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Vino italiano, ecco le cantine che dominano il mercato

Pubblicata la tradizionale classifica redatta da Anna Di Martino per il Corriere della Sera. Sono complessivamente 73 le cantine private e 42 le cooperative presenti in graduatoria, per un fatturato di 8 miliardi

 
08 agosto 2022 | 19:17

Vino italiano, ecco le cantine che dominano il mercato

Pubblicata la tradizionale classifica redatta da Anna Di Martino per il Corriere della Sera. Sono complessivamente 73 le cantine private e 42 le cooperative presenti in graduatoria, per un fatturato di 8 miliardi

08 agosto 2022 | 19:17
 

Il 2022 del vino italiano è iniziato nel migliore dei modi, ben oltre le aspettative (+12,8% sulle esportazioni). Da aprile si è poi registrato un rallentamento degli ordini, complici inflazione, costi delle materie prime e difficoltà nel reperimento di manodopera: un quadro che fa pensare a un'annata con minori margini. L'obiettivo resta però, nonostante le difficoltà, ricalcare il trend del 2021, conclusosi con risultati sopra la media.

Ad analizzare nel dettaglio com'è andato lo scorso anno è, come da tradizione, la classifica di Anna Di Martino per il Corriere della Sera, che analizza le 115 maggiori aziende vitivinicole italiane, che rappresentano il 55,6% del giro d'affari totale del settore e il 65,36% delle esportazioni, oltre al 46,2% delle vendite domestiche.

Vediamo allora quali sono le cantine che dominano il mercato. 

Vino italiano, ecco le cantine che dominano il mercato

Cantine private, in testa Italian Wine Brands 

L'area privata è quella che ha ottenuto i migliori risultati, in alcuni casi brillanti. Su tutte, Tenute Piccini ha registrato una crescita del 50% (102 milioni di fatturato), seguita da Villa Sandi (+32%) e Mionetto (+22%). 

In testa alla graduatoria c'è Italian Wine Brands, con 423,6 milioni di fatturato, seguita a 419,6 milioni da Mondodelvino. Bene Palazzo Antinori (3° con 259 milioni), ma anche Santa Margherita (220,6 milioni) e Gruppo Lunelli (134 milioni)

La Top Ten dei privati: 

  1. Italian Wine Brands 
  2. Botter Mondodelvino 
  3. Palazzo Antinori 
  4. Santa Margherita 
  5. Fratelli Martini 
  6. Casa Vinicola Zonin 
  7. Gruppo Lunelli 
  8. Marchesi Frescobaldi 
  9. Schenk Italian Wineries 
  10. Gruppo Ruffino 

Qui la classifica completa

Cantine private, domina Cantine Riunite 

Le cooperative pesano per il 41,5% sul giro d’affari complessivo del campione (8 miliardi di euro), per il 33,1% sull’export, per il 52,9% sul fatturato Italia. Per la prima volta nel 2021, la cooperazione ha ridotto il suo peso al vertice del mercato. Fermo il comando di Cantine Riunite & Civ, tuttora irraggiungibile al primo posto con 635,2 milioni di fatturato. 

Bene al 4° posto Gruppo Mezzacorona, con 196,5 milioni di fatturato. 

La Top Ten delle cooperative: 

  1. Cantine Riunite & Civ 
  2. Gruppo Caviro 
  3. Cavit 
  4. Gruppo Mezzacorona 
  5. La Marca 
  6. Terre Cevico 
  7. Cantina di Soave 
  8. Collis Veneto Wine Group 
  9. Gruppo VIVO Cantine 
  10. Gruppo Ermes 

Qui la classifica completa

I nuovi ingressi 

Tra i 115 protagonisti della classifica ben nove sono new entry. La più grande è la veneta Serena wines, tra le aziende di punta del Prosecco doc, da 141 anni di proprietà della famiglia Serena oggi alla quinta generazione: entra al 26° posto con 84 milioni di fatturato. Segue, in ordine di grandezza, il gruppo cooperativo Cantine di Verona presieduto da Luigi Turco e frutto della fusione Valpantena, Custoza e Colli Morenici: con 66,5 milioni di fatturato si colloca al 33° posto. Al 62° posto con 35 milioni è la volta della holding vitivinicola Prosit creata e diretta da Sergio Dagnino, manager di lungo corso del mercato vitivinicolo: il gruppo che comprende Cantina di Montalcino in Toscana, Torrevento in Puglia, Collalbrigo in Veneto e Nestore Bosco in Abruzzo si candida a diventare un player di rilievo del settore ed ha appena raddoppiato la sua taglia con l’ acquisto delle cantine Caldirola in Lombardia (già presenti in classica a quota 47 con 43,9 milioni di fatturato).

Entra a quota 71 con 26,3 milioni di fatturato la Donelli vini di Gattatico (Reggio Emilia) forte nella produzione di Lambrusco, di proprietà della famiglia Giacobazzi. Ha investito da poco in Toscana, nel Chianti classico, la famiglia Tinazzi alla guida dell’omonima azienda veneta che vanta proprietà anche in Puglia e ha appena redatto il suo primo bilancio di sostenibilità: con 25,9 milioni di incassi si trova al 72° posto. Punta sulla produzione biologica La Cantina Pizzolato entrata con 23,7 milioni di fatturato al 77° posto: guidata da cinque generazioni dall’omonima famiglia, l’azienda trevigiana che figura nella top ten dei maggiori esportatori italiani, ha investito di recente in Toscana, a Colle Val d’Elsa.

La cooperativa campana La Guardiense nel beneventano, figura al 96° posto con 16,4 milioni: presieduta da Domizio Pigna è protagonista della prima zonazione viticola della Campania nella Valle Telesina sommersa 30mila anni fa dall’esplosione vulcanica dei Campi Flegrei. Infine Ermete Medici, 15,2 milioni di ricavi, 101° posto: più di un secolo e 5 generazioni della famiglia Medici dedicati alla produzione biologica di Lambrusco. L’azienda fa parte di Terre Cevico. 

 

 

Chi ha maggiore redditività? 

Quali sono le aziende che vantano la maggiore redditività? Questa speciale graduatoria, che riguarda solo le imprese private, è costruita tenendo conto del rapporto tra il margine operativo lordo (Ebitda) e il fatturato.

In testa c'è Tenuta San Guido, con il 62,65%, ma Marchesi Antinori, seconda, non è da meno con un notevole 45,56%. 

La classifica completa: 

  1. Tenuta San Guido 62,65%
  2. Marchesi Antinori 45,56%
  3. Azienda Planeta 37,95%
  4. Marchesi Frescobaldi 36,42%
  5. Santa Margherita 35,89%
  6. Castellani 33,04%
  7. Argiolas 32,63%
  8. Donnafugata 27,05%
  9. Famiglia Cotarella 25,71%
  10. Cusumano 25%

Le proprietà vinicole più importanti 

È sempre riservata ai privati la graduatoria che raccoglie le proprietà viticole più importanti e trova al primo posto assoluto gli Antinori, con ben 3mila ettari in produzione. Segue il gruppo Zonin con 1.800 ettari, quindi la Marchesi Frescobaldi con 1.480 ettari (concentrati per lo più in Toscana e in continuo potenziamento). 

La classifica completa degli ettari vitati: 

  1. Palazzo Antinori 3mila ettari 
  2. Casa Vinicola Zonin 1.800 ettari 
  3. Marchesi Frescobaldi 1.480 ettari 
  4. Banfi 1.046 ettari
  5. Le Tenute del Leone Alato 900 ettari 
  6. Terra Moretti 896 ettari
  7. Tommasi Family Estates 714 ettari
  8. Santa Margherita 552 ettari 
  9. Cusumano 525 ettari 
  10. Feudi di San Gregorio 490 ettari 

Il Polo Botter produce più bottiglie 

Nella speciale classifica dei maggiori imbottigliatori italiani, sul gradino più alto del podio sale Botter-Mondodelvino con 170,2 milioni di bottiglie, vincendo il testa a testa con Italian Wine Brands, ferma a 170 milioni. Per trovare la terza azienda, Contri Spumanti, serve scendere a 74,9 milioni. 

La classifica completa degli imbottigliatori (in milioni): 

  1. Botter-Mondodelvino 170,2 
  2. Italian Wine Brands 170 
  3. Contri Spumanti 74,9 
  4. Casa Vinicola Zonin 58,5
  5. Schenk Italian Winaries 55,8 
  6. Cielo e Terra 37,3
  7. Latentia Winery 35,1
  8. Losito e Guarini 34,6 
  9. Gruppo Ruffino 30,8 
  10. Villa Sandi 29,5 

Vino italiano, ecco le cantine che dominano il mercato

A Iwb il maggior incremento di fatturato 

La graduatoria dei maggiori incrementi del fatturato totale è dominata come lo scorso anno da l’Iwb con un +107,33% legato principalmente all’acquisto di Enoitalia. Mai come quest’anno la classifica mostra risultati sopra la media: sono incrementi superiori al 40% anche quelli realizzati da Serena Wines, Cantina di Rauscedo, Tenute Ambrogioe Giovanni Folonari e Montelvini (dall’11° al 14° posto).

La Top Ten degli incrementi di fatturato: 

  1. Italian Wine Brands +107,33%
  2. Prosit +105,54%
  3. Le Tenute del Leone Alato +103,58%
  4. Latentia Winery +58,45%
  5. Gruppo Lunelli +55,81%
  6. Donnafugata +52,12%
  7. Tenute Piccini +50%
  8. Bottega +48,76%
  9. Terra Moretti +47,56%
  10. Marchesi Mazzei +46,54%

Il peso dell'export 

Entrando nel dettaglio e analizzando quanto pesa per le singole cantine l'export, la vetta della Top Ten è delle Cantine Sgarzi Luigi, che esportano il 99,20% della produzione. Percentuale molto alta anche per il secondo posto di Fantini, che tocca quota 96,88%. Due le novità: all’ottavo posto la nota cantina emiliana Umberto Cesari (87,17%), e al nono la Cantina Pizzolato, new entry della classifica, con l’86,69%.

La Top Ten dell'export: 

  1. Cantine Sgarzi Luigi 99,20%
  2. Fantini Group 96,88%
  3. Ruffino Gruppo 94,54%
  4. Polo Botter-Mondodelvino 92,44%
  5. Carpineto 92,17%
  6. Castellani 92%
  7. Pasqua Vigneti e Cantine 88,43%
  8. Umberto Cesari 87,17%
  9. La Cantina Pizzolato 86,69%
  10. La Marca Vini e Spumanti 86,59%

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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