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Barbacoa: un ampio respiro di Brasile a Milano

Riapre a Milano in una nuova sede l’unica Churrascaria del gruppo in Europa. La carne alla griglia abbinata ai più grandi vini del Mondo. Di fatti il locale ha ricevuto nel 2013 il Wine Spectator Award of Excellance

di Paolo Porfidio
Head sommelier Terrazza Gallia
 
24 luglio 2022 | 17:30

Barbacoa: un ampio respiro di Brasile a Milano

Riapre a Milano in una nuova sede l’unica Churrascaria del gruppo in Europa. La carne alla griglia abbinata ai più grandi vini del Mondo. Di fatti il locale ha ricevuto nel 2013 il Wine Spectator Award of Excellance

di Paolo Porfidio
Head sommelier Terrazza Gallia
24 luglio 2022 | 17:30
 

Barbacoa, la classica churrascaria brasiliana, ha riaperto a Milano in una nuova sede di proprietà in via Scipio Slataper 19, rimanendo l’unico punto in Europa dell’omonima catena con sei ristoranti in Brasile (San Paolo, Campinas, Salvador, Brasilia) e nove in Giappone (Tokyo e Osaka).

L'insegna del Barbacoa Barbacoa: un ampio respiro di Brasile a Milano

L'insegna del Barbacoa

Barbacoa, parola indiana che ricorda il barbecue

Barbacoa, una parola che riporta subito al metodo di cottura più gustoso e conviviale in assoluto, il barbecue. Infatti, si narra che gli Indiani Arawak, i primi americani incontrati da Cristoforo Colombo, insegnarono agli occidentali l’arte del churrasco, che consisteva nell’arrostire le carni all’aperto su griglie rudimentali costruite su rami verdi chiamate proprio Barbacoa. Secoli dopo i cowboy del Brasile, si riunivano attorno al fuoco per gustare la carne arrostita su spiedi di legno grezzo.
Basta allontanarsi di poco dal centro di Milano, in una traversa di una delle strade più trafficate della città nelle ore di punta, per ritrovare la quiete e dimenticarsi per qualche ora di quel caos di cui la metropoli si ciba quotidianamente, per immergersi nel mondo della carne alla griglia per eccellenza e ritrovare la convivialità tanto ambita dai cowboy d’America.

A Barbcaoa: griglie roventi di cariche dei più gustosi tagli

Un’insegna “tribaleggiante” richiama subito l’occhio e invoglia all’apertura delle porte, e spostando gli imponenti tendaggi rossi, ci si affaccia immediatamente in un bar che strizza l’occhio ai chiringuito brasiliani. Ancora prima di accedere alla grande sala da pranzo, è già voglia di assaporare una bella Caipirinha, che non tarderà ad arrivare.
L’accoglienza calorosa dello staff spinge ad avvicinarsi verso l’imponente buffet di antipasti. Una composizione tanto vasta quanto colorata di piatti della tradizione etnica, un’infinita offerta di antipasti, salumi, formaggi, insalate fredde, verdure e sfiziosità di ogni genere.
La tradizione del Barbacoa vuole che l’ospite possa godere senza alcun limite di queste prelibatezze, ricordando che in cucina ci sono griglie roventi cariche dei tagli più prelibati di carne scelta.

Un percorso culinario che è un susseguirsi di tagli di carne

Al tavolo, oltre ad un appetitoso cestino di pane al formaggio, è presente anche un gettone, con due colori diversi, il verde per scegliere quando iniziare il percorso; il rosso per fermarsi, per poi riprendere il percorso quando si è di nuovo pronti ad altri assaggi.
Il percorso è un susseguirsi di tagli e cotture differenti di carne, il vero churrasco brasiliano, autentico e saporito, caratterizzato dal metodo rodizìo, a rotazione, che dà la possibilità di assaporare carni di diversi tagli, selezionate accuratamente dall’executive chef Brasiliano Jeferson Finger, secondo criteri ed alti standard qualitativi. Il ristorante propone più di quattordici tagli di carne, tra bue, agnello e pollo, con una scelta di svariati contorni.
Il rodizìo appare in sala come una danza di samurai armati di sciabole, che deliziano i tavoli a suon di lame sul churrasco, che porgono ai commensali con grazia ed eleganza.

Nel 2013 Barbacoa ha ricevuto il Wine Spectator Award of Excellance

Altissimo è il rispetto, sia nei confronti della carne e sia del cliente. Ad orchestrare tutto questo vi è Donazar Beltrame, padrone di casa sempre attento alle esigenze di una platea abituata a grandi teatri culinari.
L’ampia sala, estesa su 1.000 metri quadrati, caratterizzata da tavoli ampi e distanziati, affaccia su due cantine vetrate a temperatura e umidità controllata, che fanno intendere che qui il vino ricopre un ruolo fondamentale. Oltre 150 etichette esposte, con una grande ampiezza sul territorio nazionale ed internazionale, ed una interessante profondità di annate per i vini più blasonati. La selezione è un giusto equilibrio di etichette blasonate e sprazzi di ricerca. Non a caso dal 2013 il Barbacoa riceve il Wine Spectator Award of Excellence, uno fra i più importanti e prestigiosi premi enogastronomici del panorama internazionale dedicato ai migliori vini presenti nei ristoranti visitati in tutto il mondo.

 

Un locale dal design tribale

Il locale è decorato interamente da graffiti rupestri rappresentanti animali, cacciatori, ed elementi naturali nei toni dell’ocra e del marrone. L’autrice della visual identity del locale è Simone Mattar, pluripremiata food designer brasiliana.
Il Barbacoa Milano aperto nel 2010, riaperto lo scorso Novembre nella nuova sede, rimane ancora l’unico punto in Europa dell’omonima catena di proprietà brasiliana che ad oggi vanta ben sei ristoranti in Brasile (San Paolo, Campinas, Salvador, Brasilia) e nove in Giappone (Tokyo e Osaka). Non vi resta che provarlo.

Barbacoa
Via Scipio Slataper, 19, 20125 Milano MI
Tel 02 688 3883

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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