Sanificazione, uso di mascherine e dispositivi di protezione individuale, formazione del personale, protocolli di gestione interna dell’emergenza: sono in arrivo regole di prevenzione alla diffusione dei contagi valide per tutto il settore del turismo, con una attenzione particolare anche al noleggio di autobus privati.
Le regole presenti nei documenti vengono sviluppate dagli operatori che operano nel settore
È, infatti, in corso (fino al 27 novembre) la fase di
consultazione pubblica del documento “
Quadro” che individua soluzioni comuni per la
riapertura in
sicurezza di tutto il
settore turistico, tenuto conto di quanto questo comparto sia vitale per la vita economica e il rilancio del Paese nella fase post-pandemica.
Il documento è stato messo a punto nell’ambito del
tavolo tecnico costituito da
Uni ente italiano di normazione e
Federturismo-
Confindustria per far fronte all’emergenza Covid-19, tavolo che ha già portato in pochissimo tempo alla pubblicazione di altre quattro prassi di riferimento contenenti le linee guida per la riapertura in sicurezza di specifici settori
Prassi per il settore del noleggio in collaborazione con AnavE in questo momento di grave emergenza in cui si sta pensando di integrare il
trasporto pubblico con il noleggio di autobus privati, Uni mette a disposizione - anch’esso in consultazione pubblica sino al 27 novembre – il progetto di prassi per le imprese turistiche di noleggio
autobus con
conducente (autobus turistici) sviluppato in collaborazione con
Anav (Associazione nazionale autotrasporto Viaggiatori).
Entrambi i progetti di prassi di riferimento intendono garantire la
sicurezza sia dei
lavoratori, sia dei
clienti nella prevenzione del
contagio da Covid-19.
Regole generali personalizzabili a seconda del contestoIl documento “quadro” tratta le misure e le possibili soluzioni di
carattere generale che possono essere personalizzate a seconda del contesto e delle condizioni logistiche.
La prassi si propone di rispondere alle
esigenze di
sicurezza e
igiene dei luoghi di lavoro e a quelle di fruizione delle strutture e dei servizi da parte dei clienti, definendo
requisiti in termini di
organizzazione delle strutture/servizi, di formazione degli addetti e, infine, di
comunicazione ai clienti al fine di riconquistarne la fiducia.
Ciascuno degli strumenti proposti contribuisce a
ridurre il
rischio complessivo di trasmissione Covid-19, nell’utilizzo degli impianti/spazi/strutture, attraverso un approccio probabilistico. Sarà cura di ciascun
imprenditore adottare le
misure che ritiene
adeguate ed
economicamente sostenibili per la propria impresa, in base a una valutazione del rischio specifica e tenendo comunque presente che l’applicazione di più misure in parallelo contribuisce ad abbassare il rischio complessivo in maniera molto più efficace.
Sono regole generali personalizzabili a seconda del contesto
Federturismo: Servono misure efficaci e condivise
«Lo ripetiamo dai primi mesi - dichiara
Antonio Barreca, Direttore generale Federturismo Confindustria - il nostro è il
settore colpito più duramente dalla crisi derivata dalla
pandemia e dalle conseguenze delle misure restrittive introdotte per contenere il contagio. E di fronte a questa situazione che ha paralizzato l’intera filiera turistica abbiamo compreso che l’unica via per la ripresa dovesse passare necessariamente attraverso misure efficaci che assegnassero alla sicurezza un ruolo centrale. Per questo come Federturismo abbiamo ritenuto di
fondamentale importanza mettere a punto da subito con Uni un
documento quadro che, ora in fase di consultazione pubblica, potesse essere un
riferimento per tutte le
imprese del
turismo per garantire la sicurezza del servizio a lavoratori e clienti nella prevenzione del contagio».
Misure di prevenzione durante il servizio di trasportoIl secondo documento “di settore” - oltre alle indicazioni per l’organizzazione delle aziende di
autotrasporto nell’ottica della continuità operativa (gestione in entrata e uscita, informazioni al personale, precauzioni igieniche, riunioni, gestione spazi aziendali ecc.) - fornisce tutte le misure di
prevenzione al Covid-19 anche nella
fase di
erogazione del
servizio di trasporto e quindi le informazioni e gli obblighi per il personale viaggiante, le informazioni ai clienti/passeggeri, la pulizia e la sanificazione fino ad arrivare alle misure per la gestione di una persona sintomatica a bordo dell’autobus.
«La prassi Uni sui servizi di trasporto turistico con autobus, da oggi in pubblica consultazione – dichiara
Tullio Tulli, direttore di ANAV e Project leader della prassi - costituisce un’importante risposta alla
sfida imposta dall’attuale fase di emergenza sanitaria, anche in vista dell’auspicato graduale ritorno alla normalità. Grazie alla collaborazione con Uni, Anav ha messo a punto un modello organizzativo di riferimento pienamente rispondente, sia a livello aziendale che in fase di erogazione del servizio all’utenza, alle esigenze di sicurezza e
tutela della
salute di
lavoratori,
clienti,
fornitori e in generale
stakeholder esterni. La nuova prassi definisce, infatti, le misure in termini sia di organizzazione delle strutture e dei servizi, che di formazione degli addetti e di comunicazione ai clienti, necessarie a minimizzare il rischio del contagio, garantendo, nel contempo, la piena fruibilità dei servizi. Il documento costituisce, quindi, per tutte le imprese che svolgono servizi di trasporto turistico con autobus un’utile linea guida sulle soluzioni da adottare, nell’emergenza sanitaria attuale, a tutela della salute di lavoratori e clienti».
«Il settore turistico è
strategico per il nostro
Paese - dichiara il presidente Uni
Piero Torretta - ma è oggi uno dei settori più
penalizzati dall'emergenza Covid 19. Con queste Prassi di riferimento cerchiamo di dare un
aiuto concreto per la sicurezza dei lavoratori e degli ospiti delle strutture turistiche e, in questo caso, anche dei viaggiatori che utilizzano gli autobus turistici. Documenti in cui le regole vengono sviluppate dagli operatori che operano nel settore e che apportano la loro competenza al fine di uniformare i riferimenti per coniugare la competitività delle imprese con la salute e sicurezza delle persone. Solo così si possono costruire le basi sicure per un rilancio economico del nostro Paese».
Le due future prassi - in consultazione pubblica sino al 27 novembre prossimo - possono essere liberamente
scaricate dal sito Uni.