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lunedì 15 dicembre 2025  | aggiornato alle 02:07 | 116318 articoli pubblicati

La nightlife italiana vale 2 miliardi: cresce l’indotto e cambia il modo di vivere la notte

Nel 2024 la nightlife italiana ha generato 2 miliardi di euro tra ricavi diretti e indotto. Lo rivela il rapporto Censis “Il futuro del popolo della notte”, che fotografa un settore in evoluzione, tra sicurezza, nuove location e socialità

 
22 ottobre 2025 | 11:38

La nightlife italiana vale 2 miliardi: cresce l’indotto e cambia il modo di vivere la notte

Nel 2024 la nightlife italiana ha generato 2 miliardi di euro tra ricavi diretti e indotto. Lo rivela il rapporto Censis “Il futuro del popolo della notte”, che fotografa un settore in evoluzione, tra sicurezza, nuove location e socialità

22 ottobre 2025 | 11:38
 

La notte italiana continua a essere un motore economico e sociale di rilievo, capace di generare valore e occupazione. Secondo il rapporto Censis “Il futuro del popolo della notte”, presentato a Firenze durante un convegno promosso da Silb-Fipe Confcommercio, la nightlife nel 2024 ha prodotto un giro d’affari di 2 miliardi di euro, tra 500 milioni di ricavi diretti e 1,5 miliardi di indotto. Le presenze complessive sono state oltre 34 milioni, con più di 200.000 spettacoli organizzati in tutto il Paese. Numeri che confermano la vitalità del settore dell’intrattenimento, nonostante le difficoltà legate ai costi di gestione e ai cambiamenti nei consumi.

La nightlife italiana vale 2 miliardi: cresce l’indotto e cambia il modo di vivere la notte

La nightlife nel 2024 ha prodotto un giro d’affari di 2 miliardi di euro

Chi esce la sera: un Paese trasversale

La ricerca evidenzia come la frequentazione della vita serale sia ormai un fenomeno trasversale a tutte le età. L’88,7% degli italiani dichiara di uscire la sera per svago, mentre il 38,8% lo fa principalmente per ballare. Un italiano su tre considera la discoteca il luogo privilegiato di aggregazione.

La nightlife italiana vale 2 miliardi: cresce l’indotto e cambia il modo di vivere la notte

Un italiano su tre considera la discoteca il luogo privilegiato di aggregazione

La propensione è altissima tra i giovani: il 99,2% degli under 30 frequenta locali o eventi notturni. Tuttavia, anche la maggioranza degli adulti e due terzi degli over 65 partecipano alla nightlife, segno che la socialità serale non è più prerogativa di una sola generazione.

Estate e ballo: la stagione regina della spesa

Nel 2024 il settore delle discoteche italiane ha generato quasi 500 milioni di euro, con oltre 34 milioni di presenze e più di 200.000 spettacoli. Tuttavia, la stagione estiva concentra circa il 40% della spesa complessiva, rendendo l’attività stagionale e molto instabile. La stagione estiva concentra il 40% della spesa complessiva del settore, con un picco di presenze e di eventi open air. Quasi un italiano su due preferisce ballare d’estate, approfittando dei festival, dei beach club e delle serate nei locali all’aperto. Un dato che conferma la forte connessione tra turismo, musica e intrattenimento, soprattutto nelle regioni costiere e nelle mete turistiche ad alto flusso.

Il vero problema non sono i numeri di un’estate positiva, ma il cambiamento delle abitudini dei giovani. Rispetto ai 4.200 locali del 2000, oggi le discoteche italiane sono meno della metà: molte sono diventate banche, fast food, palestre o sono cadute in disuso. La pandemia ha accelerato il declino, ma il fenomeno nasce da più lontano: la Generazione Z predilige esperienze più intime, all’aperto e personalizzate, piuttosto che i locali tradizionali.

Discoteche e nuovi format: l’ibridazione della notte

Nel panorama attuale vince la contaminazione. Il 74,2% degli italiani che ama ballare alterna discoteche, club, live club, festival e stabilimenti balneari. Solo l’1,2% frequenta esclusivamente la discoteca, mentre il 24,6% preferisce altre location. Come spiega Chiara Ryan, ricercatrice del Censis, «la discoteca, seppur non più luogo di elezione del ballo, dispone di risorse potenti da mettere in gioco». E aggiunge: «Per emergere deve puntare sulla propria unicità e su quell’originale mix immersivo di luci, musica e relazionalità che ne costituiscono il valore identitario». Una trasformazione che porta i locali a ripensarsi come spazi esperienziali, dove convivono gastronomia, arte, performance e intrattenimento.

La nightlife italiana vale 2 miliardi: cresce l’indotto e cambia il modo di vivere la notte

Una trasformazione che porta i locali a ripensarsi come spazi esperienziali

Chi è sopravvissuto ha già innovato: dj set pomeridiani, ambienti curati, audio di qualità, eventi tematici e attenzione al benessere e all’inclusività. Ma resta un problema cruciale: la concorrenza sleale di eventi abusivi o locali trasformati improvvisamente in discoteche, senza autorizzazioni né controlli. Questi rischiano di attrarre molti giovani, pur essendo pericolosi e irregolari. Per contrastare il fenomeno, Silb-Fipe ha promosso i “Protocolli di intesa per la prevenzione di atti illegali e situazioni di pericolo” tra associazioni, Prefetture e istituzioni locali. L’obiettivo è rafforzare controlli, videosorveglianza, formazione del personale e sensibilizzazione dei giovani, creando un ambiente sicuro per chi frequenta i locali autorizzati. Esempi virtuosi arrivano da città come Lecce, dove la Prefettura ha adottato misure straordinarie per la movida estiva.

Sicurezza e responsabilità: priorità per famiglie e operatori

Il tema della sicurezza resta centrale.Il 95,8% dei genitori chiede controlli regolari nei locali, e oltre 9 su 10 ritengono i locali abusivi una minaccia per i giovani.
Le famiglie si mostrano favorevoli a un sistema di regole condivise, capace di garantire divertimento consapevole e tutela della salute. Una direzione che il comparto sta già percorrendo, anche attraverso collaborazioni con le istituzioni e percorsi di formazione per gli operatori.

Il futuro del popolo della notte

Il rapporto Censis fotografa una nightlife italiana in transizione, dove il divertimento si intreccia con cultura, turismo e benessere. Dalla riscoperta delle location ibride alla richiesta di esperienze autentiche, la notte si conferma uno spazio sociale da reinterpretare, più che un semplice luogo di evasione. L’obiettivo, secondo gli esperti, è mantenere viva la dimensione collettiva del divertimento, valorizzando al contempo la sicurezza, l’inclusione e la sostenibilità del settore.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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