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mercoledì 24 dicembre 2025  | aggiornato alle 11:26 | 116516 articoli pubblicati

Si può portare una torta da casa al ristorante? E che cos'è il diritto di taglio?

Analogamente al cosiddetto diritto di tappo (valido per il vino), è una sorta di indennizzo di cui si può avvalere il ristoratore nel caso in cui qualcuno dovesse portare un dolce (o altri alimenti) da fuori. Divieto assoluto però per ricette preparate in casa: sono ammissibili solo quelle acquistate in un punto vendita, esibendo lo scontrino

22 agosto 2023 | 05:00
Si può portare una torta da casa al ristorante? E che cos'è il diritto di taglio?
Si può portare una torta da casa al ristorante? E che cos'è il diritto di taglio?

Si può portare una torta da casa al ristorante? E che cos'è il diritto di taglio?

Analogamente al cosiddetto diritto di tappo (valido per il vino), è una sorta di indennizzo di cui si può avvalere il ristoratore nel caso in cui qualcuno dovesse portare un dolce (o altri alimenti) da fuori. Divieto assoluto però per ricette preparate in casa: sono ammissibili solo quelle acquistate in un punto vendita, esibendo lo scontrino

22 agosto 2023 | 05:00
 

Nell'estate del 2023, che sarà forse ricordata come quella degli scontrini pazzi, delle lamentele da record dei clienti e di attacchi reciproci con alcuni ristoratori in buona parte d'Italia, c'è stato tempo e spazio per un'ulteriore polemica di cui avremmo fatto benissimo a meno. Quella riguardante il sovrapprezzo applicato all'interno di un locale per il servizio di una torta non acquistata in quello stesso ristorante, ma portata da fuori.

Si può portare una torta da casa al ristorante? E che cos'è il diritto di taglio?

Diritto di taglio: cos'è e come funziona?

L'esercente di turno ha deciso di avvalersi del cosiddetto "diritto di taglio"; vale a dire un piccolo sovrapprezzo a carico del cliente per il servizio di un alimento acquistato altrove. Una sorta di indennizzo, per così dire. Analogamente al simile "diritto di tappo", qualora in un ristorante il cliente dovesse portare (sempre tramite il permesso concesso dal titolare) una bottiglia di vino dall'esterno, per berla durante la cena. Non sono pochi i casi in cui i gestori di questo o di quel locale permettano ai propri clienti di portare cibi o vino da fuori. Ma se nel caso di una semplice bottiglia la legge è più permissiva, lasciando al titolare la facoltà di scelta, nella prima ipotesi è più facile trovarsi di fronte a un bivio. Ci sono, infatti, delle eventualità in cui il cliente non può introdurre dall'esterno del ristorante una preparazione. Nel caso in cui, cioè, questa sia stata realizzata in casa. Teniamoci sull'attualità e manteniamo l'esempio della torta.

Torta da casa al ristorante: ecco perché non si può portare 

Così come riguardo l'inammissibilità di vietare l'accesso di bambini al ristorante, anche in questo caso la legge è piuttosto chiara in merito: non si può introdurre all'interno del ristorante (o qualsiasi altro locale di somministrazione di cibo e bevande) una torta preparata a casa. Il motivo? È vietato servire cibi di cui non si conosce la provenienza degli ingredienti. Il gestore quindi in tale circostanza non saprebbe in che modo sia stato realizzato il dolce, e nel caso in cui ci fosse qualche malore da parte dei commensali sarebbe direttamente lui a risponderne. E, conseguentemente, anche a risarcire il danno al malcapitato di turno.

Un'eventuale risposta negativa alla richiesta di servire qualcosa preparato a casa, insomma, non solo è legittima, ma è l'unica prevista dalla legge. E rappresenta una forma di tutela del gestore nei confronti di sé stesso. Cambia il discorso nel caso in cui la torta in questione sia stata acquistata in un punto vendita.

Si può portare al ristorante una torta acquistata altrove? Serve lo scontrino

Fermo restando come il ristoratore sia legittimato anche a vietare l'introduzione di una torta acquistata all'esterno del suo locale, questo frangente differisce da quello sopra presentato.

Si può portare una torta da casa al ristorante? E che cos'è il diritto di taglio?

Diritto di taglio: accordi preventivi e niente sorprese

Come forma di tutela personale, infatti, il gestore dell'esercizio può richiedere lo scontrino dell'eventuale dolce acquistato in una pasticceria, così da avere certezza di come quella ricetta sia stata realizzata rispettando le norme Haccp in materia (che, invece, a livello domestico potrebbero venire meno). All'occorrenza, e sempre a totale discrezione del titolare del ristorante, potrebbe essere richiesto anche l'elenco degli ingredienti utilizzati per la preparazione della ricetta. 

Come funziona il diritto di taglio: si può far pagare il servizio?

Riallacciandoci al discorso fatto all'inizio, può capitare che venga applicato un sovrapprezzo in caso di servizio di una torta (o di un vino) che il cliente ha acquistato all'esterno del ristorante. In quanto non esiste un tariffario preciso a regolare una somma precisa da corrispondere per il servizio, il tutto è a discrezione del titolare stesso.

Si può portare una torta da casa al ristorante? E che cos'è il diritto di taglio?

Diritto di taglio e di tappo: accordarsi sempre prima

Questi, infatti, può applicare una quota facoltativa legata alla fornitura di piatti, posate e tutto il necessario per operare il servizio. Il ristoratore ha tutto il diritto di chiedere un piccolo extra, a patto però che metta preventivamente in chiaro la cosa con il proprio cliente. Questo supplemento, così come il già citato diritto di tappo, rappresenta una sorta di regola di "bon ton" di origine anglosassone; un piccolo compenso, un indennizzo, del mancato guadagno pur prestando il proprio servizio. C'è poi chi, andando anche un po' controcorrente, nell'estate dei sovrapprezzi decide di scontare il caffè nel proprio bar se i clienti si portano la tazzina da casa

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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17/09/2025 10:04:40
1) La Torta Portata dal Cliente: Cortesia o Incoscienza?
Cari Colleghi Ristoratori, è ora di parlarne chiaramente. Quante volte vi siete sentiti chiedere: "Posso portare una torta per il compleanno?" ? La risposta, per il vero professionista, dovrebbe essere solo una: ?? NO. E qui so già che molti storceranno il naso. "Ma è una cortesia!", "Perdo il cliente!", "Ma tanto che sarà mai?" ?? ? Chi ragiona così non ha mai letto seriamente il proprio manuale HACCP e, probabilmente, non frequenta da anni un corso di aggiornamento degno di questo nome. Fare entrare cibi dall'esterno non è cortesia. È incoscienza pura. ?? ?? Pensate all'ultimo caso di botulino o alla più banale intossicazione alimentare da crema pasticcera mal conservata. Ora immaginatevi quella torta, di cui non conoscete provenienza, ingredienti, conservazione o preparazione, essere consumata nel VOSTRO locale. ?? E no, avere la "lista degli ingredienti" non serve a nulla. La lista non è tracciabilità. Per essere a norma, quel prodotto dovrebbe essere accompagnato da una ?? regolare fattura d'acquisto intestata alla vostra attività e ?? trasportato rispettando la catena del freddo (con documenti che ne attestino la temperatura). Tutto ciò che esce da questo percorso è un rischio che state correndo volontariamente. ?? Di chi è la responsabilità legale? VOSTRA. ????? Chi deve rispondere all'ASL e alla magistratura? VOI. ?? La vostra assicurazione vi coprirà? Quasi certamente NO. ? ??? Voi siete i GARANTI DELLA SICUREZZA di tutto ciò che viene consumato tra le vostre quattro mura. Questo non è un'opinione, è la LEGGE (Reg. CE 178/2002). Introducendo cibi incontrollati, vanificate il vostro piano di autocontrollo, rompete la catena della tracciabilità e mettete a repentaglio la salute dei vostri clienti e il futuro della VOSTRA attività. ?? Chi permette questa pratica per "non perdere il cliente" o per "business" dimostra di non essere un professionista, ma solo un ingenuo che guarda al breve termine. ? Un vero professionista: ?? Conosce il proprio manuale HACCP a menadito. ??? Spiega con educazione e fermezza al cliente le ragioni del divieto, guadagnandone il rispetto. ?? Propone valide alternative (es.: "Mi dispiace, per normativa non possiamo, ma possiamo prepararle noi una torta ottima e sicura!"). ?? A tutti i colleghi che applicano le regole con coraggio e professionalità: COMPLIMENTI. Siete il vero motore di un'industria che vuole crescere, fatta di sicurezza, qualità e serietà. ? A tutti gli altri: SVEGLIATEVI. Informatevi, formatevi, aggiornatevi. Questo mestiere è una splendida professione, ma va fatta con le conoscenze giuste. Altrimenti, si è pericolosi per sé stessi e per gli altri.
Giovanni Priolo



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