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A Le Havre per una vacanza impressionista e golosa

Ecco cosa fare e dove mangiare a Le Havre, la città francese che può definirsi culla dell’Impressionismo: dall'imperdibile Musée d’Art Moderne André Malraux alla Casa dell’Armatore con tappe nei ristoranti tipici

 
03 ottobre 2021 | 10:30

A Le Havre per una vacanza impressionista e golosa

Ecco cosa fare e dove mangiare a Le Havre, la città francese che può definirsi culla dell’Impressionismo: dall'imperdibile Musée d’Art Moderne André Malraux alla Casa dell’Armatore con tappe nei ristoranti tipici

03 ottobre 2021 | 10:30
 

Tre tesori nascosti di Le Havre, in Normandia, non ci sono molti edifici antichi sopravvissuti ai terribili bombardamenti del 1944. Uno di questi è il palazzo di giustizia costruito nel 1760, trasformato in museo nel 1876, riaperto nel 1973 e poi ristrutturato nel 2007 per svelare i segreti del mondo animale, vegetale e minerale come museo di storia naturale di nuova concezione. Ma l’edificio storico che per fortuna è scampato ai bombardamenti e permette un lungo viaggio nel tempo è la Casa dell’Armatore, costruita verso il 1790 con sorprendente ingegnosità grazie alla realizzazione di un pozzo di luce che la attraversa dal pianterreno al soffitto, illuminandola per ben cinque piani.

Le Havre A Le Havre per una vacanza impressionista e golosa

Le Havre


Nella Casa dell’Armatore

Visitarla permette di scoprire il palazzo privato di una ricca famiglia ottocentesca, con i piani dedicati al commercio marittimo, al traffico delle navi e quelli dedicati invece alla vita familiare. Contiene documenti, oggetti, tessuti e mobili d’epoca e si trova davanti al porto peschereccio.


Il Musée de l’Hotel Dubocage de Bléville

Non lontano si può visitare anche un altro palazzo interessante nel cuore del quartiere di San Francesco, il Musée de l’Hotel Dubocage de Bléville. Era di proprietà di un nobile, navigatore, esploratore e mercante di inizio Settecento. Oggi è un museo a ingresso libero che con la visita dei suoi due edifici attigui permette di conoscere la storia della città e del suo sviluppo urbanistico.


Da Les Lyonnais per assaggiare la cucina lionese

Nello stesso quartiere vicino al Bassin du Roy si trova un piccolo ristorante di nome Les Lyonnais. Va ricordato che in Francia è proprio la città Lione ad essere considerata una capitale della gastronomia e una mecca per i gourmet: per questo David Navellier, chef e proprietario, ha scelto questo nome e propone in Normandia una cucina regionale lionese utilizzando prodotti che provengono direttamente da quella regione. Frequentato per pranzi in famiglia, tra amici o colazioni di lavoro, il piccolo ambiente caldo e arredato con gusto ha spazio per pochi tavoli con un servizio attento e cordiale. È aperto a cena dal martedì al venerdì.

L’arte è di casa

Ma non finisce qui: se c’è una città francese che può definirsi culla dell’Impressionismo, questa è certamente Le Havre. Qui, non lontano dal faro dell’estuario della Senna nel 1872 Claude Monet, sempre affascinato dal colore, dipinse il porto ancora immerso nella nebbia dell’alba mentre il sole si levava lentamente a tingere il cielo di rosso. Il titolo di questo celeberrimo quadro Impression soleil levant diede il nome alla corrente artistica e senza dubbio segnò la nascita dell’Impressionismo.


Ispirazione per i grandi artisti

Ma il porto, la spiaggia, le regate sul mare di questa città della Normandia ispirarono oltre a Monet anche Boudin, Sisley, Pissarro, Jongkind e altri pittori loro contemporanei le cui opere sono esposte nei più grandi musei del mondo. E con Le Havre si intreccia la storia anche di altri artisti, come Raul Dufy e Jean Dubuffet che qui nacquero e di Georges Braque che qui trascorse l'infanzia e poi la prima giovinezza.

Gioca e Parti


Il colossale Museo d’arte moderna

Non stupisce dunque che la città ospiti un museo d’arte moderna, anzi la più ricca collezione di pittura impressionista di Francia dopo il tempio parigino della Gare d’Orsay, una costruzione ipermoderna che è il primo saluto della città per chi arriva dal mare nel porto francese dopo aver attraversato l’Atlantico.


Situato proprio all'ingresso del porto in prossimità della Capitaneria e ancorato come una grande nave di vetro il MuMa, Musée d’Art Moderne André Malraux è cresciuto grazie a una serie di numerosi lasciti, donazioni e prestiti ed è attivissimo nell’organizzare interessanti esposizioni temporanee. È intitolato allo scrittore e uomo politico parigino che in veste di ministro della Cultura volle fare di questo museo uno dei suoi progetti prioritari e lo inaugurò nel 1961.


Si spalanca verso il cielo e verso il mare con enormi vetrate che riescono a immergere le opere esposte con una suggestiva ambientazione un po’ minimalista nella luminosità assoluta dell’estuario, una sintesi perfetta delle tele degli impressionisti e della luce naturale del cuore della baia della Senna proprio dove quei quadri furono dipinti più di un secolo fa. Non manca la firma praticamente di nessuno dei grandi pittori dell’epoca: spettacolare è la collezione di piccoli paesaggi Eugène Boudin.


E dopo il museo tappa a Les Enfants Sages

Per mangiare non lontano dal museo Les Enfants Sages è un indirizzo ben conosciuto in città, per la sua atmosfera rilassata e informale all’interno e l’ampio spazio all’aperto fruibile nelle belle giornate. Tartara di manzo al coltello, tataki di tonno, caramello al burro salato profiterole al cioccolato si alternano in maniera conviviale per una cucina fatta in casa con prodotti freschi e di stagione.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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