Southwest Airlines cambia pelle: dal 27 gennaio 2026 sparirà infatti una delle regole che per anni avevano reso la compagnia americana una scelta naturale per tanti viaggiatori oversize (in sovrappeso o obesi). Tradotto, non si potrà più arrivare al gate e chiedere un secondo posto senza pagarlo, né acquistarlo con la certezza di avere poi il rimborso: a partire dal nuovo anno «chi invade il sedile accanto» dovrà comprare due biglietti in anticipo e potrà riavere i soldi indietro solo se l’aereo decollerà con posti vuoti e i ticket saranno stati presi nella stessa tariffa.

Dal 2026 Southwest obbliga i passeggeri plus-size a comprare due posti in anticipo
Southwest archivia la sua policy inclusiva e si allinea agli altri vettori
Una novità che, come annunciato, segna la fine di una pratica che da anni distingueva la compagnia americana. Finora Southwest aveva fatto della sua “customer of size policy” un unicum nel mondo. Ma con il nuovo regolamento il quadro cambia radicalmente e la compagnia si mette in scia agli altri grandi vettori americani (ed europei). Il tutto, va sottolineato, si inserisce in un pacchetto più ampio di novità che ha già fatto discutere i clienti più fedeli.

Southwest si mette in scia agli altri grandi vettori americani (ed europei)
Dopo anni di resistenza, sono stati infatti introdotti i costi per il bagaglio in stiva, archiviato l’open seating con i posti liberi e ridisegnate alcune rotte domestiche. Mosse che hanno lasciato la sensazione diffusa di una Southwest sempre meno “diversa” e sempre più simile alle big tradizionali.
«Southwest era l’unico punto di riferimento per tante persone grasse che altrimenti non avrebbero volato - ha detto Tigress Osborn, direttrice della National association to advance fat acceptance. Queste nuove regole sono devastanti perché aumentano i costi e rendono l’esperienza ancora più stressante. Quella luce di speranza si è spenta».

Negli Stati Uniti non ci saranno più eccezioni per i viaggiatori plus-size
Il risultato, quindi, è che dal 2026, negli Stati Uniti, non ci saranno più eccezioni: per chi non entra in un sedile standard, la regola sarà comprare due posti, punto. A garantire davvero il secondo biglietto gratis - in tutto il mondo - resteranno solo i vettori canadesi, vincolati dal principio del "One person, one fare" stabilito dalla Corte Suprema nel 2008: se non ci si siede entro i braccioli, il secondo posto è un diritto e non un lusso.
In Europa chi ha bisogno di spazio paga sempre di più
Una tutela che in Europa non esiste da nessuna parte. Non c’è alcuna norma che imponga un trattamento simile. Air France e Klm sono le uniche a proporre uno sconto sul secondo posto e un rimborso se l’aereo parte con sedili liberi. Per il resto, dalle major come Lufthansa e Iberia alle low cost come easyJet, Wizz Air e Ryanair, chi ha bisogno di spazio deve pagare tutto, senza sconti né rimborsi.
Dai sedili ai bagagli: anche Ryanair alza la pressione sui passeggeri
E a proposito di Ryanair e di peso, nelle ultime settimane la compagnia irlandese è finita di nuovo nel mirino. Non per i sedili questa volta, ma per i bagagli: la novità è l’aumento dei bonus destinati al personale di terra, con la conseguenza che i controlli sulle valigie fuori misura diventeranno ancora più serrati.

Ryanair ha annunciato l’aumento del bonus destinato al personale di terra che blocca le valigie fuori misura
Ad annunciarlo è stato direttamente il ceo Michael O’Leary, che al Guardian ha spiegato come l’importo, finora fissato a 1,50 euro a collo, verrà aumentato e non sarà più soggetto al tetto mensile di 80 euro. «Dobbiamo incoraggiare i nostri dipendenti e voglio che catturino chi truffa il sistema» ha detto. Insomma, il filo che unisce tutte queste scelte è evidente: più regole, più costi, meno margini per i passeggeri.