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Reale efficacia dei vaccini: come leggere e capire i numeri

Capiamo l'effetto paradosso. L’incidenza dei nuovi contagi nella popolazione non vaccinata è di 777 casi ogni 100mila. Quella dei vaccinati è di 95 ogni 100mila. I decessi sono 74 per milione tra i non vaccinati e 4 tra i vaccinati

 
02 ottobre 2021 | 16:17

Reale efficacia dei vaccini: come leggere e capire i numeri

Capiamo l'effetto paradosso. L’incidenza dei nuovi contagi nella popolazione non vaccinata è di 777 casi ogni 100mila. Quella dei vaccinati è di 95 ogni 100mila. I decessi sono 74 per milione tra i non vaccinati e 4 tra i vaccinati

02 ottobre 2021 | 16:17
 

Il vaccino funziona e vaccinarsi conviene. Numeri alla mano (ultimi quelli del report dell’Istituto superiore di sanità, aggiornati al 29 settembre): l’incidenza dei nuovi contagi nella popolazione non vaccinata è di 777 casi ogni 100mila. Quella dei vaccinati è di 95 ogni 100mila. I decessi sono 74 per milione tra i non vaccinati e 4 tra i vaccinati. Il vaccino contro il covid in Italia protegge, dunque, al 77,2% dall'infezione ed è utile al 92,6% per evitare il ricovero in ospedale e al "94,9% nel prevenire le terapie intensive. Tuttavia, per valutare la reale efficacia dei vaccini, i dati assoluti possono trarre inganno per quello che viene definito “l’effetto paradosso”: quando le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura, il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi.

Effetto paradosso: come leggere i dati Oltre l’effetto paradosso: leggiamo i numeri per capire la reale efficacia dei vaccini

Effetto paradosso: come leggere i dati


Effetto paradosso tra gli over 80

Ne è un esempio la fascia degli over 80, che ha una copertura vaccinale superiore al 90%: qui, dal 30 luglio al 5 settembre, ci sono stati 352 decessi tra i non vaccinati (48%) e 402 tra i vaccinati (52%). È il “paradosso” appunto, che non significa che il vaccino non funzioni, anzi! È un esito prevedibile di fronte all’ampio numero di immunizzati con un vaccino che garantisce una protezione molto elevata ma inferiore al 100%.


Per capire meglio. Se prendiamo una coorte di 10mila persone non vaccinate e assumiamo un rischio di contagio dell'1% avremo un totale di 100 contagiati. Ipotizziamo ora che il 90% di queste 10.000 persone sia protetto da un vaccino che ha un'efficacia del 90% nel prevenire l'infezione. Avremo in questo caso lo 0,1% dei contagiati su un totale di 9.000 individui, ovvero 9 persone infette dal virus.


Di contro, tra le 1.000 persone che non hanno ricevuto il vaccino ci saranno 10 contagiati perché il rischio di entrare in contatto col Sars-Cov-2 rimane dell'1%. In poche parole su un totale di 19 contagiati avremo 9 vaccinati e 10 non vaccinati. All'apparenza il numero di infetti tra le due categorie sarà molto simile, ma si tratta solo un'illusione ottica: la probabilità di essere contagiati resta infatti decisamente più bassa nel gruppo dei vaccinati.


La protezione dei vaccini negli over 80

Negli ultimi 30 giorni il 25% delle diagnosi di Sars-Cov-2, il 35% delle ospedalizzazioni, il 41% dei ricoveri in terapia intensiva e il 46% dei decessi negli over 80 sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Va però sottolineato che tra le persone con più di 80 anni i non vaccinati sono solo il 6%. E dunque, come sottolinea anche l'Iss, siamo di fronte al cosiddetto effetto paradosso.


Calcolando a partire da questi dati il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni, si riscontra come questo sia circa nove volte più alto per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (245,3 vs 28,0 ricoveri per 100mila abitanti). Analizzando allo stesso modo il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80, si osserva che negli ultimi 30 giorni il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei vaccinati con ciclo completo è ben undici volte più basso dei non vaccinati (1,3 vs 13,8 per 100.000 abitanti) mentre il tasso di decesso è tredici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (128,3 vs 9,6 per 100mila abitanti).

Gioca e Parti


Vaccini efficaci

Secondo le stime dell'Iss, calcolati tenendo conto della percentuale dei vaccinati rispetto ai non vaccinati, l'efficacia complessiva nel prevenire l'infezione è risultata più alta tra gli over 80 (85,8%) rispetto ad altre fasce di età. Rispetto a possibilità di decesso o ricovero in terapia intensiva il dato è sostanzialmente simile tra tutte le categorie e in ogni caso superiore al 90%.


Diagnosi di Sars-Cov-2. Efficacia tra i vaccinati a ciclo completo:
•    12-39 >>>> 72,6%
•    40-59 >>>> 74,9%
•    60-79 >>>> 81,5%
•    80+ >>>> 85,8%

Ospedalizzazione. Efficacia tra i vaccinati a ciclo completo:
•    12-39 >>>> 89,8%
•    40-59 >>>> 93,5%
•    60-79 >>>> 93,2%
•    80+ >>>> 92,1%

Ricoveri in terapia intensiva. Efficacia tra i vaccinati a ciclo completo:
•    12-39 >>>> 94,3%
•    40-59 >>>> 96,1%
•    60-79 >>>> 95,3%
•    80+ >>>> 92,6%

Decesso. Efficacia tra i vaccinati a ciclo completo:
•    12-39 >>>> 92,7%
•    40-59 >>>> 94,9%
•    60-79 >>>> 95,1%
•    80+ >>>> 94,8%

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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