A Natale 2025 aumenta il numero di italiani che scelgono di acquistare regali natalizi. Secondo l’indagine sui consumi di Natale 2025 realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Research, l’81,5% degli italiani farà almeno un regalo, in crescita rispetto al 79,9% del 2024. La propensione risulta più marcata tra le donne, nella fascia over 55 e tra i residenti del Nord-Ovest, confermando un quadro territoriale e demografico ben definito.

L'enogastronomia è sempre in testa alla lista dei regali di natale
I prodotti più ricercati per i regali di Natale
Tra le categorie merceologiche, i prodotti enogastronomici, vini e liquori si confermano al primo posto, con il 19,7% delle preferenze, seppur in lieve calo rispetto all’anno precedente. Seguono i prodotti per la cura della persona e i trattamenti di bellezza (15,2%) e i capi di abbigliamento, calzature e articoli sportivi (13,2%), che mantengono una posizione stabile nella classifica dei doni più scelti.
Mostrano invece una crescita gli abbonamenti streaming, i biglietti per concerti e spettacoli e i giochi elettronici, che salgono all’11,7%, così come computer, smartphone e accessori tecnologici (9,6%) e gioielli e orologi, che pur restando una nicchia, aumentano la propria incidenza. In lieve flessione risultano giocattoli, libri, ebook e carte regalo, segnando un riequilibrio delle preferenze verso esperienze e beni ad alto valore simbolico.
Canali di acquisto: equilibrio tra negozi fisici e online
Le modalità di acquisto confermano un approccio ibrido. Due italiani su tre compreranno i regali sia nei negozi fisici sia attraverso l’e-commerce. Il 23,6% si affida esclusivamente ai punti vendita tradizionali, con una preferenza per grandi centri commerciali e negozi di vicinato, che restano centrali soprattutto per i regali alimentari e personali.
Budget di spesa: stabilità e attenzione ai costi
Il budget di spesa per i regali di Natale resta in linea con il 2024. Quasi nove italiani su dieci dichiarano una spesa complessiva fino a 300 euro, mentre cresce leggermente la quota di chi supera questa soglia, passando dal 13% al 13,2%. Il dato conferma un atteggiamento prudente, orientato al controllo dei costi senza rinunciare del tutto alla dimensione del dono.
Tredicesima e priorità delle famiglie
L’analisi sull’utilizzo della tredicesima mensilità evidenzia come solo una parte venga destinata direttamente ai regali. Il 22,8% la utilizza per spese legate alla casa e alla famiglia, il 22,1% per il risparmio, il 20,2% per tasse e bollette, mentre circa il 18% la impiega per gli acquisti natalizi. Un quadro che sottolinea il peso delle spese incomprimibili nel bilancio delle famiglie italiane.