Secondo un'indagine condotta da Skipper e WeRoad, per 9 italiani su 10 viaggiare è una priorità nel 2024 (dati Osservatorio EY Future Travel Behaviours, 2024). Tra le varie tipologie di viaggiatore, emerge la figura del "solo-traveller": il 60% degli italiani pensa di viaggiare da solo nei prossimi 3 anni (dati Hilton Travel Trend Report 2024). Il numero di persone che ha digitato su Google "Viaggi in solitaria" è, infatti, raddoppiato nell'ultimo anno rispetto al 2018 (dati Solo travel: Why more people are doing it and tips for first timers, BBC).
Viaggiare da solli è il nuovo trend
Trend 2024: viaggi in solitaria o con sconosciuti
Anche su TikTok, l'hashtag #solotravel è decuplicato negli ultimi tre anni, mentre su Instagram conta oltre 7,9 milioni di post Ma sono anche in molti a scegliere di scoprire il mondo in compagnia di gruppi formati da perfetti sconosciuti dove si conoscono i compagni solo una volta giunti a destinazione. È proprio questo il format di WeRoad, il cui successo è testimoniato dalle oltre 100mila persone che sono già partite zaino in spalla con la community. Si parte soli, ma si torna membri di una comunità, col bagaglio arricchito di amici ed esperienze.
L'identikit dei non-solo traveller: viaggiano soli ma non troppo
Ma quale è il profilo del viaggiatore moderno, che parte da solo, ma viaggia con nuovi amici. Libertà a 360° (50%), avventura e scoperta (37%) e interesse per la cucina locale (31%) sono i principali driver che spingono le persone a partire con un gruppo di perfetti sconosciuti. Ma qual è l'identikit dei “non-solo traveller”? Sono young professionals, con età compresa tra i 25 e i 49 anni, single, che lavorano in medie-grandi aziende e hanno difficoltà nel conciliare i propri impegni lavorativi con le agende o le ferie degli amici.
Perché si viaggia da soli?
In generale, le motivazioni più forti che spingono un'intera generazione a partire “soli - ma non troppo”, sono il desiderio di incontrare nuovi compagni di viaggio e voler conoscere persone nuove, un'esigenza che accomuna maggiormente i millennial single (80%); la possibilità di raggiungere destinazioni insolite, che non ci si sentirebbe sicuri a visitare da soli (56%); la tranquillità di affidare al tour manager l'organizzazione della vacanza (46%); non essere soli di fronte alle barriere linguistiche (38%) .
Cos'è il progetto “Vivi. Gusta. Viaggia.”?
Skipper, in nome dell'amicizia con WeRoad, ha firmato il progetto “Vivi. Gusta. Viaggia”. Il viaggio secondo Skipper è infatti un'avventura contemporanea fatta di esplorazione di territori lontani e incontri con nuove culture, nel rispetto di sé e degli altri. Le parole d'ordine di questa “contaminazione inclusiva” sono piacere e libertà. Due brand che condividono la voglia di creare un mondo senza pregiudizi, dove ognuno può essere libero nel rispetto dell'altro e dove la condivisione è motore di un reale cambiamento positivo.
Viaggiare in gruppo è dunque l'occasione per conoscere persone che hanno gli stessi interessi e stringere amicizie con quelli che potrebbero essere i compagni di viaggio anche per future destinazioni. Perché secondo Skipper-WeRoad, parti da solo, ma solo non sei mai per davvero: c'è sempre una community pronta ad accogliere i giramondo moderni, viaggiatori alla prime armi o esperti, chiunque decida di vivere a pieno la vita, ogni giorno.