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La Masardona, tempio della pizza fritta accoglie a braccia aperte la 4ª generazione

Radicamento forte in un vivace rione popolare. Da un'unica sala spartana per una consumazione veloce e per l'asporto, si passa a due sale confortevoli e un adeguato servizio. E la quarta generazione si affianca ad Enzo

 
22 ottobre 2015 | 15:57

La Masardona, tempio della pizza fritta accoglie a braccia aperte la 4ª generazione

Radicamento forte in un vivace rione popolare. Da un'unica sala spartana per una consumazione veloce e per l'asporto, si passa a due sale confortevoli e un adeguato servizio. E la quarta generazione si affianca ad Enzo

22 ottobre 2015 | 15:57
 

Enzo Piccirillo vive apoteosi del suo essere grandissimo pizzaiolo friggitore. Siamo a La Masardona, in un vivace rione della Napoli schiettamente popolare. Si comincia a friggere di primo mattino e si finisce nel pomeriggio. Il sabato, invece, si va avanti fino a tarda sera. Nuovo vigore, nuove idee e quelle spinte propulsive che vieppiù giungono quando la linfa scorre. E qui siamo alla linfa giovane dei figli di Enzo: Cristiano, una laurea in lingue straniere, e Salvatore, veterinario.



Professionisti. E professionisti anche in pizzeria, per come coadiuvano il papà e per come impostano relazioni e costruiscono radioso futuro. Reinterpretato il momento del consumo. Dal fugace, sebbene mai forzosamente veloce, al meditato. Bella sala, molto confortevole e giocata su vivaci abbinamenti cromatici, con pareti "wall" a raccontare la storia del locale e a suggerire proposte. Servizio professionale. Voluta l'assenza del recipiente piatto. Tutto negli appositi cartocci, e vai con il vero finger food. Pizza fritta tonda, classica che più classica non si può.

E il calzone, qui denominato battilocchio. Un'opera d'arte. Perché è arte la sapienza nel calibrare gli ingredienti, è arte giungere a quel livello di impasto, è arte saperlo porgere a chi ha appetito e anche a chi ha fame. A sollievo dei freddi invernali, il battilocchio in versione diavola, con salame piccante. Il ripieno che rispetta la tradizione contempla: cicoli, pepe, pomodoro, provola, ricotta. Piccole variazioni, ben tollerate, anzi, graditissime: olive, pinoli, scarola, uva passa. Ma anche: pepe, pomodoro, provola. E una versione anche con le melanzane e la provola.



Ingredienti di assoluta qualità: rapporti stabili con fornitori di fiducia. Altre proposte, tra cui intrigante una saporita frittatina, che qui è quadrata. E le bruschette fritte con bocconcini di bufala, pomodori datterini, rucola ed olio extravergine di oliva. E il dolce: su dita di impasto fritto cade cioccolato caldo. In abbinamento, e qui si tratta di scovare in tradizione che vira al pericoloso oblìo, il bicchierino di marsala. Ottime birre. Prezzi commoventi per quanto modici.


La Masardona

Via Giulio Cesare Capaccio, 27 - Napoli
Tel 081 281057

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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