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Alla scoperta di carnevali e borghi tra Piemonte e Val d'Aosta

Cortei in maschera, musica, appuntamenti gastronomici e tanta voglia di festa a Borgosesia e Santhià nel Vercelllese. Non solo piste da sci, ma una passato carico di storia che merita di essere conosciuto a La Thuile.

 
06 febbraio 2020 | 14:32

Alla scoperta di carnevali e borghi tra Piemonte e Val d'Aosta

Cortei in maschera, musica, appuntamenti gastronomici e tanta voglia di festa a Borgosesia e Santhià nel Vercelllese. Non solo piste da sci, ma una passato carico di storia che merita di essere conosciuto a La Thuile.

06 febbraio 2020 | 14:32
 

Non solo quello celeberrimo di Ivrea con la tradizionale battaglia delle arance. Il carnevale è un appuntamento molto titolato anche in altri centri piemontesi. A Borgosesia, nel Vercellese, è già iniziato. Dura un mese: iniziato il 2 febbraio, si concluderà il 26. Un caleidoscopio di cortei mascherati, musica, delizie gastronomiche, coriandoli e costumi. Il tutto all’insegna dell’accesa rivalità fra i cinque rioni per la conquista dell’ambito Palio, uno stendardo cucito a mano che premierà il carro vincitore.

Il Carnevale di Borgosesia (Alla scoperta di carnevali e borghi tra Piemonte e Val d'Aosta)

Il Carnevale di Borgosesia

Proprio questa competizione ha fatto sì che i colossi allegorici in cartapesta siano divenuti negli anni sempre più spettacolari e imponenti, frutto di un lavoro che dura un anno intero e che ha trasformato il carnevale di “Magunopoli” - così si chiama Borgosesia nei giorni della festa - in uno degli eventi nazionali  più caratteristici. Qui il carnevale rappresenta la festa per eccellenza. Non solo perché, con i suoi oltre 100 anni, fa parte del ristretto club dei Grandi carnevali storici italiani, ma anche per un particolare che lo rende davvero unico: nel primo giorno di Quaresima, proprio quando terminano gli altri eventi sparsi per l’Italia, il carnevale di Borgosesia vive il suo momento culminante.

Sempre nel Vercellese, a Santhià, va in scena dal 18 al 25 febbraio il carnevale più antico del Piemonte. Un evento che coinvolge oltre 2mila figuranti in una cittadina di 9mila abitanti. “Un divertimento che dura da 1.000 anni”, come recita uno degli slogan della manifestazione. Il giorno dell’inaugurazione è in programma il Gran galà delle Maschere e dei Personaggi storici, con la presentazione ufficiale della coppia scelta per impersonare Stevulin d’la Plisera e Majutin dal Pampardù. La leggenda narra che si trattasse di una coppia di giovani contadini che giunsero in città in viaggio di nozze, ricevendo dal signorotto locale le chiavi per governarla e amministrarla per tre giorni.

Il Carnevale di Seshià (Alla scoperta di carnevali e borghi tra Piemonte e Val d'Aosta)
Il Carnevale di Seshià

Ogni anno “Stevu e Majot” sono impersonati da una coppia diversa, a cui il sindaco consegna le chiavi simbolo di Santhià. Grande attesa anche per i corsi mascherati e la colossale Fagiuolata, il momento simbolo del carnevale di Santhià che si aprirà il 23 febbraio alle 5 del mattino con le “sveglie” del Corpo pifferi e tamburi che desteranno i rappresentanti della direzione che dovranno presiedere l’accensione dei fuochi con cui sarà preparata la fagiuolata: a mezzogiorno in punto, grazie a 320 camerieri, verranno distribuiti gratuitamente alla popolazione 20 quintali di fagioli e 10 di salami, per oltre 20mila razioni.

Spostandoci in Val d’Aosta, La Thuile merita una vista approfondita. Un mondo di confine dove le fortificazioni e gli avamposti militari consentirono all'esercito dei Savoia di fermare più volte quello francese. Tra chiese, alcune delle quali del XII secolo, miniere di carbone, antracite e argento e numerosi siti archeologici che raccontano la cultura romana, La Thuile è un borgo da conoscere. Non solo i Romani, ci furono i Celti e i Salassi. Qui, a 2.200 metri di altitudine la magia del passato affascina ancora attraverso paesaggi, racconti ancestrali e lo stilosissimo Cromlech, uno dei rari cerchi megalitici presenti in Italia: 46 pietre infisse verticalmente nel terreno a una distanza dai 2 ai 4 metri, che descrivono un ampio circolo, risalente periodo preceltico (3000 a.C.). Merita una vistita l’Ospizio dell’anno 1100 fatto realizzare dall’Arcidiacono di Aosta Bernando. Oggi ospita l’ufficio internazionale di Informazioni turistiche e il museo della Storia del Colle, della Valdigne e della Savoia.

Per informazioni: www.fuoriporta.org

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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