelli si divide per una volata scudetto che è tornata ad appassionare: con quattro giornate ancora da giocare Milan e Inter sono divise da due soli punti, con i rossoneri che hanno anche il vantaggio di avere a proprio favore gli scontri diretti che sarebbero decisivi in caso di arrivo a pari merito (tutt’altro che improbabile, a questo punto).

La lotta scudetto Milan-Inter infiamma anche i cuochi. Per chi tifano gli chef?

Chicco Cerea e quel pranzo ad Appiano

Il ko inatteso dei nerazzurri a Bologna è stato solo l’ultimo, incredibile ribaltone di una corsa scudetto che non era tanto coinvolgente da anni e anni, in Italia. E che sta tenendo sulle spine ogni tifoso interista, Chicco Cerea compreso: «Per la sconfitta del Dall’Ara più che deluso sono arrabbiato - ci spiega lo chef del tristellato Da Vittorio di Brusaporto -. Perché non si possono perdere dei punti così importanti in quel modo, a un passo dal traguardo. Quella vittoria era fondamentale, doveva essere la partita dello scudetto. Ma del resto di che ci lamentiamo? La squadra vista a Bologna mercoledì è la pazza Inter che viene cantata nell’inno».

Per Cerea l’eventuale vittoria dello scudetto significherebbe un viaggio ad Appiano con la brigata a seguito: «Il presidente Zhang, che probabilmente non è così scaramantico, mi ha chiesto di cucinare ad Appiano Gentile per squadra, staff e dirigenza in caso di trionfo - commenta Cerea -. Dopo la sconfitta di Bologna temo che quel pranzo sia diventato molto difficile, ma non voglio perdere la speranza. Vediamo come vanno le ultime quattro partite».

E Vissani invita il Milan a Terni

C’è entusiasmo e ottimismo, invece, tra il popolo rossonero. Gianfranco Vissani non lo nasconde e si lancia in una promessa: «Se il Milan vince lo scudetto invito tutta la squadra a pranzo a Casa Vissani, mia ospite. Ma ricordiamoci che il pallone è rotondo e che con quattro gare da giocare tutto può ancora succedere» puntualizza lo chef.

«In questo momento l’Inter è sicuramente la squadra che ha il morale peggiore - spiega Vissani -, la sconfitta d Bologna può avere un contraccolpo importante anche in vista dei prossimi impegni. Però, questo va detto, i nerazzurri sono quelli che hanno la rosa più forte, pronta per vincere: il loro centrocampo potrebbe fare la differenza».

La scaramanzia di Oldani

Sicuramente deluso per la sconfitta inattesa di Bologna, Davide Oldani sceglie invece di puntare tutto sulla iettatura. E gioca una carta che ha tanto l’impressione di essere quella della disperazione: «Visti calendario e classifica non mi resta che fare tanti auguri per queste ultime partite ai cugini del Milan - commenta ridendo lo chef del D’O -. Lo dico da persona molto, molto scaramantica, soprattutto quando si parla di sport».

Ma davvero l’Inter deve già giocare la carta della disperazione? «Secondo me sì - risponde Oldani -, perché le cose dopo il ko di Bologna si sono messe piuttosto male. Quattro gare sono poche e un passo falso di una o dell’altra squadra può essere fatale. Ma ripeto: faccio tanti auguri ai cugini del Milan per queste ultime partite».

In caso di nuovo ribaltone e di vittoria dell’Inter lo chef non si scompone: «Ai giocatori interisti, in caso di vittoria, chiederei solamente di dire un enorme grazie a tutti i tifosi che restano al loro fianco sempre e comunque».

Il milanista Bartolini ottimista q.b.

Ma se parliamo di stelle del mondo della cucina chi se non Enrico Bartolini - che di stelle Michelin nei suoi ristoranti ne ha collezionate ben dieci, tre al Mudec di Milano - poteva dire la sua? Tifosissimo del Milan, si dice ottimista q.b., quanto basta: «Ormai manca poco al traguardo e, con i rossoneri davanti, non si può che essere ottimisti - commenta il cuoco toscano -. Ma non bisogna sbilanciarsi troppo, perché due punti non sono così tanti e bisogna riconoscere che tra le due è l’Inter quella che ha la rosa più attrezzata. Il Milan è una squadra giovane, che in questo campionato ha dimostrato di aver commesso degli errori riconducibili all’età e alla poca esperienza dei singoli. Ma è davanti, e questo basta».

«In caso di vittoria dello scudetto? Non posso ospitare tutto il Milan al Mudec - risponde Bartolini -. Al massimo mi posso proporre per preparare un buon risotto a Milanello per tutto il gruppo. Del resto questo dev’essere lo sport: condivisione di tutto ciò che accade, soprattutto le gioie».

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