Nel nucleo più antico di San Salvario, ad est della stazione ferroviaria di Porta Nuova, all’angolo tra via Bernardino Galliari e via Ormea fin dal lontano 1885 troviamo l’Angolo di Parin, un luogo unico, dal sapore d’inizio secolo in cui nulla è lasciato al caso. Siamo a Torino: con molta determinazione e coraggio Massimo Bonavero e Luisa Giambartolomei, i proprietari, hanno aperto una nuova sala, la CaveArtParin: un gioiello architettonico pieno di fascino, perché si trova in un edificio di fine Ottocento, si dice progettato dallo stesso ingegnere che ha realizzato proprio la facciata della stazione.
La nuova sala del locale torinese
La nuova sala è destinata ad essere uno spazio culturale espositivo ed un ritrovo gastronomico essendo dotata di un impianto di ricambio d'aria certificato che ottemperano alle misure di sicurezza richieste dalle recenti normative. L’angolo di Parin, nato a fine Ottocento come gastronomia, viene gestito dalla famiglia Suppo-Bonavero. Ma chi era Parin? In piemontese è una figura famigliare di riferimento, per Massimo il suo bisnonno, e per i torinesi Giovanni Suppo, cuoco governante di don Bosco.
Neanche a dirlo
il menu del ristorante è rigorosamente piemontese, anche di montagna, con ricette semplici come quella del Pancotto, preparata proprio da Parin per aiutare il fisico debilitato dell’anziano sacerdote.
Nel menu tutta la tradizione piemontese
Tutto viene preparato direttamente da Massimo e servito con particolare attenzione alla stagionalità ed alla tradizione, le verdure vengono acquistate dai contadini nello storico mercato di piazza Madama Cristina. Ancora una nota: pane, grissini e il Pandolce fatti in casa. Una trentina di coperti, una selezione di vini di piccoli produttori. L’atmosfera d’antan rimane negli arredi in stile liberty e deco con quadri, vecchie foto, legno, ferro battuto, fiori.
Per informazioni:
www.langolodiparin.it