Ci troviamo in Valsalice, precollina torinese, una location che ha una storia da raccontare iniziata nel 1944 con la famiglia Giudice, diventata negli anni ’80 un punto di riferimento della ristorazione torinese.
Poi un periodo di oblio che ha trasformato il
locale in un luogo per banchetti, nel 2001 la rinascita con il passaggio di proprietà ai due cuochi, Marco Granato e Carmelo Damiano e l’arrivo del giovane sommelier. Una impronta di freschezza generale, la cucina rimane fedele alla tradizione piemontese senza dimenticare di sorprendere con alcuni accostamenti curiosi che completano al meglio la ricetta.
Alla base delle prelibate preparazioni proposte vi sono materie prime eccellenti interpretate con equilibrio, attenzione alla stagionalità e con un pizzico di fantasia.
Interessante la Tartare di Fassona battuta al coltello che con l’aggiunta di pochi elementi (midollo e zafferano) opportunamente trasformati in salsina diventa “alla milanese”. Le proposte gastronomiche sono articolate anche in tre menu degustazione dall’impronta classica ma che offrono una interessante varietà di piatti molto curati sia nella preparazione che nell’aspetto. Dessert tutti molto ricercati e gustosi, il loro capolavoro è la torta Opéra, centenario gâteau della pasticceria francese delle grandi occasioni. La cantina curata con una selezione di vini regionali ed ottimi spunti nazionali ed internazionali per soddisfare tutte le esigenze. I prezzi sono adeguati all’offerta.
Il locale ha mantenuto il suo carattere elegante nell’atmosfera, molto graziosa la saletta dal pavimento in legno scuro ed i tavoli tutti differenti tra loro lasciati volutamente a nudo, e nel servizio di sala curato dal maitre Diego Bava. All’esterno per i mesi più caldi il dehors che con la terrazza permette di godersi la piacevolezza della collina.
Per informazioni:
www.ristorantegiudice.com