Quasi 600mila presenze attese in agriturismo per il ponte di Ognissanti. È questa la stima di Coldiretti e Campagna Amica per il weekend del 1° novembre, che segna un nuovo passo avanti per il turismo rurale e gastronomico in Italia. A scegliere le campagne saranno sia italiani in cerca di qualche giorno di relax che turisti stranieri attratti dai sapori e dai paesaggi autunnali del Paese. Un dato significativo, con un aumento stimato del 10% rispetto allo scorso anno, che conferma la vitalità del settore e il crescente desiderio di esperienze legate al territorio.
Turisti italiani e stranieri alla scoperta dell’autunno rurale
La maggioranza dei visitatori resta italiana, ma cresce la componente internazionale, in particolare quella proveniente da Germania, Francia e Paesi Bassi. Un pubblico curioso, che cerca sempre più spesso non solo ospitalità, ma esperienze autentiche, dalla raccolta dell’uva o delle olive fino alle degustazioni di vini e formaggi locali. È proprio l’autunno, con i suoi colori e i suoi prodotti, a rappresentare la stagione ideale per scoprire il volto più genuino dell’agriturismo italiano.

L’autunno è la stagione ideale per vivere l’agriturismo italiano
Secondo Coldiretti, il boom di visite di queste settimane è spinto proprio dall’offerta esperienziale, che negli ultimi anni ha trasformato molte aziende agricole in luoghi dove si vive e si partecipa, non solo si osserva. L’enoturismo si conferma in cima alle preferenze, grazie anche a un lavoro costante di valorizzazione e di apertura delle cantine ai visitatori. Subito dopo, a pari merito, si collocano l’oleoturismo e il turismo dei formaggi, seguiti dal birraturismo - un fenomeno in rapida crescita, trainato dai microbirrifici agricoli - e dal turismo legato ai funghi e ai tartufi, che continua a richiamare appassionati e curiosi nelle aree interne del Paese.
Sagre e destinazioni d’autunno tra gusto e comunità
L’autunno, del resto, è anche la stagione delle sagre, che tornano a riempire borghi e piazze da nord a sud. Sagre del vino, delle castagne, del tartufo, dei funghi, dell’olio nuovo: un calendario fitto che arricchisce l’offerta turistica e gastronomica e che, secondo un’indagine Ixe’, coinvolge ogni anno sette italiani su dieci. Un dato che racconta quanto il legame tra cibo, territorio e comunità continui a rappresentare una leva potente per il turismo interno.
«Nonostante la collocazione meno favorevole il Ponte di Ognissanti conferma la crescita del turismo esperienziale evidenziata durante l’estate, di cui gli agriturismi sono l’espressione più rappresentativa, con un impatto importante anche sulla destagionalizzazione, per favorire una più equa distribuzione dei visitatori - sottolinea Dominga Cotarella, presidente di Campagna Amica e Terranostra. Ma il weekend rappresenta anche un test importante in preparazione alle vacanze invernali, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i risultati già positivi riscontrati in questo 2025».
Una rete in crescita tra ospitalità e nuove esperienze
Dietro questi numeri c’è una rete sempre più articolata di strutture e servizi. Le aziende agrituristiche attive in Italia sono oggi 26.129, il 41% in più rispetto al 2008. Tra queste, 21.163 offrono alloggio - pari all’81% del totale - per un totale di oltre 303mila posti letto, mentre 13.023 propongono ristorazione, con 535mila coperti complessivi. Ma il dato più interessante riguarda la crescita delle attività accessorie, ormai diventate un pilastro dell’offerta: 6.530 agriturismi organizzano degustazioni (+115% rispetto al 2008) e 12.973 propongono esperienze ricreative, sportive o culturali (+25% negli ultimi 15 anni).