L'incontro "Book & Wine Roof" organizzato da 47 Circus Roof Garden, non è stato soltanto degustazione di vini o presentazione di un libro e neppure incontro conviviale pomeridiano tra donne per gustare gli assaggini creati dallo chef Maurizio Lustrati. È stata infatti una sintesi di momenti apparentemente diversi, con un format originale e coinvolgente che univa la creatività femminile al piacere di un confronto su temi come il lavoro, la letteratura, la socialità, l'ambiente e le problematiche della salute. Non a caso l'incontro è stato organizzato a fine ottobre, mese in cui ogni anno parte la campagna di prevenzione al tumore al seno, e tra gli ospiti era presenza Leila Victoria della Fondazione "Incontradonna", una onlus nata nel 2008 per un sostegno psicologico nel percorso di cura.
“Book & Wine Roof” al 47 Circus Roof Garden di Roma
Chi sono le "Donne in vigna"?
Questo Book & Wine Roof" è stato il primo appuntamento di una serie che sarà sviluppata e declinata nei prossimi mesi in location di particolare fascino. È riduttivo, ma inevitabile, definire un'iniziativa come questa "in rosa" anche perché al dibattito, moderato dalla giornalista Florinda Pavone, hanno partecipato attivamente anche rappresentanti del sesso "forte". Le "Donne in vigna" sono quattro signore del vino della Tuscia che hanno creato un contratto di rete valicando i confini tecnici dell'enologia - pur dedicandovisi con passione- e allargando il loro campo d'azione alle problematiche della vita quotidiana organizzando eventi in tutt'Italia e azioni di promozione di un territorio laziale bellissimo ma ancora poco valorizzato. Sono Giada Ceccarelli di Cantina Le Lase di Orte, Antonella Pacchiarotti con la sua cantina omonima di Grotte di Castro sul Lago di Bolsena, Natalie Clarici di Terra di Marfisa di Farnese e Angela Rosa Capece di Vigne del Patrimonio di Ischia di Castro. Unite dallo spirito imprenditoriale e dalla passione per il vino, hanno condiviso la voglia di creare qualcosa di speciale, come quest'incontro romano "aperto" in cui organizzatrici e ospiti si sono raccontate con la propria esperienza personale. Del resto il vino è da sempre simbolo di convivialità.
L'aperitivo al 47 Boutique Hotel
Dal dibattito ampio, sereno, difficilmente possibile per i ritmi del quotidiano, gustando un calice di vino e ammirando dall'alto la bellezza di Roma al tramonto, è emerso un messaggio positivo di comunione. Un po' simile a quella che le sessantottine invocavano come "sorellanza" ma attualizzata, in questo caso senza esclusioni di genere. Una storia vera, anche se romanzata è stata quella del libro "La Vertigine del Possibile" (Oligo Editore) di Roberta Yasmine Catalano, presentato nell'occasione. È quella di una madre e di una figlia, Maria e Rosa, unite per decenni, nella Calabria più tradizionale, da un destino comune, tra scontri generazionali e dinamiche complesse delle relazioni familiari. La vicenda è ispirata alle antenate materne dell'autrice, donne insolitamente impavide che, a dispetto dell'epoca in cui vivevano, hanno imposto per sé stesse un diritto senza tempo e universale: quello di stare bene. Un altro esempio della forza incontenibile che sanno dimostrare le donne.
La Vertigine del Possibile, il libro presentato dalle Donne in vigna
Desgustazioni di vino e finger food al 47 Boutique Hotel
Momenti del gusto hanno reso piacevole l'incontro, tra le narrazioni delle produttrici su un lavoro impegnativo in vigna e in cantina che non può non fare i conti con le esigenze della famiglia e le degustazioni di vini e i golosi vassoi di finger food portati ai tavoli con l'attento servizio del restaurant manager e sommelier Dario Campanella. La terrazza del 47 Boutique Hotel, con ristorante gourmet e cocktail bar del bartender di lungo corso, Costel Banu, offre una prospettiva unica sulla città, abbracciando il Circo Massimo, la Bocca della Verità e Trastevere è una location perfetta per incontri conviviali o semplicemente per una breve sosta in pieno relax. Recentemente definito come l'hotel più "green" della capitale grazie alla certificazione "Green Globe", la struttura unisce l'arte, la fotografia e il design oltre al massimo comfort delle sue camere. Ognuna è un omaggio al design italiano, con opere originali e foto d'autore. Fondato nel 2004 come Art Hotel, si è evoluto nel corso degli anni, acquistando un carattere distintivo e deciso, sempre con la cura del dettaglio