La posizione è incantevole, il locale è affiancato alla spiaggia bianca di ciottoli, protetta dal declivio del monte Conero e dalla ricca vegetazione.
Cielo e mare immensi con tutte le sfumature del blu e del verde, tra la chiesetta romanica e l’antica torre d’avvistamento, oltre a un ampio parcheggio custodito.
La Capannina di Portonovo nasce nel 2014 con Beatrice Borghi, con il marito Maurizio e i figli Andrea e Vittorio, con Lorenza Iacopini e Gabriele Capannelli; Lorenza è figlia d’arte grazie alla bisnonna che gestiva una trattoria in città e alla nonna, famosa cuoca nel Fermano. Beatrice ha una gran passione culinaria e lo dimostrano i biscottini deliziosi che prepara personalmente.
Lorenzo Montesi è il cuoco, irruente e focoso come la professione richiede. D’origini urbinate, che presuppone cultura nelle vene, visse l’infanzia nella cucina di mamma, giocando con il nonno, di professione capofficina, che gli diede doti d’ordine e inventiva. La famiglia non condivideva il suo progetto di cuoco, lo mandarono a lavorare al ristorante Il Passetto, prestigioso ristorante dorico. Non si dissuase, anzi si appassionò ancor più. Con il passaggio all’alberghiero Panzini di Senigallia perfezionò le doti professionali e un lungo periodo all’estero gli diede maggior esperienza.
Lorenzo Montesi
La nuova Capannina debuttò con lui, che considerò una sfida la preparazione di un’infinità di coperti. Ecco qualche piatto, solo per esempio, di una cucina certo entusiasmante e innovativa: Assaggio di scampi e gamberi; Stracciatella e cime di rapa; Filini di seppia con crema di piselli e pomodoro scomposto (versione simpatica della classica seppia con piselli); Salmone, cipolla caramellata e salsa di carota; la Seppia grigliata, testa di calamaro fritta, nero di seppia, crema di cetriolo (la composizione è davvero una piccola/grande opera d’arte). Aggiungo il Polipo con patate, pomodorini e sapori mediterranei; il Mosciolo selvatico di Portonovo alla marinara; le Seppie dell’Adriatico alla griglia con senape e miele; i Gratinati misti con pane aromatico; la Tartare di tonno con cipolle fritte e pesto di paccasassi; Selezione di crudità; il Plateau di ostriche. (Il mosciolo è una specie pregiata di mollusco bivalve simile alla cozza tutelato da un consorzio e pescato solo nella baia di Portonovo; i paccasassi sono erbe selvatiche delle rocce).
(Cucina gourmet in spiaggia
alla Capannina di Portonovo)
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alla Capannina di Portonovo)
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alla Capannina di Portonovo)
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alla Capannina di Portonovo)
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Le pizze gourmet sono preparate con cura, ecco le più significative: la Norcina del Conero con tartufo nero estivo; l’Elegante, con baccalà; la Fuori di zucca con fiori di zucca, crema di alici del Cantabrico; la Partenopea con mozzarella di bufala; la Selvatica, bianca con mortadella e paccasassi del Conero.
E i richiami della tradizione sono ben controllati grazie a un’oculata scelta degli alimenti, meglio pochi che tanti secondo l’aurea legge: eliminare, non aggiungere.
Aperitivi serali alla caratteristica balconata sul mare, pizza in forno a legna sul terrazzo a mare dalle ore 16.00. Per dare un’idea dei volumi segnalo che i coperti in spiaggia possono essere anche 500, i dipendenti sono una cinquantina. Aperta da marzo a settembre.
Ambasciatore delle Arti: La Capannina suggerisce la Chiesa di santa Maria di Portonovo
Per informazioni:
www.lacapanninadiportonovo.it