Grande festa al “Birichin” di Torino 150 è la somma di 3 compleanni speciali

150, la somma di tre importanti compleanni per il ristorante Birichin di San Salvario a Torino che si scompongono in 50 anni di Nicola Batavia, 80 anni di mamma Maria che ancora oggi prepara tutti i giorni pasta, pane e grissini e 20 anni del ristorante. Per festeggiare questo importante momento, una grande cena dedicata agli amici ed ai clienti storici, come sfondo la piazzetta Felice Govean, a pochi passi dalla sede del ristorante. Nel menu i piatti che hanno segnato questa storia: L’uovo dedicato al figlioletto Vittorio; il risotto Olimpico per Torino 2006; il maialino tonnato per il ventennale del locale ed un dolce definito “Si è rotta la crostata…noci, fichi e cioccolato”.



Un lungo tavolo bianco con un essenziale decoro di orchidee ha accolto i 100 ospiti mentre i ragazzi minorenni dell’associazione Antigraffiti gestita dal sacerdote della Circoscrizione 8, Don Mauro, si sono occupati con molta professionalità del servizio ai tavoli. Il banchetto è stato organizzato dall’associazione “Talenti & Gusti”.

Leggerezza e carattere, sapori decisi e profumi mediterranei esaltati da spezie e accostamenti inusuali: la cucina di Nicola Batavia è un viaggio appassionato tra i piatti della tradizione piemontese rivisitati in chiave moderna e gusti che arrivano da luoghi lontani, la pasta fatta in casa, una cantina ricchissima e il dolce cioccolato di cui Torino è capitale. Caldo e accogliente, spesso trasformato in galleria d’arte, con uno stile contemporaneo ma familiare, sotto la Mole il suo ‘L Birichin è uno dei ristoranti più apprezzati, affascinanti e raffinati. Un punto di riferimento per tutta la città che da tempo ha modo di apprezzare la creatività dello chef, ma soprattutto per San Salvario.



Torinese di origini lucane, classe 1966, animo giramondo e convinto sostenitore delle grandi virtù della cultura alimentare italiana, Batavia inizia a viaggiare appena terminati gli studi. Francia - prima Reims e poi Parigi - l’Olanda, ad Amsterdam, e ancora l’Inghilterra, dove fa la gavetta al fianco di grandissimi chef come Walter Palermi e Vittorio Gallo. Un breve soggiorno in Thailandia gli fa toccare da vicino la cucina orientale. A queste seguono negli anni le esperienze in Spagna, Corea, Indonesia, Tibet, Taiwan, Cina, Marocco e Qatar, centinaia di ore passate ai fornelli e una voglia inesauribile di nuove sfide. Ma anche il bisogno fisiologico dopo tanto peregrinare di tornare alla “casa madre”, come chiama il suo ristorante, prima di partire di nuovo, oltre i confini dell’Italia: come “chef olimpico”, al seguito dei grandi campioni sportivi per ben 3 Olimpiadi, e come ambasciatore della tradizione culinaria italiana, gustosa e sana.



Oggi ‘l Birichin, fatto di passione e ricerca secondo la stessa filosofia di sempre, ospita al suo interno anche il Bistrot The Egg: una cucina fuori dalla cucina, che è tavolo, casa, luogo di aggregazione e incubatore di novità. «Il ristorante è il mio salotto pensante - racconta Batavia -: è qui che sforno le mie idee e strategie di lavoro. Amo tutto ciò che ruota intorno e sulla tavola perché quando cucino sono me stesso. La possibilità di liberare la creatività, realizzare e proporre piatti nuovi, è una gioia senza limiti che vorrei condividere con chi mi ha sostenuto in tutti questi anni».


Birichin
via V. Monti 16/A – 10126 Torino
Tel 011657457 / 3348740797
www.birichin.it