La battaglia di Lollobrigida: dopo la farina d'insetti vieta la carne sintetica

Il Governo, primo al mondo, vara un disegno di legge che vieta la produzione e la vendita di carne sintetica, con multe salatissime: una battaglia anche di Coldiretti. Prandini: «Ringraziamo il governo per aver accolto l'appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale»

28 marzo 2023 | 11:35
di Nicholas Reitano

Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, non si ferma alla battaglia (vinta) sull'etichettature delle farine d'insetti. L'esponente di Fratelli d'Italia ed uno degli uomini cardine della premier Giorgia Meloni, infatti, in Consiglio dei ministri ha ottenuto l'approvazione di una proposta di legge per bloccare la produzione ed il commercio nel Bel Paese di mangimi sintetici (su tutti la carne), ossia cibi costruiti da cellule animali nei laboratori. Negli Stati Uniti ed in alcuni stati dell'Unione Europea la ricerca è a buon punto, mentre in Italia, con la presentazione di questo nuovo disegno di legge, rischia di bloccarsi. Da segnalare un flash mob dei giovani agricoltori della Coldiretti che da tutta Italia sono scesi in piazza davanti a Palazzo Chigi per appoggiare il "no" al cibo sintetico, con un presidio lampo organizzato in occasione del Cdm.

 

Una battaglia che il ministro Lollobrigida ha iniziato con l'ausilio proprio della Coldiretti, che da sempre ha ribadito la contrarietà a questa nuova pratica che sta per spopolare nel resto del mondo. Come si evince dalla relazione illustrativa del provvedimento questa legge «detta disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti sintetici. Il divieto comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano che i mangimi destinati al consumo animale». Inoltre, «gli operatori che vìoleranno le disposizioni saranno soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 10mila euro fino ad un massimo di 60mila ovvero fino al dieci per cento del fatturato totale annuo realizzato nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente all'accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60.000, oltre alla confisca del prodotto illecito. Tra gli alimenti sintetici - si legge - quello su cui si è concentrata maggiormente la ricerca e la produzione è la carne che è il risultato di un processo di coltivazione cellulare operata in laboratorio su cellule animali staminali».

Lollobrigida: tuteliamo la collettività 

“Guardiamo alla tutela della nostra collettività. Come Governo abbiamo affrontato il tema della qualità che i prodotti da laboratorio non garantiscono. Abbiamo voluto tutelare la nostra cultura e la nostra tradizione, anche enogastronomica. Se si dovesse imporre sui mercati la produzione di cibi sintetici, ci sarebbe maggiore disoccupazione, più rischi per la biodiversità e prodotti che, a nostro avviso, non garantirebbero benessere. Non c'è un atteggiamento persecutorio ma di forte
volontà di tutela", così il ministro Francesco Lollobrigida in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Salute Schillaci, dopo l’approvazione del provvedimento.

«Un atto di responsabilità - secondo Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia - Una legge prima al mondo che vieterà la possibilità di commercializzare e produrre in laboratorio gli alimenti di cui ci nutriamo - dice il consigliere - e che rappresenta un gesto di responsabilità prima di tutto nei confronti del consumatore e non solo delle tantissime aziende agricole e della trasformazione italiane che ogni giorno lavorano, mettendo in pratica un know how modello di alta qualità, sicurezza e sostenibilità».

La situazione nel resto del mondo

Il provvedimento, infine, fa il punto della situazione nel mondo in merito a questa questione: «In alcuni Paesi extra europei sono in fase avanzata gli studi finalizzati alla produzione a fine commerciali di tali alimenti e negli Stati Uniti è arrivato il via libera alla prima carne di pollo prodotta in laboratorio cioè una carne che si produce facendo sviluppare in laboratorio cellule animali. Lo status della ricerca e della sperimentazione degli alimenti sintetici sembra essere ad una fase embrionale, tale per cui non si è nelle condizioni, scientifiche soprattutto, di poter escludere che tali alimenti prodotti artificialmente, non abbiano delle conseguenze negative per la salute degli esseri umani».    

Prandini: «Ringraziamo il governo per aver accolto il nostro appello»

Da buon alleato è arrivato anche il commento della spalla destra di Lollobrigida, il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: «Ringraziamo il governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy e la stessa democrazia economica» ha aggiunto Prandini, sceso in piazza insieme alla delegata nazionale, Veronica Barbati, ed al segretario generale, Vincenzo Gesmundo.

«Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali - conclude Prandini - non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali».

Pecoraro Scanio: «Bisogna provare ad estendere il divieto nell'Ue»

Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde che da ministro dell’Agricoltura impedì la diffusione di colture transgeniche in Italia e Europa apprezza l’appoggio del governo alla battaglia lanciata con Coldiretti contro i cibi artificiali: «Il governo deve imporre il divieto di strani cibi sintetici in Italia e provare a estenderlo nell'Ue. Come accadde nel 2000 quando riuscimmo a resistere alla pressione della Monsanto e di altre multinazionali che volevano imporre gli Ogm oggi dobbiamo partire dall’Italia in alleanza con agricoltori e consumatori per evitare la distribuzione della dieta mediterranea è del sistema agroalimentare italiano e europeo».

Le altre decisioni del Consiglio dei ministri

Dall’Iva ridotta sul gas al rinnovo del bonus sociale per le famiglie con Isee fino a 15 mila euro. E ancora, un contributo per le famiglie, dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023, se il prezzo del gas dovesse superare una certa soglia. E un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale fino a giugno. Sono queste alcune delle altre misure previste dal decreto Bollette approvato dal Consiglio dei ministri. Il decreto interviene anche su altri temi, ad esempio il fisco, prevedendo più tempo per sanare le irregolarità formali e per il ravvedimento speciale. Le risorse stanziate nel provvedimento ammontano a 4,9 miliardi di euro.

 

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Alberto Lupini


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