Benvenuti in Umbria, dove ormai da anni c’è una realtà brassicola sorprendente, il birrificio Birra dell’Eremo. Il nome prende origine dell'Eremo delle Carceri, un piccolo luogo situato vicino al laboratorio di produzione, dove San Francesco pregava abitualmente.
Le tre etichette di punta del birrificio
«Abbiamo voluto mantenere un ulteriore legame con il nostro territorio - raccontano il produttore
Enrico Ciani e la moglie socia
Geltrude Salvatori Franchi - nella scelta del logo che è composto da una stilizzazione del lupo di Assisi, l’animale che è stato simbolo della vita di San Francesco, adornato di un’aureola in ricordo del santo. Per racchiudere tutti questi elementi è stata scelta la forma del cerchio, simbolo da sempre di famiglia ed unione: quello che è oggi il nostro team».
La squadra è composta da cinque ragazzi, capitanati da Geltrude (fondatrice e business manager): «Per noi è essenziale lavorare con le migliori materie prime, che cerchiamo scrupolosamente in tutto il mondo. Nota importante è l'utilizzo dell'acqua della sorgente locale. Ad oggi, grazie al nostro impianto con una capacità di 1.500 litri per cotta, abbiamo raggiunto nel 2018 una produzione di 3.000 hl», spiega il brewer Marco.
Le birre che più rappresentano Birra dell’Eremo sono la Fiera, un’American Ipa, e la Imperial Ipa Glaciale. Si sta lavorando per avvicinarsi sempre più al territorio, il progetto futuro è infatti di diventare un birrificio agricolo per poter lavorare con i prodotti della terra umbra. Attualmente i mosti utilizzati nelle italian grape ale sono locali, così come la suddetta acqua, ingrediente fondamentale per una buona birra.
Per informazioni:
www.birradelleremo.it