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venerdì 19 dicembre 2025  | aggiornato alle 12:20 | 116435 articoli pubblicati

A MareDiVino itinerari di gusto dedicati all'enogastronomia del territorio

Nell'originale location del Terminal Crociere di Livorno si è tenuta la 12ª edizione dell'evento: tre giorni di incontri e degustazioni con 450 etichette in assaggio, 111 espositori e numerose masterclass

 
06 dicembre 2023 | 17:44

A MareDiVino itinerari di gusto dedicati all'enogastronomia del territorio

Nell'originale location del Terminal Crociere di Livorno si è tenuta la 12ª edizione dell'evento: tre giorni di incontri e degustazioni con 450 etichette in assaggio, 111 espositori e numerose masterclass

06 dicembre 2023 | 17:44
 

A Livorno, nell'originale location del Terminal Crociere si è tenuta la 12ª edizione di MareDiVino, tre giorni di incontri, degustazioni, itinerari di gusto dedicati all'enogastronomia del territorio, 450 etichette in assaggio, 111 espositori totali, numerose e seguitissime masterclass. È stata organizzata dalla Fisar-Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori delegazione di Livorno in collaborazione con Slow Food Toscana e la Condotta di Livorno, il sostegno del Comune di Livorno e Vetrina Toscana ed il patrocinio di Regione Toscana e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno. Presente con una rappresentanza di produttori anche la Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti).

A MareDiVino itinerari di gusto dedicati all'enogastronomia del territorio

A Livorno la 12ª edizione di MareDiVino

Abbiamo avuto occasione di visitarla e di conoscere i produttori di vini, in particolare - ma non solo - del Cabernet Franc cui è stata dedicata una specifica masterclass, insieme a tanti agricoltori e allevatori che operano secondo le linee guida di Slow Food, condividendo il principio del “buono, pulito e giusto per tutti”. Bellissimo gustare cibi e vini pregiati in una stazione marittima perché il panorama cambia continuamente: alzi gli occhi e vedi una nave da carico. Li alzi dopo poco e la visuale è interrotta da un muro bianco: una splendida ed enorme nave a vela. Il giorno dopo ecco apparire per pochi minuti la nave da carico ancora ferma in porto. Il tempo di un assaggio di un ottimo vino accompagnato da una delicatezza rigorosamente Slow Food e il panorama è improvvisamente giallo splendente, i colori delle paratie di una nave passeggeri appena arrivata da Genova. E così via.

Qual è stata la masterclass più seguita durante MareDiVino?

Una delle masterclass più seguite è stata quella tenutasi nell'Acquario di Livorno e dedicata al Cabernet Franc: 70mila ettari totali nel mondo, 53mila in Francia, 5.500 negli Stati Uniti, 5mila circa in altre nazioni e 6.300 in Italia di cui una parte in Toscana, più esattamente nei territori della Val di Cecina, di Bolgheri e della Val di Cornia. La masterclass ha messo confronto o meglio in armonica degustazione le produzioni di alcune tra le aziende più rappresentative di quelle aree: Umbé, Igt Toscana Rosso 2019 della Tenuta Sterpai; Velathri Igt Toscana Rosso 2019 della Fattoria Sorbaiano; Villanoviana, Igt Toscana Rosso 2019 dell'Azienda Agricola Villanoviana; La Regola, Igt Toscana Rosso 2019 del Podere La Regola; Igt Toscana Cabernet Franc 2019 dell'Azienda Agricola Elisabetta; Igt Toscana Rosso 2019 della Tenuta di Vaira; Itinerante, Igt Toscana Rosso 2019 dell'Azienda Vinicola Le Vigne di Silvia; Franchesato, Igt Toscana Rosso 2019 della Cantina Vinicola Terre del Marchesato; Lelapo, Igt Toscana Rosso 2020 del Podere Nannini e Roberta, Igt Toscana Rosso 2020, dell'Azienda Agricola Renis.

Sono tutte piccole aziende, alcune molto giovani ed altre presenti da tempo. Nessuna coltiva territori immensi; tutte preferiscono la piccola, selezionata e curata produzione ed hanno come obiettivo comune lo sviluppo e la promozione del prodotto: il Cabernet Franc. Sono produttori illuminati e appassionati, che parlano delle loro produzioni con affetto, cura ed attenzione, consapevoli dei pregi (tanti) e dei difetti (pochi) e continuamente propositivi nella costante ricerca dell'eccellenza.

Non solo vino: a MareDiVino anche un'area food

Alla sezione vini Maredivino univa un'area food dove le aziende del territorio presentavano prodotti particolari come il tortello alla lastra di Corezzo e il Panigaccio di Podenzana (Presidio Slow Food).

Tra gli altri Presidi Slow Food “L'Antica Norcineria” con il Biroldo della Garfagnana e il Prosciutto Bazzone; L'Azienda Agricola Guido Favilla con il Fagiolo Rosso di Lucca; l'azienda agricola Alle Camelie che produce olio EVO biologico di alta qualità; Testarolando con i suoi Testaroli (un tipo speciale di pasta, già nota ai tempi dell'Impero romano, realizzata da sempre con farina, acqua e sale) artigianali pontremolesi; Sabaformaggi con il suo Pecorino a latte crudo della Maremma; i Pescatori di Orbetello e la loro pregiata Bottarga; L'associazione produttori fichi secchi di Carmignano; le Selve di Vallolmo e il loro Prosciutto del Casentino; il Forno in Canoàra che produce la Marocca di Casola, il pane di castagne tipico della Lunigiana; il caseificio "La Valla degli Ulivi" e il suo pecorino a latte crudo; la Tenuta di Paganico e la sua agrimacelleria da bovini di razza Maremmana.

MareDiVino, i vincitori della prima edizione del concorso di Aibes

Molto partecipata la finale della prima edizione, realizzata in collaborazione con Aibes (Associazione italiana barmen e sostenitori) del Cocktail MareDiVino, cioè un nuovo cocktail con il vino come ingrediente obbligatorio.

A MareDiVino itinerari di gusto dedicati all'enogastronomia del territorio

I vincitori della prima edizione del concorso di Aibes a MareDiVino

Quattro i concorrenti tutti premiati a pari merito:

  • Luigi Fiore de Le Vettovaglie con il cocktail "Un mare di divertimento" con vodka, vodka melone, succo d'ananas, bollicine rosato La Regola;
  • Chiara Cavallini del Bar Nuovo Messico di Vada con "Sangria d'autunno" con vino novello, frutta autunnale marinata e liquore Vittori;
  • Luciano Tucci del Caffè Royal di Ospedaletto (Pisa) con il cocktail "PerBacco" con vino rosso novello Uggiano, cognac, liquore alla pesca e Cointreau;
  • Ilaria Dallaria del Bar Nuovo Messico di Vada con il cocktail "Profumo tra i massi" con prosecco La Regola e gin locale Toscano Massi del Distillificio Nannoni.

MareDiVino, Donadini (Fisar): «Dovremmo avere tante manifestazioni del genere»

Una manifestazione di successo molto apprezzata dal grande pubblico sulla quale abbiamo chiesto un commento a Roberto Donadini, presidente nazionale Fisar: «L'Italia è un bacino infinito di piccoli produttori di vino e prodotti alimentari e manifestazioni come questa permettono di percepire tutte le sfumature: si parte da un territorio e poi ci si avvicina a una valle, a un percorso particolare, a un racconto… E poi lo sappiamo che il cibo esalta il vino e il vino esalta il cibo. A MareDiVino abbiamo assaggiato delle eccellenze uniche che si sposano benissimo con i prodotti vitivinicoli del territorio. Complimenti agli organizzatori, perché credo che dovremmo avere tante manifestazioni del genere».

A MareDiVino itinerari di gusto dedicati all'enogastronomia del territorio

Roberto Donadini, presidente nazionale Fisa

Vedendo il pubblico affollarsi soprattutto davanti agli stand dei viticoltori e delle aziende vitivinicole è venuto spontaneo chiedere a Donadini quale fosse il ruolo del sommelier oggi «dovrebbe essere quello di fare cultura, specialmente in questo periodo che vede molti giovani indirizzarsi verso questa professione. Li vediamo già preparati, consapevoli, sensibili alla cultura del “bere bene e responsabilmente”, ma ora dobbiamo operare per formarli sui territori. Vediamo che molti ragazzi arrivano i corsi preparati, manca però loro la cultura del territorio, la conoscenza specifica, la capacità di rispondere alle domande “perché si produce quel vino in quel territorio?” “Perché quel territorio è vocato a quel vino?”. Ho sempre pensato che il sommelier dovrebbe essere l'anello di congiunzione tra chi fatica in vigna e il consumatore finale. Spesso il produttore spiega egregiamente ciò che fa e come lo fa ma non riesce a comunicare il suo vino come potrebbe fare solo chi ha delle competenze specifiche. E qui entra in gioco il sommelier».

Quali erano i presidi Slow Food presenti?

I presidi Slow Food presenti: L'Antica Norcineria con il Biroldo della Garfagnana e il Prosciutto Bazzone; L'Azienda Agricola Guido Favilla con il Fagiolo Rosso di Lucca; l'azienda agricola Alle Camelie che produce olio EVO biologico di alta qualità; Testarolando con i suoi Testaroli (un tipo speciale di pasta, già nota ai tempi dell'Impero romano, realizzata da sempre con farina, acqua e sale) artigianali pontremolesi; Sabaformaggi con il suo Pecorino a latte crudo della Maremma; i Pescatori di Orbetello e la loro pregiata Bottarga; L'associazione produttori fichi secchi di Carmignano; le Selve di Vallolmo e il loro Prosciutto del Casentino; il Forno in Canoàra che produce la Marocca di Casola, il pane di castagne tipico della Lunigiana presente anche con il Panigaccio di Podenzana; il caseificio La Valle degli Ulivi e il suo pecorino a latte crudo; la Tenuta di Paganico e la sua agrimacelleria da bovini di razza maremmana.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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