La nave, ad eccezione di quelli a trazione animale, è il più antico mezzo di trasporto. E ne navigano di navi nel nostro Mare Mediterraneo, e non da oggi! Il cammino della civiltà mediterranea e la correlata cultura sedimentatasi nel corso dei millenni, sono il frutto delle contaminazioni virtuose abilitate dal navigare. Si smettesse, per assurdo, di navigare, decadrebbe lo scenario evolvente della nostra amatissima mediterraneità e tutti vivremmo gramo periodo di involuzione. L’area mediterranea è ancora centrale nell’economia del pianeta. È nel Mediterraneo che passano enormi flussi di merci e di persone. Siamo area a fortissima vocazione turistica. I dati presentati all'edizione 2023 della BIT, indicano nello specifico dell’Italia per l’imminente estate 2023 una crescita del 32% del turismo internazionale. L’ottimizzazione dei flussi delle merci e delle persone non può prescindere dalla navigazione marittima.

Le autostrade del mare, una valida alternativa al trasporto stradale
La crucialità del trasporto marittimo
È la nave, con la sua unicità sovente sottovalutata, il mezzo di trasporto che venendo dal lontano passato rappresenta anche il viatico per il radioso futuro. Pensiamo a cosa significhi il trasporto marittimo ai fini del turismo. Il turista che sceglie la nave per mobilitarsi è punta di iceberg: sceglie la nave e quindi, quanta balorda ovvietà, è sulla nave che sta viaggiando! Ci siamo mai chiesti a quanto ammonta per volume e per peso, la derivata di merci che i flussi turistici comportano? La derivata b2b di un fenomeno, quello del turismo, che è nativo b2c. Insomma, a dirla diversamente, anche i turisti che viaggiano in aereo e/o in auto, inconsapevolmente determinano una variazione nei flussi di merci che viaggiano via mare.
La crucialità del trasporto marittimo e la consapevolezza del ruolo strategico dei nostri porti sono tali che il tema non può essere considerato di esclusiva pertinenza degli addetti ai lavori, bensì investe tutti coloro i quali si mobilitano e si giovano della mobilità delle merci. Praticamente, senza eccezione alcuna, tutti noi. Da qui la pervasività del fenomeno. Possiamo anche essere a terra e non a bordo ma la navigazione di una nave, quale sia il suo carico, quale sia la sua rotta, impatta su tutti noi membri della business community.
La “autostrade del mare”
Pertanto, l’incremento economico e sociale del nostro Bel Paese e dell’area mediterranea nel suo complesso passa per la qualità, con essa sottintendendo anche efficacia ed efficienza, della mobilità attraverso il trasporto su nave. Trasporto su nave agevolato dall’esistenza delle Autostrade del Mare. In locuzione gergale si parla di short sea, collegamenti che si effettuano nell’arco delle 24/48 ore. Le Autostrade del Mare connettono le città portuali affacciate sul Mediterraneo. Parliamo oltre che dell’Italia, anche di Grecia, Marocco, Spagna, Tunisia, nonché la sponda africana. Prioritari per insularità e centralità sono Malta, Sardegna e Sicilia. Fuori dal Mediterraneo ma in connessione geopolitica, il Baltico.
Ci fosse stata lungimiranza dei governanti negli anni del dopoguerra, gli anni della ricostruzione a cui fece seguito il boom economico, di sistema viario autostradale propriamente detto, quello su gomma, avremmo soltanto l’Autostrada del Sole, indispensabile ai fini di un collegamento al passo con i tempi del Nord lombardo e piemontese con le aree interne del Centro (aree estese di Bologna e Firenze) e del Sud peninsulare.
Le altre due dorsali, la Tirrenica e l’Adriatica, hanno collocazione nativa e naturale sul mare, non sulle coste, almeno per quanto attiene al trasporto delle merci. Imprenditoria armatoriale seria ed avveduta, con chiara visione strategica non disgiunta da lodevole attenzione al benessere complessivo, le dorsali tali per vocazione, ovvero quelle del mare, le ha create con collegamenti diretti tra la Sicilia e la Campania, la Toscana e la Liguria. Sulla dorsale adriatica, collegamento tra la Romagna e la Puglia. Fuori dai confini (ma il mare ha confini?!) le Autostrade del Mare giungono in Grecia, in Spagna, in Tunisia.
I numeri del 2022
Giusto alcuni dati significativi riferiti all’anno 2022. Numero di passeggeri movimentati nei porti italiani: 9 milioni circa. La proiezione 2023, con il primo trimestre consuntivato, porta ad una stima di 13milioni circa di passeggeri, con un vistoso balzo in avanti (38% circa) rispetto all'anno 2022. I porti italiani coinvolti sono circa 70. E se si pensa che nella percezione collettiva di fruitori (non di addetti ai lavori), i porti italiani si contano sulle dita di due mani (Civitavecchia, Genova, Napoli, Livorno, Palermo, Catania, Cagliari, Olbia, Ancona, Brindisi), scorgiamo un mondo ancora indistinto di circa 60 porti: figli di un Nettuno minore (!) sul quale tanto ci sarà da fare in termini infrastrutturali e di comunicazione. L’Italia si riconferma prima destinazione crocieristica nel Mediterraneo, con l’arrivo di nuove navi sempre più green.
I vantaggi delle navi
I vantaggi della navigazione marittima, sia per le merci che per le persone, sono evidenti. Per le merci, il vantaggio del trasporto su nave è certamente la convenienza economica, soprattutto in presenza di grandi carichi. Per le persone, il vantaggio è poter attraversare tratti di mare con la propria auto; vantaggio non da poco, esso comporta anche un notevole risparmio economico e una grande comodità rispetto al noleggiare un’auto nel luogo di destinazione.

Tanti i vantaggi per i viaggiatori che scelgono il mare
Ma non si sottovaluti la componente di svago abilitata dalla presenza a bordo di spazi attrezzati e presidiati. E la gioia grande di godere di panorami e scorci impossibili da osservare da terra. Il comfort è assicurato sia dal servizio di ristorazione e sia, per i viaggi notturni, dalla possibilità di fruire di comode cabine. Ovvia l’imprescindibilità dell’utilizzo della nave per raggiungere alcune isole del Mediterraneo. Fin qui vantaggi tangibili; vi sono anche vantaggi intangibili e comunque da porre nel novero delle sensazioni e delle emozioni.
Ben presto dopo essere salpati, allorquando la terra si allontana e la nave diviene piccola isola in movimento, il “passeggero” si commuta in ospite a bordo. Tali e tante difatti, sono le occasioni di “coccole” da parte dell’equipaggio. Equipaggio validamente formato dalla compagnia di navigazione, per essere suadentemente al servizio del cliente ospite. Insomma, se è viaggio di piacere, si può ben dire che la vacanza comincia a bordo.
Se tutto ciò è percezione a livello individuale, quindi situazioni di conforto ben gradite ed apprezzate, vanno comunque considerate anche le doverose attenzioni che l’armatore illuminato rivolge ai temi della sostenibilità, in coerenza con la green economy. I principi green sono considerati in tutta la nave, dalla generazione di energia alla gestione dell’illuminazione. L’alimentazione a terra e un sistema di grandi batterie al litio costituiscono casi concreti di eliminazione delle emissioni durante la sosta nell’area portuale.