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Cosa faranno gli italiani nel weekend? Sei su 10 a cena al ristorante

Secondo un'analisi della Coldiretti su dati Fipe, a caccia di un posto a tavola per cena il 62,5% degli italiani. A beneficiare delle riaperture sono anche le piccole produzioni di nicchia

 
05 giugno 2021 | 11:32

Cosa faranno gli italiani nel weekend? Sei su 10 a cena al ristorante

Secondo un'analisi della Coldiretti su dati Fipe, a caccia di un posto a tavola per cena il 62,5% degli italiani. A beneficiare delle riaperture sono anche le piccole produzioni di nicchia

05 giugno 2021 | 11:32
 

Cosa vogliono fare gli italiani questo fine settimana in “libertà”? Con la riapertura totale dei locali, sempre più italiani scelgono di cenare al ristorante. Secondo una analisi della Coldiretti su dati Fipe, sono, infatti, a caccia di un posto a tavola per cena in ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismi più di sei italiani su dieci (62,5%), complice la riapertura dei 360mila servizi di ristorazione presenti in Italia sia all’aperto che al chiuso dove restano limitazioni per i posti a sedere per singolo tavolo.

 italiani su 10 a cena fuori nel fine settimana Cosa faranno gli italiani nel weekend? Sei su 10 a cena al ristorante

italiani su 10 a cena fuori nel fine settimana


Colta l’opportunità del lungo ponte

Una opportunità, soprattutto per i 9 milioni di italiani che hanno colto l’occasione della festa della Repubblica del 2 giugno per una breve vacanza ma anche per quanti ne approfittano per una gita fuori porta in giornata al mare, in montagna o in campagna dove si registra un boom di prenotazioni nei 24mila agriturismi nazionali che possono garantire ampi spazi all’aperto anche per le grandi tavolate.

A beneficiare anche le piccole produzioni di nicchia

Le riaperture rappresentano soprattutto una importante boccata di ossigeno per le attività di ristorazione che si classificano tra quelle più duramente colpite dalle misure restrittive che hanno provocato un crack senza precedenti per la ristorazione che nell’ultimo anno per colpa ha quasi dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea.

A beneficiare delle riaperture sono anche le piccole produzioni di nicchia custoditi lungo tutta la Penisola da generazioni dagli agricoltori la cui sopravvivenza è determinata proprio dalla ripresa del turismo e della ristorazione.

Si tratta di un tesoro di 5.266 prodotti alimentari tradizionali unici al mondo legati alla storia e all’economia dei territori, che sono il simbolo della grande creatività, tradizione, qualità e sicurezza alla base del successo del Made in Italy nel mondo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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