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Regione Lombardia aggiorna l'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali con 6 novità

Rientrano nell'elenco anche l'Arancia amara, il Cappero, il Cedro e il Limone del Garda, il Casoncello di Pontoglio e il Toc, prelibata polenta della provincia di Como. I produttori potranno indicarlo in etichetta

 
15 dicembre 2021 | 15:24

Regione Lombardia aggiorna l'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali con 6 novità

Rientrano nell'elenco anche l'Arancia amara, il Cappero, il Cedro e il Limone del Garda, il Casoncello di Pontoglio e il Toc, prelibata polenta della provincia di Como. I produttori potranno indicarlo in etichetta

15 dicembre 2021 | 15:24
 

Prodotti tradizionali spesso dimenticati o sottovalutati: la Regione Lombardia ne riconosce sei nelle province di Brescia e Como. Ben quattro ''chicche'' sul lago di di Garda: l'Arancia amara, il Cappero, il Cedro e il Limone. E ancora il Casoncello di Pontoglio (sempre nel bresciano) e il Toc, una prelibata polenta della provincia di Como.

Dai limoni del Garda al Toc, la polenta comasca, sono sei le novità nell'elenco dei Pat della Lombardia Regione Lombardia aggiorna l'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali con 6 novità

Dai limoni del Garda al Toc, la polenta comasca, sono sei le novità nell'elenco dei Pat della Lombardia

 

Regione Lombardia aggiorna la lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali

Sono questi i nuovi “prodotti agroalimentari tradizionali” riconosciuti dal Pirellone. La lista aggiornata dei Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali) lombardi comprende 268 prodotti, raggruppati in 11 diverse categorie, le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono consolidate nel tempo da almeno 25 anni e sono praticate in modo omogeneo e secondo regole tradizionali.

 

Fabio Rolfi (Regione Lombardia): «I produttori potranno specificare l'appartenenza ai Pat in etichetta»

«La Lombardia - ha dichiarato l'assessore all'agricoltura Fabio Rolfi - ha un patrimonio agroalimentare indescrivibile. I prodotti agricoli e gastronomici rappresentano il nostro territorio, le nostre tradizioni e possono essere un volano economico straordinario anche sotto il profilo turistico se accompagnati da una adeguata narrazione e dalla giusta valorizzazione commerciale. Comuni e operatori ci hanno chiesto di far conoscere di più questi "gioiellini". Abbiamo così introdotto per i produttori la facoltà di specificare nell'etichettatura l'appartenenza all'elenco dei prodotti tradizionali riconosciuti dalla Regione». L’agrumicoltura sul Garda, per esempio è documentata già dal 15° secolo. I Casoncelli di Pontoglio sono fatti a mano uno a uno e sono realizzati con materie prime della zona. Il Toc è una polenta preparata con burro genuino e formaggio d'Alpe. «Tutte caratteristiche - ha concluso Rolfi - che devono essere raccontate all’esterno valorizzando la storia, i metodi di coltivazione o di preparazione di vere e proprie eccellenze locali».

 

Prossimo passo, avvicinare la grande distribuzione

Il marchio dei prodotti agroalimentari tradizionali ha un ruolo fondamentale nell'affermazione delle identità delle comunità rurali. Questi prodotti sono alla base di filiere locali di altissima qualità. Il prossimo passo, è quello di creare le condizioni per la vendita  nella grande distribuzione organizzata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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