In una delle vie più antiche del centro storico di Torino, Contrada dei Guardinfanti, dove 128 anni fa Luigi Lavazza aveva iniziato la sua attività con una drogheria specializzata nella vendita delle miscele di caffè, diventata poi caffetteria, ha riaperto San Tommaso 10. Nuovo allestimento, un locale più ampio rispetto al passato, le sale sono un tributo all'architettura sabauda, infatti i soffiti evocano la cupola della Cappella del Guarini, la Mole Antonelliana e la cupola della Basilica di Superga di Juvarra; mentre la Gallery Room, dedicata al brand Lavazza, racconta i progetti più significativi del marchio. A guardar bene la zona accoglienza ricorda le drogherie, il banco e le teche su cui fanno bella mostra tante memorabilia del passato: Caballero e Carmencita, la latta dell’olio fino d’oliva, secondo prodotto più venduto dopo il caffè fino alla metà degli anni Cinquanta e quella del caffè in grani. Ed ancora nella sala centrale il lampadario riprende l’iconica greca del Gran Café Paulista con i colori del poncho brasiliano: giallo, rosso e nero.
La reception di Santommaso
San Tommaso 10, in cucina cè Gabriele Eusebi
La proposta gastronomica è firmata da Gabriele Eusebi, chef di origine marchigiane che si è formato in importanti locali italiani ed esteri dall’Osteria del povero diavolo di Rimini, a Mugaritz di Errenteria nei Paesi Baschi fino a Moreno Cedroni, che ritorna a Torino dove era arrivato nel 2018 per stare al fianco di Federico Zanasi da Condividere, il ristorante stellato della Nuvola Lavazza, headquarter dell’azienda. I piatti sono quelli della tradizione gastronomica piemontese, reinterpretati con una luce nuova, secondo tecniche e gusti della cucina contemporanea, utilizzando materie prime e fornitori del territorio. Altri riprendono simboli della cucina marchigiana come i Princisgras, però alla finanziera.
La prova del menu di San Tommaso 10
E lo si nota dall’accoglienza: l’aperitivo inizia con i grissini ed i piccoli assaggi dello chef accompagnati da un altro classico torinese, ovviamente rivisitato, un drink di benvenuto a base di alchermes (prodotto dallo chef con spezie ed erbe officinali), Vermouth storico Mulassano ed un pizzico di caffè della selezione Lavazza 1895. Lo chef ha la passione per le erbe e per la letteratura: durante la pandemia ha scritto un libro, Selvario, in cui racconta piante del suo territorio e le accosta secondo categorie del gusto agli scrittori che ama, da Calvino a Camilleri, da Hemingway a Murakami.
L'esterno del ristorante
Veniamo al menu, tra gli antipasti troviamo un Carosello (altro mito di casa Lavazza) in due versioni, quello di terra e quello di mare con la scelta tra 4 e 7 sketch. Incuriosisce piacevolmente l’insalata russa presentata come una cassata (l’ispirazione è la cassata siciliana di Corrado Assenza del Caffè Sicilia di Noto) dalla piacevole leggerezza della maionese realizzata con l’aggiunta di acqua di pomodoro. Ed ancora la Galantina in crosta realizzata con il bollito piemontese. In abbinamento due classiche salse da bollito: bagnetto verde e salsa al cren. Un plauso al personale di sala che, se chiedi informazioni sul piatto, racconta ingredienti e metodo di cottura. Ed il personale tutto veste le divise Stories disegnate dal designer piemontese Stefano Giordano, in tonalità caffè.
Un tributo alla cupola della Basilica di Superga di Juvarra
Un primo piatto inedito sono le tagliatelle del plin ripiene alla Carmagnola e come non poteva esserci il vitello tonnato, proposto come secondo piatto in versione calda. Lo scamone di vitello di una nota macelleria di Boves viene cotto alla brace e servito con la salsa tonnata, il tutto nel rispetto dei sapori della tradizione. Ed ancora tra i dolci la Panna Cotta “latteria Bera”, aspic di fragole e rabarbaro. E questo significa fare squadra con i vicini di casa! Infatti la storica latteria Bera si trova proprio di fronte al ristorante, al n. 13 di via San Tommaso. Per finire i vini sono di piccoli produttori scelti dalla giovane sommelier Alice Terzolo che in carta li ha descritti basandosi sull'emozione che suscitano. Accanto allo chef, il servizio di Santommaso 10 è curato dal maître Manuel De Castro. Per finire l’espereinza al Santommaso10 gli speciality coffee 1895 preparati da una meravigliosa macchina espresso Faema E71 ideata appositamente per il locale e firmata Gruppo Cimbali.
San Tommaso 10
Via S. Tommaso 10 Torino
Tel 011 534201