Pasqua senza gite né viaggi Per il turismo colpo da 6 miliardi

I 20 milioni di italiani che sono soliti spostarsi in questo periodo non potranno farlo per via delle restrizioni, prorogate fino al 13 aprile. Coldiretti: «Rischiano anche ristoranti e agriturismi»

02 aprile 2020 | 10:30
Il conto è salato: l’emergenza coronavirus non è finita e ieri sera il premier Giuseppe Conte ha prorogato almeno fino al 13 aprile le misure restrittive già in vigore dal 9 marzo. Come previsto, dunque, la Pasqua la passeremo a casa. Senza vacanze, gite, pranzi al ristorante o visite ai parenti, 20 milioni di italiani che solitamente si muovono in questo periodo di festa, non lo faranno.

Ristoranti, alberghi e agriturimi. Tutto chiuso anche a Pasqua

Solo il sistema turistico perderà 6 miliardi di euro, quasi quanto - secondo alcune previsioni - perderà la ristorazione in tutto il 2020 (otto miliardi di euro). È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Ixè. Sull’orlo del crack ci gli sono alberghi (in Veneto si parla addirittura di riaprire nel 2021), i ristoranti ma anche i 23mila agriturismi presenti in Italia (aacuni dei quali si sono riconvertiti per l'accoglienza dei malati) per i quali la Pasqua segna tradizionalmente l’inizio della stagione turistica con il risveglio della natura in primavera che offre il miglior spettacolo delle campagne italiane.
 
«Una situazione - sottolinea la Coldiretti - che sta sconvolgendo le abitudini delle famiglie che il lunedì dell’Angelo, soprattutto se c’è bel tempo, ogni anno approfittano delle feste per stare all’aria aperta a contatto con la natura insieme a parenti e amici, con brevi spostamenti in giornata, in un Paese come l’Italia che può contare su quasi 900 parchi e aree naturali protette che coprono il 10% del territorio nazionale».
 
Stavolta però per tutti gli italiani i pic nic all’aperto o i pranzi delle feste in agriturismo si spostano per forza dentro le mura di casa. Ma per far vivere comunque agli italiani il contatto con il verde è stato ottenuto il chiarimento dal Governo sul via libera alla vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai, fatte salve le specifiche norme regionali.

«Rispettando le disposizioni, i vivai continuano a lavorare per garantire la massima qualità ma si stanno organizzando anche - continua la Coldiretti - per fare consegne a domicilio, con contatti per telefono o mail. E la Coldiretti invita tutti gli italiani a mettere fiori e piante nei propri giardini, orti e balconi come segno benaugurante della primavera che segna il momento del risveglio con la mobilitazione #balconifioriti».

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Alberto Lupini


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