La cucina è una passione degli italiani da sempre, tenendo conto anche della forte e risaputa tradizione enogastronomica del Belpaese, esportata in tutto il mondo, e dunque, di rimando, anche nel web. Come altre attività predilette dagli italiani - tra cui i viaggi, il gioco e la letteratura - anche la cucina si avvale, in tempi attuali, degli strumenti della rete, come i social, le app, e la tv, compresa quella in streaming. Oltre ai programmi televisivi dedicati e ormai ben noti al grande pubblico più o meno generalista (da “La prova del cuoco” fino a “MasterChef”, passando per “Camionisti in trattoria”) e alle svariate forme di letteratura (dai testi dell’Artusi alle proposte librarie di Antonino Cannavacciuolo, ad esempio), anche il campo culinario - così come gli altri ambiti di maggiore interesse per gli italiani - si avvale infatti della forza del web, strumento capace di creare una comunità intorno a una passione condivisa. Il successo di un blog come “GialloZafferano” o del sito “Fatto in casa da Benedetta” ne è un’importante conferma.
Quello di comunità virtuale, in relazione al web, è dunque un concetto importante, con un particolare riferimento alla rete della condivisione di interessi resa possibile da internet. Si parte senza dubbio dalla risonanza dei social, da Facebook a Instagram, passando per YouTube, ma anche dalle interazioni possibili grazie ai forum e ai siti specializzati in determinati settori. Si pensi ad esempio alle comunità virtuali aggregate intorno all’universo dei viaggi - tenendo anche conto che nel 2019 il turismo digitale ha registrato un incremento di 5 punti percentuali rispetto alla prenotazione di viaggi e vacanze, più o meno brevi. Si tratta di forme di interazione che vanno dalla frequentazione di siti di prenotazione con annesse recensioni (da “Expedia” a “Trivago”), giungendo al successo di blog specialistici, con tanto di travel blogger accreditati quali “The poor traveler” e “World of Wanderlust”.
Lo stesso fenomeno di ritrovo comunitario virtuale è quello intorno al mondo del gioco, che comprende, ad esempio, i giochi di società (da “Monopoly” a “Risiko”, anche in formato app), sia i giochi di ruolo, o GdR online, con proposte quali “World of Warcraft” e “Star Wars”. Nel panorama videoludico non si può non parlare delle reti di intrattenimento online come i casinò sicuri, i cui recenti dati parlano di una crescita percentuale piuttosto rilevante nell’ultimo anno, pari a un incremento del 12% e oltre, nonché di 970 milioni di euro di incassi. In questo caso il concetto di “comunità” sta nella concorrenzialità dei giochi da casinò online rispetto a quelli fisici, vista una proposta che offre, in pratica, tutti i giochi più amati dagli appassionati del settore, dalle varie versioni del poker fino alla ricchezza dell’offerta nell’ambito delle slot machine, da quelle a tema cinematografico (come “Il Gladiatore” e “Hulk”) fino a quelle classiche. Vanno forte, d’altro canto, anche le comunità di utenti sviluppate intorno alla comune passione per la poesia e per la letteratura, dalle pagine dedicate di quotidiani nazionali, fino a blog come “Libreriamo” e “Interno Poesia”.
Tutti i settori sopracitati poi, a partire dalla cucina, sono - come si è detto - anche campioni in ambito social. La cucina in particolare si presta molto alla condivisione in chiave di social network, dalle prelibatezze presentate in forma fotografica su Instagram fino alle pagine più seguite di Facebook - da quella di Benedetta Parodi a “Giorgione - Orto e Cucina”, solo per fare qualche esempio. Senza contare poi i video-tutorial culinari presenti su YouTube, che in poche parole spiegano come realizzare, in tempi rapidi e con semplici ingredienti, piatti gustosi e alla portata di tutti. Pare inoltre che anche per la scelta dei ristoranti gli italiani si affidino ai social media, segno che la nuova tecnologia sta prendendo piede anche nel mondo della cucina, e non solo.