Aprire corridoi turistici Covid free per aiutare il turismo a decollare

Il senatore leghista Gian Marco Centinaio attacca il Governo sullo scarso sostegno al settore turistico tra mancati ristori e poca intraprendenza nel consentire viaggi in Paesi non contagiati dal Covid, come le Maldive

04 gennaio 2021 | 17:25
Il turismo è in ginocchio da marzo 2020 e l'anno appena iniziato non promette nulla di buono. I contagi nel mondo non si placano, le restrizioni invece che ammorbidirsi si irrigidiscono soprattutto nei periodi di festa, il Natale insegna. E il business ormai si è spostato in gran parte su canali virtuali: fiere cancellate, convegni organizzati sulle piattaforme web, il commercio ha sempre più la "e" davanti.


Turismo ko a causa del Covid

In tutto questo ci sono politiche del Governo (italiano) che non fanno nulla per sostenere gli addetti ai lavori in ginocchio e stremati, nel portafogli e nell'umore. Ristori irrisori, poche facilitazioni e decisioni che voltano le spalle all'importanza di un settore che ha un peso importante per il Pil italiano (13,2% secondo dati Enit). Le richieste di aiuto fioccano, le proposte pure, ma pochissimo si muove.

Perchè non aprire corridoi turistici?
Eppure qualche piccola iniziativa per dare un minimo di respiro ad alcuni comparti del mondo del turismo. Ad esempio, aprire canali "sicuri" di viaggio verso quei luoghi che non sono stati intaccati dalla pandemia. Insomma, aprire corridoi turistici sarebbe una soluzione, anche solo simbolica per invogliare anche a viaggiare.

Centinaio: Scelta illogica del Governo
Sul tema è intervenuto, duramente, il senatore leghista Gian Marco Centinaio che ha osservato: «La scelta illogica del Governo di non consentire viaggi verso mete turistiche covid-free, come le Maldive, ha danneggiato gli operatori italiani del settore e le nostre agenzie di viaggio, dimenticati dall’esecutivo e beffati dai concorrenti stranieri che invece potevano operare liberamente. Paesi a noi vicini come Francia oppure la Germania hanno aperto corridoi verso Paesi liberi dal Covid e per questo sono stati utilizzati dai turisti italiani come sponda per poi raggiungere le destinazioni desiderate, una situazione ampiamente prevista dal mondo del turismo ma di fatto ignorata dal Governo che ha preferito non curarsi della questione e non ascoltare gli addetti del settore. Oltre al danno pure la beffa, a spese dei lavoratori italiani. Presenteremo presto un’interrogazione parlamentare che metta il Governo di fronte alle sue responsabilità».


Gian Marco Centinaio

Fiumicino-New York: esperimento volo covid free e senza quarantena
A dicembre qualcosina sembrava, in realtà, essersi mosso. Il 9 dicembre era atterrato a Fiumicino poco prima delle 8 di stamattina il primo volo intercontinentale «Covid tested», il volo Alitalia proveniente da New York Jfk. Quasi un centinaio i passeggeri sull’Airbus 330. La procedura sperimentale, concordata da Aeroporti di Roma con la compagnia e autorizzata dal governo, prevede un test obbligatorio prima della partenza negli Stati Uniti e un test antigenico all’arrivo (il tampone rapido ), in modo da evitare quarantene che scoraggiano a viaggiare.

Altri accordi sono già stati presi con Lufthansa, per creare corridoi puliti nei voli Italia-Germania, sui voli da Francoforte e Monaco diretti a Roma. «È probabile che questi voli Covid tested dalla Germania comincino in gennaio», aveva detto al Sole 24 Ore l’a.d. di AdR, Marco Troncone prima di Natale. Questo il commento di Troncone: «Oggi è una tappa importante di un lungo percorso che è cominciato già tempo fa e che avrà ancora delle nuove tappe in futuro: l’aeroporto di Fiumicino, con il lancio avvenuto lo scorso 16 settembre dello stesso prototipo Covid-tested sulla Roma-Milano, è stato tra i primi aeroporti a puntare molto sul test rapido come soluzione ottimale per il trasporto aereo ed esattamente immaginato per essere poi utilizzato sui traffici intercontinentali».

«Con il primo volo da New York sicuramente implementiamo un protocollo di viaggio che ottempera maggiore sicurezza e maggiore controllo. Stiamo lavorando per estenderlo ad altri voli internazionali e intercontinentali», ha aggiunto Troncone. «Sappiamo che questa stagione invernale sarà un disastro, a causa del crollo del traffico, ma dobbiamo farci trovare pronti per quando il traffico sarà in grado di ripartire. A Fiumicino stiamo lavorando in questa direzione. L’obiettivo è mettere a punto tutte le procedure, incrementare i voli Covid tested e far sì che ci sia la consapevolezza dei passeggeri per la primavere 2021».

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Alberto Lupini


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