«Bob Dylan ha vinto il premio Nobel, io quello del Vittoriale». Vasco Rossi non si lascia sfuggire la battuta a Gardone Riviera, alla consegna del 15° Premio del Vittoriale. Nella sempre suggestiva casa di Gabriele D'Annunzio, fra ola e cori di 1500 fans, ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del presidente della Fondazione, l'istrionico e vulcanico Giordano Bruno Guerri. Per quasi un'ora hanno dialogato e scherzato con leggerezza, ironia, signorilità e buon gusto.

Vasco Rossi riceve il Premio del Vittoriale
«Perché le canzoni - ha sottolineato Vasco - non sono solo canzonette ma trasmettono emozioni, ricordi, sensazioni a distanza anche di decine d'anni». Il Komandante - soprannome datogli da un'amica bolognese - ha poi ricordato che musica e parole sono una magia e grazie a questa miscela «diventa bella anche la malinconia. Le mie canzoni nascono dall'irrazionalità, importante è condividere le stesse emozioni del pubblico».
15° Premio del Vittoriale: gli storici vincitori del passato
Il Premio, assegnato in passato fra gli altri a Piero Angela, Umberto Veronesi, Marco Bellocchio e Riccardo Muti, è andato anche a Blanco perché «nel suo viaggio nella vita e nella musica ha inventato la definizione di ''supervissuto'', ha costruito un genere, quello del rock italiano, adattando metrica, linguaggio e temi e rompendo ogni schema ed ha sempre avuto il coraggio di osare e sfidare il tempo restando fedele a se stesso. Un ribelle gentile, capace di mantenere intatta la passione, di incantare generazioni, specchiarsi nelle proprie ombre e tornare alla luce usando la bussola dell'audacia».
Cosa comprendeva il premio a Vasco Rossi
Un premio - declamando fra gli applausi "O Ermione" - impegnativo: il prezioso Cavallo di Mimmo Paladino, un compendio delle opere di Gabriele d'Annunzio e tre gemme della terra del Vittoriale, l'olio del Vate prodotto dagli ulivi centenari del parco della villa gardesana, il vino rosso "Fratefoco" e le bollicine ''Obbedisco''.