Un hotel con terrazza a 360 gradi dedicata al ristorante che vanta in cucina un cuoco che da sempre lavora nei grandi hotel, tutti dotati di terrazza. Siamo a Roma, all’Atlante Star Hotel con il ristorante Les Etoiles; un hotel lungimirante, un cuoco lungimirante che in tempi in cui la ristorazione è solo a cielo aperto sono arrivati prima di molti altri e ora raccolgono i frutti.
La vista dall’hotel (che sorge nel quartiere Prati) è impagabile, con il “cupolone” di San Pietro che sembra si possa toccare mentre si pranza o si cena. Una sorta di protezione che ha dato coraggio ai gestori spingendoli a non chiudere mai, né l’hotel né il ristorante nemmeno nel periodo più duro della pandemia.

La terrazza del ristorante
La voglia di offrire un servizio
«La mia famiglia ha dedicato tutta la vita a quest’hotel, con passione e lavoro indefesso - racconta Federico Mencucci proprietario della struttura insieme alle sorelle Francesca e Roberta seconda generazione della famiglia -. Mio padre ci ha ispirati con la sua determinazione a crescere e a diventare una delle strutture di riferimento della capitale. Ora è giunto il momento di compiere un’ulteriore passo: dare un salotto gastronomico all’albergo, dedicato in primis ai romani, ove accoppiare alla bellezza della vista su San Pietro e Roma tutta la bontà dei piatti, costruiti dalle sapienti mani dello chef Willam Anzidei. In questa prospettiva abbiamo deciso una totale ristrutturazione della cucina: nuovi spazi e nuovi macchinari, realizzati da una ditta italiana innovativa, a vista dei clienti in sala. Vogliamo che le emozioni che sentiamo ancora oggi noi stessi venendo al ristorante Les Etoiles siano sensazioni di tutti i nostri ospiti. Nonostante questo anno terribile abbiamo deciso di non chiudere né albergo né ristorante. Come tutte le attività turistiche abbiamo subito cali di presenze e fatturato, ma volevamo continuare a dare un servizio a clienti, alla città e alle persone che dovevano venire a Roma per motivi improrogabili».
Come per molti, la difficoltà si è trasformata in occasione. L’Atlante hotel ha cambiato tipo di clientela come spiega Mencucci: «Prima avevamo più turisti che arrivavano a Roma per piacere, ora invece sono moltissimi quelli che ci vengono per business. Ci siamo convertiti per necessità avendo una struttura che ci consente di ospitare entrambe le tipologie».

I fratelli Mencucci
Il ristorante, importante valore aggiunto
Il plus dell’hotel è in questo momento il ristorante, aperto sia ai clienti che agli esterni: «Il nostro punto di forza - spiega Mencucci - sono gli spazi all’aperto, sono stati la nostra chiave di volta in questo periodo di Covid e ci hanno permesso di continuare a lavorare rispettando le norme anti-Covid. Anche perché ormai lavoriamo solo con clienti italiani, che sono preparati ed esigenti, ma scelgono noi perché ci apprezzano e perché ci siamo».
In cucina materie prime e qualità
La proposta della cucina è molto semplice, ma la cura della qualità rende ogni piatto estremamente particolare. La filosofia ai fornelli la detta lo chef, William Anzidei romano di nascita e di formazione professionale. Il Totti della cucina capitolina lo si potrebbe definire visto che ha sempre lavorato a Roma nelle cucine dei grandi hotel: «Non sono mai stato attirato dall’estero - ha spiegato - perché penso che la cucina italiana sia la migliore. E ho sempre lavorato nei grandi hotel di Roma con le migliori terrazze, dall’Hilton, all’Hassler fino al Mirabelle e all’Atlante. Questo perché cucinare per il ristorante di un hotel richiede preparazioni che vanno dalla colazione al dopo cena».
E la proposta in cucina? «Puntiamo forte sulle materie prime - spiega - che lavoriamo il meno possibile per farle apprezzare ai nostri clienti. I piatti sono ispirati alla cucina regionale con rivisitazioni minime che le rendono più moderne. Non vogliamo essere un ristorante gourmet, ma un ristorante per molti».
Una brigata piccola, formata da 7 membri che sperano presto di ricevere aiuti, ma che per non far mancare il gusto raddoppiano le loro energie. Ad accompagnare i piatti di William, una carta dei vini raccontata in circa 130 etichette raccolte per tipologia: bollicine, bianchi, rossi e vini liquorosi. Paolo Bicorni, diplomato alla scuola alberghiera di Fiuggi e sommelier Fis, ha selezionato queste aziende con l’ambizione di mappare un po’ tutte le regioni italiane, con grande spazio del Lazio che sta vivendo il suo Rinascimento vinicolo, e ancora terroir francese, tedesco e qualche chicca internazionale.
La formula del ristorante fine dining Les Étoiles è, invece, snellita salendo ai piani superiori dove si trovano il Roof Garden e il Rooftop con uno stile di servizio più friendly. Al Roof Garden, la prima delle due terrazze panoramiche, le ricette si snodano tra semplicità e gusto per chi ricerca una formula più easy e di tendenza, con piatti pensati alla maniera di un tapear all’italiana e frutto di un’altra linea di cucina, chic e informale allo stesso tempo, ideale per pasteggiare a cocktail durante l’orario dell’aperitivo o per cenare più rilassati mentre lo sguardo corre libero tra gli scorci che regala la città.

William Anzidei con la brigata
Il cocktail bar
A curare la consulenza del cocktail bar è Riccardo Marinelli, ex general manager del Jerry Thomas, il più famoso speakeasy romano, con cui ha girato l’Europea partecipando a diverse competizioni e bar show. Con la sua esperienza decennale, da circa un anno per Les Étoiles, oltre a curare la parte beverage, fa formazione e crea sempre nuove sinergie aziendali. Brand Ambassador di Campari, Riccardo ha personalizzato la location agli ultimi piani come Terrazza Campari, luogo d’elezione per manifestare la natura easy going dell’aperitivo. La sua mission qui è calcare le onde di un bar all’italiana con un’attenzione particolare al pre-dinner, offrendo grandi classici italiani e internazionali, una intrigante linea di signature e una selezione di pregiati distillati con particolare attenzione a whisky e rum. Salendo in cima ai tetti romani, si trova ancora il Rooftop, un autentico piccolo rifugio verde grazie alla dedizione dello storico proprietario Benito che si è preso amorevolmente cura di tutto il perimetro in fioritura proprio in questa stagione. Qui una terza proposta con l’ausilio di un’altra cucina satellite per cotture alla brace, preparazione di crudi e pietanze più fresche.
La struttura alberghiera
Esponente della migliore accoglienza capitolina, testimoniata dall’appartenenza a Le Chiavi D’Oro (FAIPA), l’Atlante Star conta 70 lussuose camere, junior suites e royal suites, ed è diventato un’oasi di serenità in un contesto urbano frenetico, dove convivono la raffinatezza di uno stile contemporaneo tipico delle metropoli europee con l’atmosfera rilassata e confortevole dall’eleganza classica frutto del buon gusto e cura del dettaglio dei proprietari. Federico Mencucci, il più giovane dei figli, è anche la mente più innovativa dell’entourage familiare: i ricordi della sua felice infanzia trascorsa tra i lunghi corridoi e a contatto con i tanti personaggi incontrati nel proprio cammino, sono ancora vivide nella memoria e ne costituiscono la parte più preziosa. Casa d’elezione di importanti personalità come il giudice Giovanni Falcone, il presidente Americano Bush e la sua famiglia, è spesso set di film, location imperdibile per i registi Sorrentino e Tornatore.