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Imprenditori del food under 30: i business che guideranno il futuro

Dalla cucina etica alla pasticceria stellata, fino al format di ristorante digitale: Forbes stila la classifica degli under 30 pronti a guidare il food & beverage di domani

 
06 marzo 2021 | 07:29

Imprenditori del food under 30: i business che guideranno il futuro

Dalla cucina etica alla pasticceria stellata, fino al format di ristorante digitale: Forbes stila la classifica degli under 30 pronti a guidare il food & beverage di domani

06 marzo 2021 | 07:29
 

Chi guiderà il futuro del settore agroalimentare? Sarà in grado di stare al passo con i tempi? Creare contenuti e prodotti rivoluzionari? Adattarsi ad ogni tipo di clientela? Secondo la celebre rivisita Forbes, la fascia d’età che va dai 20 anni ai 30 rappresenta il futuro dell’imprenditoria, in tutti i suoi settori, compreso il food&beverage.

I giovani imprenditori di Bella & Bona - Food, gli imprenditori under 30 Business che guideranno il futuro

I giovani imprenditori di Bella & Bona

Gli under 30 possiedono capacità che le vecchie generazioni non hanno. I Millenials e la Generazione Z sono infatti nati in un periodo storico rivoluzionario: l’era digitale. Cosa cambia? I Millenials e la Generazione Z sono più competitivi, collaborativi ed ambiziosi. La loro motivazione li porta a capire in breve tempo cosa vogliono, possono e devono fare. Secondo uno studio condotto dalla “Varkey Foundation” di Londra, che ha intervistato oltre 20mila giovani in 20 Paesi, il 17% della Gen.Z ha aspirazioni imprenditoriali, vuole creare un proprio business ed essere completamente indipendente, possiede un’innata voglia di sperimentare cose nuove, cambiare spesso attività, cimentarsi in nuovi hobby e passioni.

Proprio grazie a queste capacità, gli under 30 hanno innovato le imprese e creato start-up, seguendo i consigli dei loro predecessori, ma rielaborandoli in base alle esigenze del “nuovo mondo”. Le parole chiave di questo gruppo: innovazione, sostenibilità e salute psicofisica. Questi sono i pilastri attorno ai quali deve essere costruita un’attività imprenditoriale.

Dalla cucina etnica alla pasticceria fino alla mixology, passando per le startup di delivery e agtech, ecco una panoramica “Made in Italy” di un settore in continua evoluzione, sempre più young, rivoluzionario, inaspettato.

Il liquore Arzà - Food, gli imprenditori under 30 Business che guideranno il futuro
Il liquore Arzà

Cucina etica: Giada Zhang - Mulan Group
Giada Zhang, anni 24, di origini cinesi ma nata a Cremona. Dopo anni passati nel tradizionale ristorante di famiglia, l’intuizione imprenditoriale: Giada fonda Mulan Group. L’azienda unisce la cucina asiatica e gli ingredienti italiani, fornendo piatti di qualità ai clienti italiani ed esteri, attraverso Gdo e delivery. Giada, ceo della compagnia, si ritiene la fusione perfetta tra eredità e innovazione. La tradizione culinaria cinese e la cultura italiana in cui è cresciuta non l’hanno mai fermata, anzi ispirata, tanto da innovare il proprio concept, creando un nuovo packaging che permetta la conservazione dei piatti per due settimane, presentando così un piatto fresco, di qualità, in linea con le esigenze di mercato. Innovazione, tradizione, impegno e un pizzico di genialità l’hanno portata ad essere nominata nella classifica degli under 30 di Forbes.

Beverage: Matteo Pietra, Giorgia Grassi e Tommaso Moroni Zucchi - Arzà
Maggio 2020, post primo lockdown: nasce un nuovo liquore, Arzà. Dal sound mediorientale ma dal cuore 100% italiano, Arzà nasce dall’unione di due ingredienti: Arance del Gargano Igp e Zafferano di Sardegna Dop. Poliedrico, aromatico, imprevedibile: il liquore è stato creato, studiato e prodotto da tre ragazzi di 22 anni, Matteo, Giorgia e Tommaso, giovani imprenditori dell’azienda Artiessenze Srl. La loro filosofia? Rivoluzionare il concetto di liquore, valorizzare il settore attraverso gli occhi di una nuova generazione, portare sulle tavole degli italiani una unica, moderna alchimia.

La pasticceria stellata di Isabella Potì - Food, gli imprenditori under 30 Business che guideranno il futuro
La pasticceria stellata di Isabella Potì

Pasticceria stellata: Isabella Potì - Bros'
Isabella Potì, 24 anni, padre leccese e madre polacca. Insieme al suo compagno Floriano Pellegrino ha aperto il ristorante Bros', dove occupa la posizione di sous chef e pasticcera. La sua cucina? Incarna la tradizione della sua terra e le esperienze internazionali tra Londra da Claude Bosi, Spagna, Copenhagen da Geranium, e a Menton da Mirazur. Nel 2017 è stata nominata da Forbes nella lista degli Under 30 e dopo poco ha ottenuto il premio The Best Chef Awards. Il lavoro e la passione di Isabella e Floriano sono culminati, nel 2018, nella conquista della famigerata stella Michelin. A gennaio 2020 apre la pasticceria Sista, specializzata in delivery di crostate. Ogni mese Isabella propone bestseller e novità mai servite. Il sogno? Creare un format da replicare con punti vendita in altre città d'Italia, e non solo.

Delivery: Matteo Cricco, Niccolò Lapini e Niccolò Ferragamo - Bella & Bona
Matteo e due Niccolò: sono tre i giovani imprenditori toscani che decidono di creare nel maggio 2018 la startup di delivery Bella & Bona, a Monaco di Baviera. Nulla a che vedere coi più blasonati “Deliveroo” e “Glovo”: Bella & Bona rappresenta un’innovazione nel campo delivery. È il primo ristorante digitale B2B. Il consumatore è cambiato: il target della startup sono le mense aziendali. Il ristorante fornisce ingredienti di qualità controllata, di cucina mediterranea e internazionale, a manager d’impresa che non hanno tempo e voglia di rincasare. A febbraio 2020 aprono un secondo shop a Francoforte. L’obiettivo di questi ragazzi? Consolidare il modello in Germania, Austria, Svizzera e i paesi Nordix, per poi arrivare nella loro amata Italia.

Startup AgTech: Damiano Angelici e Giovanni Di Mambro - Elaisian
I fondatori di Elaisian, Damiano Angelici e Giovanni Di Mambro hanno 25 anni. Su Forbes sono apparsi nella categoria "Manufacturing & Industry", tra i 100 giovani Under 30. Fondata nel 2016, Elaisian è una startup che ha lo scopo di promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo attraverso lo sviluppo di servizi per la digitalizzazione di aziende. In pratica ha creato il sistema di supporto alle decisioni (DSS) che previene le malattie dell’olivo e della vite, per ottimizzare i processi di coltivazione. Ultimo, ma non meno importante, fornisce consulenze e corsi formativi sul digitale nel settore dell’agricoltura, cercando di avvicinare sempre più giovani ad un settore in continua crescita.

Per informazioni: www.jacleroi.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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