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Bubble tea, il lato nascosto della bevanda social che piace ai giovani

Colorato e fotografatissimo, unisce tè, latte e perle di tapioca in un mix dolce e giocoso. Dietro l’aspetto pop, però, si nasconde una bevanda ad alto contenuto di zuccheri e calorie, da gustare con equilibrio

 
07 novembre 2025 | 07:30

Bubble tea, il lato nascosto della bevanda social che piace ai giovani

Colorato e fotografatissimo, unisce tè, latte e perle di tapioca in un mix dolce e giocoso. Dietro l’aspetto pop, però, si nasconde una bevanda ad alto contenuto di zuccheri e calorie, da gustare con equilibrio

07 novembre 2025 | 07:30
 

Colorato, fotografato e onnipresente sui social, il bubble tea è diventato in pochi anni un simbolo pop. Arrivato in Italia da Taiwan, ha conquistato le nuove generazioni con i suoi gusti zuccherini e le palline di tapioca che esplodono tra i denti. Ma dietro l’aspetto giocoso e le infinite possibilità di personalizzazione, questa bevanda nasconde qualche insidia che vale la pena conoscere. A spiegarlo è Elisabetta Macorsini, biologa e nutrizionista di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Milano, che, in un articolo pubblicato su Humanitas Salute, invita a guardare al bubble tea con la stessa consapevolezza con cui si valuta un dolce o una bibita zuccherata.

Bubble tea, il lato nascosto della bevanda social che piace ai giovani

Il bubble tea

Da Taiwan ai social: com’è fatto il bubble tea

Nato negli anni Ottanta a Taiwan, il bubble tea si prepara con una base di tè nero, verde o oolong, a cui vengono aggiunti latte vaccino o bevande vegetali, dolcificanti e le famosissime perle di tapioca. Queste palline gommose, ricavate dall’amido della manioca, si depositano sul fondo del bicchiere e si sorseggiano con una cannuccia larga, regalando quella combinazione di gusto e texture che ha fatto la fortuna del prodotto. Negli ultimi anni le versioni si sono moltiplicate: ci sono bubble tea con gelatine di frutta, pudding, sfere che rilasciano succo al morso e topping cremosi. Una bevanda che gioca tutto sulla personalizzazione, spesso servita fredda, pensata per piacere al palato e… all’obiettivo della fotocamera.

Zuccheri, calorie e porzioni: quanto se ne può bere

Non esistono linee guida ufficiali sul consumo di bubble tea, ma qualche numero può aiutare a orientarsi. Un bicchierone medio contiene tra le 200 e le 500 chilocalorie, e può arrivare a superare i 30 grammi di zucchero, più della quantità giornaliera raccomandata dallOrganizzazione mondiale della sanità (25 grammi per un adulto sano). «Non c’è motivo di demonizzarlo - spiega la dottoressa Macorsini - ma è importante non considerarlo una bevanda quotidiana. In un’alimentazione equilibrata, dovrebbe rimanere un piccolo piacere occasionale».

Quando il “troppo” pesa sulla salute

Bere bubble tea troppo spesso può avere conseguenze tutt’altro che leggereL’elevato apporto calorico può favorire l’aumento di peso, soprattutto se la bevanda si aggiunge ai pasti invece di sostituirli. Gli zuccheri semplici causano picchi glicemici e, se assunti con regolarità, possono favorire l’insulino-resistenza, aprendo la strada al diabete di tipo 2.

Bubble tea, il lato nascosto della bevanda social che piace ai giovani

Il bubble tea va bevuto con moderazione e consapevolezza

Anche le perle di tapioca non offrono grandi vantaggi nutrizionali: composte quasi esclusivamente da amido, possono rallentare la digestione e causare gonfiore o stitichezza. Le versioni più ricche, con panna vegetale o topping cremosi, aggiungono grassi saturi che peggiorano ulteriormente il bilancio.

Come alleggerire il bubble tea (senza rinunciarci)

La buona notizia è che si può gustare un bubble tea più leggero, con qualche accorgimento semplice. Molte catene permettono di scegliere il livello di dolcezza: chiedere meno zucchero o eliminarlo del tutto riduce in modo significativo le calorie. Meglio preferire il tè semplice o con poco latte, e limitare la quantità di perle o sostituirle con topping a base di frutta. Infine, un consiglio pratico ma efficace: scegliere porzioni più piccole. La taglia “medium” o “small” permette di togliersi lo sfizio senza esagerare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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