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21 House of Stories porta anche sui Navigli la sua ospitalità ibrida

Il progetto ideato da Alessandro e Mauro Benetton, dopo la struttura in Città Studi, si arricchisce ulteriormente aprendo in via Ascanio Sforza, a pochi metri dalla Darsena: 104 camere e ampi spazi comuni

 
14 settembre 2023 | 15:31

21 House of Stories porta anche sui Navigli la sua ospitalità ibrida

Il progetto ideato da Alessandro e Mauro Benetton, dopo la struttura in Città Studi, si arricchisce ulteriormente aprendo in via Ascanio Sforza, a pochi metri dalla Darsena: 104 camere e ampi spazi comuni

14 settembre 2023 | 15:31
 

Milano affascina per tanti motivi: per la sua cultura, per la sua anima europea che si fonde con lo spirito italiano, per la moda e per il suo essere sempre al passo con il mondo che cambia. Milano affascina anche perché, storicamente, sa essere casa per tutti, per chi c'è nato e per chi è arrivato dopo, senza fare distinzioni. Moda, accoglienza, Europa, fascino, lavoro, tanti concetti che identificano il capoluogo meneghino, ma anche un'idea che proprio a Milano è nata e sta prendendo piede. Stiamo parlando di 21 House of Stories, il progetto di ospitalità ibrida pensato da Alessandro e Mauro Benetton. Dopo il primo hotel in Città Studi, ora 21 House of Stories è sbarcato anche in via Ascanio Sforza, a pochi passi dalla Darsena, con una nuova struttura composta da 104 camere e ben 1500 metri quadri di spazi comuni, sia interni sia esterni.

21 House of Stories porta anche sui Navigli la sua ospitalità ibrida

Milano vista dalla terrazza di 21 House of Stories Navigli

21 House of Stories: l'anima dell'ospitalità ibrida

Prima di scoprire, nel dettaglio, l'ultimo arrivato in casa 21 House of Stories, capiamo, però, cosa intendono i fratelli Benetton per ospitalità ibrida. Il concetto che sta alla base dell'intero progetto è quello che mira alla creazione di uno spazio che non si limiti soltanto a essere un hotel, ma che si unisca e si fonda in un certo senso con la città, con i suoi bisogni e con le sue persone. Così, accanto alle stanze, trovano spazio bar e ristoranti, che lavorano in maniera indipendente, ma sono parte integrante di 21 House of Stories. E ancora, spazi di coworking, pilastro fondamentale dell'idea di ospitalità ibrida. Spazi che favoriscano il dialogo, il confronto e la sperimentazione, dando valore alla struttura, ma all'intera città in cui si inserisce. Infine, come ideale quarto pilastro insieme all'ospitalità, al food e al coworking, gli eventi. L'intera struttura, così come già capita in Città Studi, è pensata per poter ospitare eventi sia pubblici sia privati e si adatta alle diverse esigenze di ogni cliente.

A far da collante tra tutte queste diverse anime c'è l'ambiente che le circonda. Gli spazi sono moderni e caldi, richiamano immediatamente all'idea di casa senza, però, appesantirsi dietro la retorica, ma mantenendo uno spirito informale che sembra funzionare. Tutto è luce, colore, vita: si percepisce in maniera nitida l'Europa con un tocco, però, notevole di calore italiano. Proprio quel calore che rende l'intero approccio degli spazi pubblici cozy, accogliente e rilassato. Oltre ai 400 metri quadri di piano rialzato, gli ospiti di 21 House of Stories possono godere anche di circa 1000 metri di spazi esterni, tra cui un cortile interno che, negli intenti, vuole richiamare le case di ringhiera della vecchia Milano, ma all'occhio, con le sue pareti di mattoni, riesce a portare fino a New York.

21 House of Stories porta anche sui Navigli la sua ospitalità ibrida

Il cortile interno di 21 House of Stories Navigli

L'unica eccezione a questi colori e a questa luce sono i corridoi che conducono alle stanze. Quelli sono, infatti, neri e decisamente bui, quasi a voler creare uno stacco tra lo spazio della condivisione e lo spazio del privato. Una scelta comprensibile e interessante.

104 stanze e quattro modi di intenderle

L'ospitalità, dicevamo, è articolata in 104 camere, suddivise in quattro diversi concetti guida. Le camere base sono chiamate Creator. Ci sono poi le Wizard che, oltre a essere tutte affacciate sul Naviglio, sono caratterizzate da un'importante presenza di boiserie. Molto particolari, invece, le camere Outlaw. Queste si sviluppano su due livelli, che raccolgono quattro diversi momenti. Nella parte soppalcata si trova il letto, per il momento del riposo. Nella parte basse, di contro, si trovano divano e tv, per il relax, uno schermo aggiuntivo e una scrivania attrezzata, per il lavoro, e una parte a scomparsa che diventa zona fitness, per chi vuole crearsi una sorta di piccola palestra privata.

Ci sono, poi, le junior suite, chiamate Hero. Sono caratterizzate da dimensioni superiori rispetto alle altre camere e dalla possibilità di essere trasformate in spazi per piccoli eventi. L'arredamento, infatti, può essere modificato in base alle esigenze dell'ospite. Stesso discorso anche per la Superhero, l'unica suite del 21 House of Stories: 80 metri quadri di interni e quasi 100 di terrazza con vista panoramica. In linea con l'idea che sta alla base della struttura, la Super Hero può essere, allo stesso tempo, una camera esclusiva, ma anche la location per eventi privati.

Le terrazze e la piscina con vista sulla città

Il nuovo 21 House of Stories sui Navigli si sviluppa su otto piani e proprio negli ultimi due si nasconde uno dei gioielli della struttura: I Mirador. Un luogo il cui nome si ispira alle terrazze panoramiche iberiche e che garantisce all'ospite una vista a 360° sulla città. Intorno al palazzo, infatti, non ci sono barriere e questo permette all'occhio di spostarsi in un attimo dalla Darsena al Duomo, dal City Life a Gae Aulenti. Lo spazio ospita anche la piscina ed è riservato ai clienti dell'albergo fino alle 19, per poi aprirsi a tutta la città. A partire dall'orario dell'aperitivo è possibile provare i cocktail curati da Franco Ponti e, all'ottavo piano, speriementare una cena con vista in cui il grande protagonista è il pesce crudo.

La proposta di cibo del 21 House of Spirits non si ferma, però, a I Mirador. Affacciato sul Naviglio si trova, infatti, il Domenica, il cui nome è già un programma. L'obiettivo del ristorante è quello di portare in tavola l'atmosfera del pranzo italiano della domenica, in cui a farla da padrone sono l'allegria e la condivisione. Il compito spetta a due giovani cuochi, Alessio Roberto Albiero e Diego Pioli, che puntano su sapori tradizionali e su piatti da condividere. Condivisione che è alla base, anche, della proposta mixology, curata sempre da Franco Ponti. Come rendere anche i cocktail strumento di condivisione? Semplice, mettendoli in bottiglia. Un'idea tanto semplice quanto brillante.

21 House of Stories Navigli
Via Ascanio Sforza 7 - 20136 Milano
Tel 0289079880

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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