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Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

Valencia dedica imponenti sforzi per elevare la qualità della vita e dell'esperienza di coloro che risiedono o vi trascorrono le proprie vacanze, mirando a una crescita sostenibile e alla promozione di iniziative ecologiche. La città si impegna a sviluppare una comunità inclusiva e accogliente, rappresentata dalla vasta gamma di colori dell'arcobaleno

14 gennaio 2024 | 05:00
Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024
Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

Valencia dedica imponenti sforzi per elevare la qualità della vita e dell'esperienza di coloro che risiedono o vi trascorrono le proprie vacanze, mirando a una crescita sostenibile e alla promozione di iniziative ecologiche. La città si impegna a sviluppare una comunità inclusiva e accogliente, rappresentata dalla vasta gamma di colori dell'arcobaleno

14 gennaio 2024 | 05:00
 

Valencia quest'anno è Capitale Verde Europea. In realtà Valencia è verde come i suoi Giardini del Turia (il parco più lungo d'Europa), la Huerta, poco fuori la città, o il bollino della qualità dell'aria; ma è anche azzurra come il mare e il cielo sempre limpido; gialla come la sabbia delle immense spiagge e del sole che splende praticamente tutto l'anno; è rosa come i fenicotteri che trovano riparo al Parco dell'Albufera.

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

Valencia quest’anno è Capitale Verde Europea

È coloratissima come tutti i parchi gioco dedicati ai bambini e alle famiglie, e arcobaleno come il suo orgoglio e rispetto per qualsiasi identità e orientamento di genere. Eppure proprio il verde sembra essere il colore che più la caratterizza da qualche anno a questa parte, per le sue politiche a favore della sostenibilità, neutralità climatica e transizione verde.

I punti chiave: 

Valencia, Capitale Verde Europea 2024

Il riconoscimento a European Green Capital è nato nel 2008 dalla volontà di 15 città europee accomunate da una visione ecosostenibile della vita nei grandi centri abitati. L'obiettivo è quello di promuovere progetti di sviluppo urbano ecosostenibile, in cui il verde non è solo un elemento da tutelare e valorizzare, ma vero e proprio motore di sviluppo e crescita, sia economico che di qualità della vita. Dopo Tallin in Estonia (2023) e Grenoble in Francia (2022), quest'anno Valencia si è aggiudicata questo premio, vincendo sulla città di Cagliari nella finale della selezione. I motivi? Sono tanti, anzi tantissimi, da lasciare a bocca aperta anche dopo pochi giorni di visita.

I Giardini del Turia

Arrivando in aereo si notano immediatamente: i Giardini del Turia - creati alla fine del XX secolo a seguito della deviazione del fiume verso un nuovo letto artificiale a Sud della città dopo la catastrofica alluvione del 1957 - sono lunghi più di 9 km, tanto da essere riconosciuti come il parco più lungo d'Europa. I giardini sono attraversabili a piedi, in bici e in monopattino, con corsie e tragitti riservati. Il giardino è amatissimo e molto vissuto dai valenciani e si susseguono giochi per i bambini, attrezzi per la ginnastica, skate park, campi da gioco di diverso genere, ma anche prati per lo yoga, il relax e il gioco libero.

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

Giardino del Turia

Sono questi giardini che ospitano la Città delle Arti e delle Scienze, opera dell'architetto Santiago Calatrava e simbolo indiscusso della città, che merita assolutamente una visita. Per i bambini: imperdibile il parco Gulliver, sempre all'interno dei giardini, che ospita una gigantesca figura di Gulliver sdraiato, lunga quasi settanta metri e alta nove, legata a terra e immobile, su cui si arrampicano e scivolano i nostri piccoli lillipuziani (il parco è ad accesso libero e gratuito). Il verde di Valencia però è un po' ovunque e infatti il 97% degli 800 mila abitanti vive a circa 300 metri da aree verdi urbane: ci sono ad esempio i giardini di Monforte o il nuovo parco Centrale, con oltre 100.000 metri quadrati di terreno nel cuore della città.

I parchi e la Huerta

Nella periferia ci sono due parchi naturali. Il Parco naturale dell'Albufera, è una vera e propria oasi a circa 30 minuti dalla città, raggiungibile coi mezzi o in bicicletta. Dall'osservatorio è possibile osservare le migliaia di uccelli che frequentano questa zona umida ogni anno, oltre a esplorare i diversi ecosistemi del parco, magari con una rilassante escursione in barca.

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

La Huerta

Risalendo il corso del fiume Turia invece si entra nel Parco naturale del Turia: più di 8000 ettari di bosco mediterraneo, da esplorare a piedi, in bicicletta o a cavallo, fermandosi di tanto in tanto all'ombra dei pini o per fare un bagno in una delle piscine naturali. Il terzo polmone verde della periferia valenciana è la Huerta (l'orto). Poco fuori dal centro, raggiungibile su ciclabile o coi mezzi pubblici, la Huerta si racconta in oltre 120 kmdi fertili frutteti e orti che producono i prodotti che si trovano nella tavola dei ristoranti più tipici e tradizionali. Proprio la cucina di prossimità e la ricchezza e varietà dei prodotti Km0 hanno portato a Valencia il riconoscimento di Capitale dell'Alimentazione Urbana Sostenibile nel 2017.

Le lunghe spiagge di Valencia

Il clima di questo tratto di costa della Spagna invita al mare, praticamente tutto l'anno. La provincia di Valencia vanta una lunga costa, attrezzata il giusto, comoda per tutta la famiglia e con ottimi servizi che permettono di viverla al meglio. Giochi bimbi, campi sportivi, attività gratuite in spiaggia (specialmente nei mesi estivi), con qualche stabilimento non troppo invasivo: questi sono alcuni dei motivi per cui 135 spiagge della provincia di Valencia hanno ottenuto la Bandiera Blu (Banderas Azules) nel 2023.

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

Le spiagge di Valencia

Le bandiere blu sono un riconoscimento assegnato dalla Fondazione europea per l'educazione ambientale (EEF) alle spiagge che soddisfano una serie di requisiti di qualità, sicurezza e pulizia. Oltre alla qualità dell'acqua vengono valutati anche i servizi, le attività offerte, la gestione ambientale, la sicurezza e l'informazione al pubblico. Quali scegliere tra tutte? Quella più comoda alla città è certamente la spiaggia di Las Arenas e Malvarrosa, lungo il caratteristico e colorato quartiere del Cabanyal, nato dalla baracche dei pescatori e oggi considerato tra i quartieri più cool d'Europa. Per un'esperienza più autentica, è sufficiente allontanarsi di qualche chilometro per raggiungere le spiagge di El Saler o Pinedo.

Spostarsi in bici o coi mezzi a Valencia

Una delle cose che colpisce di più di Valencia è la centralità della bicicletta. Città bike-friendly per eccellenza e inserita nella Rete di città amiche della bicicletta, su ciclabile si pedala per oltre 200 chilometri, oltre a un'infinità di strade dove i veicoli a motore non possono superare la velocità di 30 km all'ora. Le piste dedicate a bici e monopattini portano davvero ovunque, dal centro alla periferia, e consentono di raggiungere qualsiasi meta in massima tranquillità e sicurezza, anche coi bambini. Valenbisi è il servizio municipale di noleggio di biciclette; ma ovunque ci sono negozi per il noleggio.

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

Una delle cose che colpisce di più di Valencia è la centralità della bicicletta

Per chi preferisce i mezzi pubblici: il Comune ha prorogato il grande sconto sugli abbonamenti SUMA da 10 viaggi (valido per metro, tram, autobus EMT e treni a breve distanza), che hanno un costo di 4 euro invece di 8 euro (attenzione perché invece il viaggio singolo pagato sul bus costa 1,50 euro a tratta). Per i turisti che visitano Valencia per pochi giorni, la migliore soluzione per spostarsi in modo economico e avere riduzioni in musei, attività turistiche, ristoranti e negozi è la Valencia Tourist Card da 24, 48 o 72 ore. Un segnale forte e chiaro che conferma l'impegno a voler essere una città accessibile e sostenibile.

L'impatto del turismo sulla città

Valencia è Capitale Verde Europa anche perché è la prima città del mondo a misurare le emissioni di CO2 generate direttamente dal turismo, con l'intento di abbatterle il più possibile ovviamente. Alcuni studi recenti hanno monitorato che nel 2019 i viaggiatori sono stati 2,2 milioni, toccando gli 1,3 milioni di tonnellate di CO2, di cui l'81% derivanti dai mezzi di trasporto (principalmente aereo) con cui i turisti hanno raggiunto la città spagnola da tutto il mondo. Solo l'1% delle emissioni era prodotto dagli spostamenti interni: una percentuale ulteriormente ridotta con la conversione all'elettrico dell'intero sistema dei trasporti pubblici.

Valencia, i progetti verso la neutralità

Valencia ha le idee chiare e l'obiettivo è quello di diventare destinazione turistica carbon neutral entro il 2030. Sono tanti i progetti messi in campo per raggiungere questi obiettivi, a livello urbanistico, energetico ma anche sociale. Un esempio su tutti è la progressiva pedonalizazzione della città, nei nuovi spazi vietati ai mezzi a motore di piazza de la Reina, piazza dell'Ayuntamiento, piazza Brujas o tra il Mercato Centrale e La Lonja. Anche l'acqua è un elemento centrale nella Valencia green, che ha installato circa 30 fontane e distributori di acqua filtrata e refrigerata a favore dell'eliminazione delle bottiglie di plastica.

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

L'obiettivo di Valencia è quello di diventare destinazione turistica carbon neutral entro il 2030

Una rilettura della città che diventa sempre più accogliente e che porta avanti messaggi di educazione e sensibilizzazione anche rispetto ai consumi e alle scelte di vita individuali. Ancora, tra le priorità: il progetto Grow Green che prevede la realizzazione di sistemi di accumulo dell'acqua piovana e giardini verticali su facciate e terrazzi per attutire lo stress termico degli edifici; l'allestimento di strade scolastiche per eliminare le auto in prossimità delle scuole; l'installazione di pergole fotovoltaiche che generano elettricità su piccola scala e il rinnovo del sistema di illuminazione pubblico, oltre a corsi e attività gratuite per tutti e tutte, turisti inclusi.

Il museo d'Europa

Tutta questa vita di Valencia è raccontata molto bene dal museo Valenciano di Etnologia, l'Etno, che nel 2023 ha ricevuto il premio come Miglior museo europeo. Con un allestimento molto accattivante e interattivo, l'Etno si occupa della raccolta, dello studio e della diffusione della cultura popolare e tradizionale valenciana in un costante confronto tra passato e presente.

Valencia: cosa vedere e come muoversi nella Capitale Verde Europea 2024

L‘interno del museo Etno

“L'esposizione permanente dal titolo “No es fácil ser valenciano/na” (non è facile essere valenciano/a) affronta il dibattito sull'identità attraverso oggetti, documenti, fotografie e testimonianze personali. Un dibattito permanente tra un mondo culturalmente sempre più omogeneo e il desiderio di mantenere usi e costumi considerati propri e che sono radicati in un territorio e in una società”. Il museo condivide la bellissima sede nell'edificio della Beneficenza con il museo della Preistoria (molto interessante e coinvolgente per i bambini) ed è a ingresso gratuito, perché a Valencia la cultura è davvero per tutti.

Cosa e dove mangiare a Valencia

Non si può parlare di Valencia senza che il nostro pensiero non vada subito alla tradizionale paella, da mangiare rigorosamente a pranzo e magari in uno dei ristoranti più tipici. Da non confondere con le altre ricette di “riso con”, l'originale paella valenciana è fatta di riso con pollo, coniglio, fagioli piatti e lumache in stagione. L'ideale è assaggiarla fuori porta, dove viene cucinata con i prodotti della Huerta e sul fuoco vivo, che lascia quel leggero gusto di affumicato che fa la differenza. La Barraca de Toni Montoliu si trova poco fuori città (ci si arriva con ciclabile o in metro). Oltre al pranzo, da prevedere non prima delle 14 e da prenotare in anticipo, gli ospiti sono invitati a fare un giro in carrozza a cavallo per visitare gli orti, la casa tipica (barraca) e poi gli animali della fattoria. Ma quando il signor Toni suona la campana, tutti a tavola che è ora di buttare il riso nelle grandi pentole tradizionali!

Altro piatto tipico di Valencia, sempre per il pranzo, è la Fideuà: una specie di paella che al posto del riso viene preparata con degli spaghetti corti, conditi con pesce. Il ristorante Goya Gallery ha vinto il terzo premio internazionale di Fideuá a Gandía nel 2019; mentre Casa Isabel è il locale ideale per chi vuole pranzare lungo la meravigliosa spiaggia di Malvarrosa. Oltre alle tradizionali tapas, da consumare durante il giorno e prima dei pasti principali, a Valencia bisogna assaggiare l'Horchata, una bevanda rinfrescante da bere fredda o addirittura in versione granita, preparata con acqua, zucchero e con il latte di radici di chufa, una pianta diffusa nella piana di Valencia. L' Horchatería Santa Catalina è una storica caffetteria nel cuore della città e vicina al famoso Mercato coperto. Anche all'interno del Mercado Central, che merita comunque una visita per la sua architettura, è possibile trovare prodotti tipici, tapas e piatti da consumare sul posto.

La Barraca De Toni Montoliu
Partida de l'Ermita, Polígon 1, Parcel la 25 - Meliana
Tel +34 629 68 98 05

Goya Gallery Restaurant
Carrer de Borriana 3, L'Eixample - 46005 València
Tel +34 963 04 18 35

Restaurante Casa Isabel
Playa de la Malvarrosa Paseo marítimo de, Passeig de Lluís Saiz Diaz Regatista 4 - 46011 València
Tel +34 963 55 04 92

Horchatería Santa Catalina
Pl. de Santa Caterina 6, Ciutat Vella - 46001 València
Tel +34 963 91 23 79

Come arrivare a Valencia

Oltre alla compagnia di bandiera spagnola Iberia, ormai tutte le principali compagnie low cost collegano Valencia con le principali città italiane. L'aeroporto è comodamente collegato al centro città e alla costa con la metropolitana, 7 giorni su 7, fino a tarda sera. Per chi prevede Valencia come tappa di un viaggio più lungo e decide di muoversi con un mezzo proprio, da Genova parte la nave di GNV con destinazione Tangeri che fa fermata al porto di Barcellona e da qui si può proseguire via terra fino a Valencia.

Per info: www.visitvalencia.com/it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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