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Cucina, salute e inclusione: il gusto della solidarietà con la Fondazione D. Paladini

All’Istituto Panzini di Senigallia (An), un pranzo d’eccellenza con gli Istituti Alberghieri marchigiani e la Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus nell'ambito del progetto La gioia del cibo anche con disfagia

 
17 aprile 2025 | 16:07

Cucina, salute e inclusione: il gusto della solidarietà con la Fondazione D. Paladini

All’Istituto Panzini di Senigallia (An), un pranzo d’eccellenza con gli Istituti Alberghieri marchigiani e la Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus nell'ambito del progetto La gioia del cibo anche con disfagia

17 aprile 2025 | 16:07
 

La Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus crede che tutte le persone affette da patologie neuromuscolari possano migliorare la propria qualità della vita e rallentare l’avanzamento della malattia, attraverso cure sempre più adeguate e grazie all’incremento della ricerca e della formazione degli operatori sanitari.

Cucina, salute e inclusione: il gusto della solidarietà con la Fondazione D. Paladini

L’ultimo appuntamento gastronomico del progetto "La gioia del cibo anche con disfagia" si è svolto all’Istituto Panzini di Senigallia

Le origini e l’obiettivo della Fondazione

Nata nel 2008 ed inaugurata l’attività operativa in contemporanea all’istituzione del Centro Clinico per le Malattie Neuromuscolari dell’A.O. Ospedali Riuniti di Ancona, la Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus si propone di garantire l’assistenza ai pazienti affetti da patologie neuromuscolari e di offrire un percorso di accompagnamento completo e integrato, caratterizzato da attività correlate alle varie fasi evolutive della malattia, tra professionalità, organizzazioni di volontariato e servizi del territorio regionale. Dopo una proficua collaborazione con il Centro Clinico per le Malattie Neuromuscolari degli Ospedali Riuniti, la Fondazione collabora attualmente con il Centro Clinico Nemo Ancona attraverso l’acquisto di attrezzature, il finanziamento di borse di studio, l’organizzazione di interventi formativi per operatori e familiari, e l’attivazione di un servizio di front-office rivolto ai pazienti e alle loro famiglie.

I fondatori e il background nazionale

Nonostante la giovane età, tra i soci fondatori della Fondazione figurano l’A.O. Ospedali Riuniti di Ancona e la Fondazione Serena di Milano, organismo costituito da UILDM, AISLA, Fondazione Telethon e dall’Ospedale Niguarda: entità con un background eccellente nel campo della ricerca e della cura delle malattie neuromuscolari.

Un evento di formazione, inclusione e qualità

Da anni anche gli Istituti Alberghieri marchigiani hanno sposato il progetto, con l’obiettivo di formare professionisti in grado di preparare piatti belli, buoni, salutari e sicuri. L’ultimo appuntamento gastronomico si è svolto all’Istituto Panzini di Senigallia, fortemente voluto dal prof. Paolo Piaggesi, volontario del DSE Marche, e dai prof. Luca Santini e Daniele Tantucci. Durante l’evento è stato presentato ufficialmente il cuoco Simone Paolucci, anche lui volontario DSE, formatore per ogni scuola, esperto delle 4 consistenze principali e degli apporti nutritivi di ogni ricetta.

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Il preside Alessandro Impoco ha aperto le danze sottolineando: «Quanto è importante e formativo essere accanto alle problematiche sociali e quindi essere propositivi e solidali. Ne giova la crescita e la visione futura degli allievi». Presente anche l’AIS Marche, nella figura di Raffaele Papi, che fin dall’inizio ha dimostrato grande attenzione e supporto al progetto.

I piatti presentati dagli istituti

In cucina si sono esibiti:

  • L’Istituto Santa Marta di Pesaro, con Regina Margherita, uno spicchio di pizza delineato nei suoi colori e realmente «pizza» in bocca.
  • Il Panzini di Senigallia ha proposto Sua Maestà Vinci (Sgrass), uno spettacolare vincisgrasso scomposto, e una Zuppa Inglese a forma di semisfera.
  • L’Enstein di Loreto ha stupito con un delicato Risotto ai tre pomodori, ben definito nei sapori, e una Crema di pecorino alla carbonara.
  • Il Celli di Piobbico, con il prof. Roberto Dormicchi, anche lui volontario DSE, ha affrontato la sfida con il piatto più complesso: Petto di pollo ai funghi con zucchine, presente anche nella composizione del pollo, accompagnato da un Mantecato di ricotta con visciole e cioccolato, così ben riuscito che «il cucchiaio cercava le visciole intere ma le trovava solo in bocca».

Eccellenti i giovani allievi, sia in sala sia in cucina: bravi e veloci.

Un grazie speciale alle aziende vinicole Mirizzi di Montecappone, Azienda Agricola Laila Libenzi e Cantina Mezzanotte, che hanno contribuito con i loro vini a rendere il pranzo un vero successo, unendo ancor di più tutti gli attori in una nobile e fattibile missione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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