Da vedere: due gigantesche tele del Tiepolo di 5x10 metri (uniche al mondo), una Basilica con altri cammei, una rara collezione di argenti, vestiti d'epoca risalenti al '700 e annusare antichi profumi ed essenze. Ma non solo, da gustare una cucina con i piatti della tradizione scoperta nel maggio del 1964 dal giornalista, scrittore, regista e sceneggiatore Mario Soldati. Tutto questo a Verolanuova, nel cuore della pianura bresciana.

Le due gigantesche tele del Tiepolo a Verolanuova
Alla gelateria Mille il gelato per Tiepolo
E non manca nella suggestiva piazza “affrescata” dai particolari delle opere del “Tiepolo Scomposto”, una pasticcera - gelateria Mille fra le più rinomate ai confini del cremonese e della bergamasca. In questo periodo vi sono in “vetrina” 24 deliziosi tipi di gelato che danno lustro ai prodotti alla terra, fra cui appunto uno dedicato al pittore.

Verolanuova, la provincia italiana che non ti aspetti
La famosa provincia che non ti spetti, ricca di tesori enogastronomici e artistici. Mario Soldati nella sua rubrica Notes sul quotidiano Il Giorno uscì con un lungo articolo dedicato a Verolanuova. «Si passa il fiume l'Oglio -scriveva - e siamo nella Russia dell’Ottocento. C'è la stessa dolcezza, la stessa raffinatezza e gentilezza di modi».

Una rara collezione di argenti, vestiti d'epoca risalenti al '700 a Verolanuova
Il festival del gusto nei ristoranti di Verolanuova
Un perfetto connubio di colori, sapori e aromi raccontati 59 anni fa e che per tutto il mese di maggio rivivono nelle cucine di alcune trattorie e ristoranti del comune, nell'ambito del Festival diretto dal vulcanico Pietro Arrigoni. I piatti sono ispirati ad un antico menu della famiglia Gambara ritrovati da una storica dell'arte, Laura Sala e rivisitati da Marino Marini, guru e vero intenditore della cucina bresciana. In tavola: gamberi di fiume (una leccornia), i tortelli malfatti con erbe spontanee locali e il luccio in salsa con polenta alla griglia. D'obbligo una cioccolata, bevanda preferita dalle dame del Settecento preparata nella laboratorio della pasticceria Mille, da Federica Gorlani con i soci Gabriele Pè e Ivan Gorlani. Come dire, chiudere in bellezza una giornata all'insegna della bellezza, dopo aver annusato l'inebriante aroma della Manna.