Da giornalista che da anni racconta il vino e da membro dell'Associazione Le Donne del Vino, ho accolto con curiosità Barolo Girls, il nuovo libro di Gigi Padovani e Clara Vada Padovani. Non è solo la storia di un grande vino, ma il racconto di chi, negli anni Ottanta e Novanta, ha avuto il coraggio di cambiare passo: un gruppo di produttrici che ha saputo innovare mentalità e prospettive.

Clara e Gigi Padovani con il libro “Barolo Girls”
Barolo Girls, un libro di amicizia e professionalità
Il libro si legge con naturalezza, come una conversazione tra vecchie amiche. Episodi di vita quotidiana e riflessioni professionali si intrecciano senza mai appesantire, mostrando il lato umano e visionario delle Barolo Girls. Tra le pagine ho ritrovato anche il nome di Claudia Ferraresi, artista raffinata e donna speciale che ho avuto la fortuna di affiancare per lavoro per quasi un decennio: un incontro che ha arricchito la mia sensibilità e la mia conoscenza del mondo del vino, lasciandomi un'eredità personale preziosa.

Barolo Girls: la copertina
Non serve essere esperti di Barolo per lasciarsi coinvolgere. Qui il centro sono le persone, il loro coraggio e la capacità di fare rete - fino a diventare amiche - in un contesto che fino ad allora lasciava alle donne un ruolo marginale. È proprio questa coralità a rendere il volume speciale: non un ritratto isolato, ma tante voci che insieme hanno cambiato le Langhe, aprendo il Barolo al mondo. Gli autori restituiscono bene il senso di quella trasformazione, con un racconto vivace e documentato, mai appesantito da tecnicismi.
Chi ama il vino troverà spunti di riflessione, chi cerca storie di persone scoprirà esempi di determinazione e amicizia. "Barolo Girls" è un libro che incuriosisce e conquista: un invito a guardare oltre l'etichetta e a conoscere le donne che hanno reso possibile una delle pagine più affascinanti della nostra enologia recente.