Pranzo di Natale e cenone di San Silvestro a casa o al ristorante? Non tutti amano riunirsi in casa con la famiglia soprattutto a Natale e, rompendo la tradizione, chi preferisce regalarsi un pranzo natalizio raffinato e gustoso al ristorante, le soluzioni proposte dai locali torinesi sono molte, adatte a tutte le tasche.

Natale a Torino
Natale a Torino con i menu della tradizione
Scorrendo i vari menu troviamo tanti piatti in linea con la tradizione piemontese, magari con un tocco di creatività, come quelle proposte dal gruppo Gerla con i suoi diversi locali. La Pista sul tetto del Lingotto (Batsoà di finanziera, gambero e zuppetta di cachi, Plin al tovagliolo ripieno di risotto alla milanese e comfort di ossobuco), La Pista Bistrot (Via Porte Palatine) aperto anche per il cenone di San Silvestro e Gerla 1927, lo storico locale in corso Vittorio Emanuele che prevede anche la possibilità del take away.
Scannabue Caffè Restaurant propone solo l’asporto con i classici plin ai tre arrosti ed il vitello tonnato. Rimane sulla proposta dei suoi piatti classici Elisa Hoti, chef patron del ristorante La Madia di Corso Quintino Sella a cui ha aggiunto la novità dedicata al periodo, Tortelli di cappone e castagne. ‘L Birichin di Nicola Batavia, aperto sia a Natale sia per il cenone di Capodanno, suggerisce una soluzione classica con un suo piatto icona, Uovo su patata fonduta nocciole e cacao, mentre per Capodanno ha inserito una novità, Piemonte 2024: Il bollito incontra il brasato. Cubique Ristorante di via Saluzzo per il Natale oltre ai Tordelli massesi al sugo d’arrosto ha studiato un dessert spettacolare, il nuovo Bicerin, un cremoso al caffè, panna, ganache al cioccolato caldo, crumble al panettone. Il Carignano all’interno del grand hotel Sitea rimane aperto solo per il 31 dicembre con la formula del menu degustazione Long Gourmet Brainstorming Time. Lo chef Stefano Sforza di Opera Ingegno e Creatività di via Sant’Antonio da Padova propone otto portate per il menu di Natale con piatti tradizionali rivisitati e creazioni a maggiore impronta personale. Mentre sono nove quelle del menu di Capodanno con quattro creazioni che ha deciso di riproporre per l’occasione, tra cui Spaghetto, “panna”, vodka, salmone e Faraona, castagne, melograno – petto cotto al bbq, coscia cotta confit, ripiena di castagne e accompagnata da un fondo di faraona al melograno. Casa Vicina il ristorante all’interno di Green Pea ha elaborato due menu differenti per Natale e Capodanno. Troviamo gli agnolotti pizzicati a mano al sugo di arrosto e la terrina di cappone di Morozzo, marroni e tartufo nero. In quello di Capodanno Gambero profumato alla limonaria e olandese di corallo, spigola pescata con zabajone al vermut, patate al sale nero ed acqua di mare. In entrambi la loro iconica Bagna caoda da bere.
Capodanno da Azotea, menu che strizza l’occhio al Perù
Due ristoranti hanno attirato la nostra attenzione, aperti solo per il cenone di San Silvestro. Partiamo da Azotea in via Maria Vittoria. Il menu degustazione di Capodanno di Azotea ricalca la formula di quello quotidiano: sei piatti con altrettanti sips (cocktail in porzione ridotta) in abbinamento. Scorzonera brasata, chicha de jora, pesto al coriandolo, quinoa, nasturzio è un omaggio agli anglosassoni stick di scorzonera, qui rivisti brasando l’ortaggio con un fermentato di mais peruviano e completando il piatto con pesto al coriandolo, tre tipi di quinoa – cotti con curcuma, barbabietola e nero di seppia – e foglie di nasturzio. Ceviche vegetale con verdure di stagione e leche al topinambur è un omaggio sudamericano dello chef Alexander Robles al continente che lo ha adottato l’Europa.
Un classico della cucina peruviana, il ceviche, viene rivisitato in una chiave al 99% vegetale – con rape rosse, olluco, kiwi, cachi, uova di salmone, alghe, yuyo, canchita, olio al coriandolo e aneto – e poi condito con una leche al topinambur, ottenuto facendo cuocere confit e a bassa temperatura l’ortaggio, con olio e scalogno, e poi unendolo a carota, sedano, zenzero e coriandolo. Radicchio tardivo, passion fruit e mandarino, spuma di avocado e castagne alla fava tonka è una ricetta che ha l’obiettivo di celebrare il pregiato seme sudamericano molto utilizzato anche in pasticceria per le sue proprietà aromatiche, la fava tonka, qui utilizzata per aromatizzare un crumble di castagne. A completare la ricetta i sapori freschi, e ancora una volta internazionali dei vegetali.
Dumpling di cotechino, lenticchie beluga al carbone, limone salato, gel al pisco e aji amarillo è il preludio italo-giapponese alla conclusione del menu. L’insaccato di maiale diventa in questo caso il ripieno dei dumplings, accompagnati da lenticchie beluga (nere) cotte con carbone vegetale, limone salato, gel al pisco, e da un’altra italianissima preparazione: i peperoni cruschi, qui ottenuti a partire dal peperoncino aji amarillo. Astice marinato in umeboshi, miso e aji mirasol, cotto al carbone con bbq al tamarindo e salsa bernese al huacatay è l’elogio delle materie prime elitarie, in questo caso rappresentate dall’astice, che viene servito con un condimento giapponese-peruviano (nikkei), composto da umeboshi (prugne salate), miso, salsa bbq al tamarindo, bernese al huacatay, bok choy, baby corn al burro e patate viola arrosto.
Azotea | Via Maria Vittoria 49/B - 10123 Torino | Tel 328 634 2213
Capodanno vegetariano a Torino da Soul Kitchen
Per i vegetariani c’è Soul Kitchen – creatività vegetale via Santa Giulia 2. Luca Andrè, chef patron del ristorante, propone un menu ricco di sfacettature ed armonie per il cenone. L’inizio con l’aperitivo, sei finger salati per giocare ed innovare alcuni classici dell’aperitivo all’italiana.
Gelato non gelato, un’insolita insalata siciliana di arance, finocchi ed olive presentata sullo stecco da gelato. Camoflage di lenticchie, ovvero lenticchie in cinque consistenze, foglie di senaoe, prezzemolo e limone nero. Tortellini in brodo di bosco, tortellino della tradizione servito in un brodo ottenuto dall’infusione di dieci ingredienti raccolti nei boschi della collina torinese. Bianco, rosso e verdone, risotto Carnaroli al vermouth bianco, riduzione di cipolla rossa e polvere di shiso verde. New meet, filettino ai tre pepi e tarufo nero servito con mille foglie di sedano rapa, yougrt di avena e crema all’aglio nero. Pre-dessert, quenelle alla mela verde e bergamotto, gel al sedano, scorza di limone sciroppata e croccante alla farina di mandorle. Panettone, non la classica fetta, ma qualcosa di pi goloso e cremoso ed infine la piccola pasticceria per chudere in bellezza il 2023.
Soul Kitchen - Creatività Vegetale | Via Santa Giulia, 2, 10124 Torino | Tel 011 884700