Per il Capodanno 2026, le famiglie italiane prevedono di spendere in media 104 euro per il cenone, con un aumento rispetto al 2024. La maggior parte resterà a casa o sarà ospite di amici e parenti, mentre quasi uno su sei sceglierà ristoranti, agriturismi o pizzerie. Tra i piatti protagonisti ci saranno ricette locali e ingredienti a chilometro zero, mentre le bollicine italiane, dal Prosecco al Franciacorta, guideranno le brindisi della notte di San Silvestro.
Capodanno 2026: quanto spenderanno le famiglie italiane
In vista della notte di San Silvestro, le famiglie italiane prevedono di spendere in media 104 euro per il cenone, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Nonostante la maggioranza delle cene si svolga a casa propria, circa uno su sei sceglierà di festeggiare fuori tra ristoranti, pizzerie e agriturismi, confermando il ritorno a esperienze conviviali fuori dalle mura domestiche.

Le famiglie italiane prevedono di spendere in media 104 euro per il cenone
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, il numero medio di commensali per tavola si attesta intorno ai sette partecipanti, evidenziando una prevalenza di cene intime, ma non mancano occasioni più ampie tra parenti e amici. «Il 42% degli italiani cenerà e attenderà la mezzanotte a casa, un altro 42% sarà ospite da amici o parenti, mentre il 16% opterà per una cena fuori», precisano gli analisti.
Differenze di spesa tra regioni e fasce d’età
La spesa per il cenone varia significativamente tra le famiglie. Il 30% riuscirà a contenere il budget entro 50 euro, il 28% spenderà tra 50 e 100 euro, mentre il 22% arriverà fino a 150 euro. Non mancano coloro che investiranno cifre più elevate, fino a 200 euro (11%), 300 euro (5%) o anche oltre (4%).
Le differenze territoriali risultano marcate: al Sud si spendono in media 131 euro, nelle Isole 113 euro, al Centro 107 euro, mentre il Nord Ovest e il Nord Est si fermano rispettivamente a 92 e 84 euro. L’età incide a sua volta sulla spesa: la fascia 35-44 anni prevede un esborso medio di 118 euro, contro i 95 euro degli over 64.
Menu tradizionale, ingredienti locali e bollicine protagoniste
La tendenza generale degli italiani resta quella di puntare su un menu tricolore, con piatti tipici e ingredienti a chilometro zero, in linea con la tradizione gastronomica italiana. Crescono anche le prenotazioni negli agriturismi, con oltre 400mila ospiti attesi, in aumento del 5% rispetto al 2024. Questa scelta riflette la ricerca di un’atmosfera conviviale, genuina e legata ai sapori del territorio, riconosciuti come Patrimonio Unesco.

Bollicine protagoniste a Capodanno
Non manca lo spumante, protagonista delle tavole italiane con oltre 100 milioni di bottiglie stappate durante le feste, secondo dati Coldiretti su Ismea, Uiv e Ixè. Il Prosecco continua a guidare il consumo, con quasi due terzi della produzione nazionale, seguito dall’Asti, dall’Asolo, dal Franciacorta e dal Trento. Un’ampia varietà di bollicine accompagna così le cene di Capodanno, celebrando tradizione e qualità del patrimonio enologico italiano.