Tra la Vigilia di Natale e Capodanno, in Italia si sprecherebbero circa 575.000 tonnellate di cibo, con una perdita economica stimata superiore ai 9 miliardi di euro. La stima è stata elaborata da Too Good To Go, azienda globale a impatto sociale che si occupa di salvare il cibo invenduto e di sensibilizzare consumatori e attività commerciali sui temi della sostenibilità. Il periodo festivo è tra i momenti dell’anno in cui gli sprechi alimentari raggiungono i valori più alti: il cibo non consumato non solo rappresenta un danno economico, ma ha anche conseguenze ambientali significative, legate alla produzione, al trasporto e allo smaltimento degli alimenti.
Quanto spendono le famiglie italiane durante le feste
Secondo le ricerche di mercato, il periodo natalizio si distingue per una spesa media importante: solo per il pranzo e il cenone del 25 dicembre le famiglie italiane spendono circa 108 euro. Tuttavia, secondo le stime di Ener2Crowd.com, lo spreco alimentare nel corso delle feste si aggira intorno ai 90 euro per nucleo familiare. Questo dato evidenzia come una parte consistente del budget destinato alle festività finisca in cibo non consumato.

Tra Vigilia e pranzo di Natale le famiglie italiane spenderanno circa 108 euro
Too Good To Go e la guida per ridurre gli sprechi
Per promuovere comportamenti più responsabili e sostenibili, soprattutto durante le feste, Too Good To Go ha elaborato una guida antispreco. Tra le indicazioni principali, la piattaforma consiglia di:
- Controllare cosa è già disponibile in casa prima di fare la spesa, evitando acquisti eccessivi.
- Pianificare la lista della spesa senza lasciarsi guidare dal timore di non fare bella figura.
- Organizzare il frigo e la dispensa, mettendo davanti gli alimenti con scadenza più ravvicinata.
- Reinventare gli avanzi, trasformandoli in nuove ricette, valorizzando ogni ingrediente.
Reinventare gli avanzi: sostenibilità e creatività a tavola
Alcune strategie semplici possono ridurre in modo significativo gli sprechi. Ad esempio, in cucina si possono conservare porzioni già pronte in contenitori trasparenti, utilizzare etichette per la data di scadenza e sfruttare in anticipo gli alimenti freschi. Questi piccoli accorgimenti consentono di limitare gli sprechi senza rinunciare a menu ricchi e vari durante le festività. Trasformare gli avanzi in nuove preparazioni non è solo sostenibile, ma può diventare un’occasione di creatività gastronomica. Dalla preparazione di sughi, minestre e polpette alle ricette dolci con frutta e panettone avanzati, ogni alimento può avere una seconda vita, riducendo lo spreco e aumentando il valore dei pasti.

Tra la Vigilia di Natale e Capodanno, in Italia si sprecherebbero circa 575.000 tonnellate di cibo
«Questi dati ci ricordano che il cibo che finisce nella spazzatura non rappresenta solo una perdita economica per le famiglie, ma anche un danno per l’ambiente e per la società», spiega Mirco Cerisola, Country Director di Too Good To Go Italia. «Il cibo non è un ornamento da esporre a tavola e poi buttare, sprecarlo significa perdere valore, risorse e occasioni di condivisione. A Natale possiamo scegliere di evitare questo costo nascosto e celebrare con consapevolezza. La scelta è nelle nostre mani».