Una novità dal cuore antico. Sì, perché l’Osteria Fiaschetto, inaugurata il 24 ottobre scorso a Milano, ha un’anima contemporanea che s’innesta in un contesto che profuma di storia. Tanto per cominciare, il quartiere e la strada. Le Colonne di San Lorenzo sono proprio dietro l’angolo e la via Pioppette, pedonale e ancora con il selciato a listoni e ciottoli, sbuca in piazza Vetra, pieno centro storico e nucleo verde del Ticinese.

Lorenzo Bajocchi, Gajon, Domenico Bastone, Lahiru, Pietro Leggio
Il riciclo si fa design
Domenico Bastone, 30 anni e alle spalle una famiglia che da decenni si dedica all’accoglienza, ha avuto il merito di rendere onore a uno spazio negli ultimi tempi non trattato come si merita. «È stato un lavoro impegnativo – spiega – ma abbiamo riguadagnato le travi a vista, i muri in mattoni crudi, le due arcate e la colonna portante». Il risultato è un ambiente caldo ed essenziale. Una semplicità carica di identità. Di rilievo tavoli e infissi ricavati da un vecchio solaio e le grandi lampade circolari al cui interno l’effetto visivo e cromatico è dovuto ai cocci di mille bottiglie rotte a mano: il riciclo diventa elemento di design.

La sala dell'Osteria Fiaschetto
Tutti giorni un appetitoso fuori lista
Questa l’atmosfera che abbraccia una trentina di coperti, più altrettanti nel riparato dehors. In sala, la cordialità di Bastone e il garbo di Pietro Leggio. In cucina, un cuoco d’esperienza, Lorenzo Bajocchi, e due aiuti. Il menu è corto (5-6 voci per sezione) e ben calibrato, con rotazione mensile in base all’offerta di stagione. «Come linea guida – racconta Domenico Bastone – seguiamo quella che privilegia carni e selvaggina, con ampio spazio anche a ricette a base di verdura. Fuori lista, tutti i giorni, sempre quanto si trova di stuzzicante dal macellaio e dall’ortolano». In cantina un centinaio di etichette, con un occhio di riguardo ai piccoli produttori. Ricarico d’altri tempi.
Il midollo che ti spiazza
Tra gli antipasti, da segnalare il Midollo, tartare di Fassona piemontese con nocciole tostate del Piemonte. Un piatto che ti spiazza, perché il midollo è servito nel suo osso, tagliato in trasversale. Da non perdere il Risotto Dop Musso alla barbabietola, burro di acciughe e gel di mandarino e lo Stinco di maialino da latte disossato su crema di zucca e cavolo nero. Il Tirasmisù è scomposto e si mangia con le mani. Leggerezza e gusto al palato. Bella l’idea di Bajocchi, bravo anche con il sifone. Un locale in cui è bello tornare. La formula, l’offerta e lo scontrino sono intelligenti. L’accoglienza è vera.
Osteria Fiaschetto
via Pioppette 3 – 20123 Milano
Tel 02 64239214