A Milano in via della Moscova 51 è arrivata Naëve, una pasticceria dove si respirano aria e sapori internazionali. Qui si può assaggiare l'incredibile “Mille crêpes al tè giapponese”, un fragrante “Pain au chocolat” o la “Torta soufflé giapponese”, mentre si sorseggia un latte profumato alla lavanda o ai petali di rosa. Una sorta di viaggio attraverso sapori nuovi, particolari, mescolati a quelli classici: un posto da frequentare.
Naëve, la pasticceria di Milano dove si respirano aria e sapori internazionali. Foto: Davide Galli
Da Naëve, il sogno di pianisti "pasticceri"
Le note di una torta squisita equivalgono a una sinfonia, perché si mescolano con equilibrio nel nostro palato. Non per nulla tra la nuova pasticceria milanese Naëve e la musica c'è un rapporto stretto. Giacomo Scinardo e sua moglie Yin Zheng, proprietari e ideatori di Naëve, sono pianisti di professione. Viaggiano da una parte all'altra del mondo per i concerti, ma li unisce la passione e la curiosità delle specialità locali. Era un sogno nel cassetto: «creare un posto speciale, dove un cliente potesse trovare le migliori ricette internazionali di dolci - racconta Giacomo Scinardo - La scelta è caduta su questo tratto di via Moscova, un po' defilato, che avesse uno spazio per il laboratorio. Ci siamo innamorati di questo locale con una finestra sul cortile della vecchia Milano. Abbiamo impiegato sei mesi per trovare la persona giusta, che abbracciasse le nostre idee. Eravamo alla ricerca di un pastry chef con una padronanza tecnica a 360 gradi, da quella classica francese a quella giapponese, aperto a nuovi scenari e con voglia di imparare nuove ricette. Dopo avere selezionato un centinaio di curriculum finalmente abbiamo incontrato Alessio Gavazzi, che vanta un'esperienza di tutto rispetto».
Da Naëve il pasticcere Alessio Gavazzi
Nei primi tempi Alessio Gavazzi è stato apprendista del dolce al Four Seasons e all'Hotel Principe di Savoia a Milano, poi è diventato commis di pasticceria nella brigata dell'executive chef Romano Resen per passare alla raffinatezza di Peck e dell'Emporio Armani Café e Ristorante. Ora è diventato il pastry chef della poliedrica pasticceria Naëve. Qui, con Giacomo e Yin, ha cominciato a plasmare un'arte innovativa del dolce, tanto da definirsi «un dispensatore di dolcezza, un viaggiatore intraprendente tra gli aromi e i sapori».
Il significato del nome Naëve e i dolci dal mondo
Perché questo nome? Naëve non è altro il risultato di un gioco di parole, che ricorda i termini “naïf “(francese) o “naive” (inglese), ovvero ingenuo e sognatore. Naëve è anche l'abbreviazione di Evelyn, il personaggio immaginario di Yin e Giacomo, raffinata scrittrice, amante del Giappone e delle spezie indiane, che porterà la clientela nel suo pastry shop a compiere viaggi sensoriali attraverso i suoi dolci.
Pain au chocolat. Foto: Renata Vesely
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Mille crêpes al tè giapponese Foto: Renata Vesely
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Torta di mele Foto: Renata Vesely
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Torta al cioccolato Foto: Renata Vesely
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«Evelyn è il nostro prodotto immaginario - continua Giacomo - volevamo dare una identità femminile a Naëve, rappresenta il nostro alter ego, che si veste di rosa antico, lilla e viola, proprio come i colori dell'arredamento del locale. Siamo stati per diversi anni negli Usa, ma abbiamo scelto Milano, perché è una città internazionale, dinamica e reattiva. Volevamo rallentare il ritmo convulso della nostra vita, per dare una parentesi a nostro figlio di tre anni. Frequenta la scuola tedesca, mentre noi ci siamo dedicati con passione a Naëve. Abbiamo ingaggiato la nostra fumettista, per preparare delle cartoline, dove Evelyn spiegherà alla clientela i dolci. Abbiamo specialità che si possono trovare solo qui, come la “Mille crêpes al te giapponese”, composta da sottilissime diciotto crêpes con crema al “matcha”, la “Basque al cioccolato”, il “Flan parisien”, la “New york cheesecake” o la “Torta soufflé giapponese”. La clientela? Il venti per cento straniera, poi al sabato e la domenica mattina abbiamo la fila di clienti che desiderano fare la classica colazione con i nostri fragranti “pain au chocolat” o i croissant. Il segreto? Una perfetta alveolatura e soprattutto prodotti di prima scelta, come il burro belga o il matcha, che importiamo dal Giappone.», conclude Giacomo. E noi non potevamo rinunciare a fare un veloce viaggio in Giappone con la “Mille crêpes al te giapponese».
La consigliamo a tutti: ci siamo innamorati del perfetto equilibrio di sapori, che si prova già fin dal primo cucchiaino.
Naëve
Via della Moscova 51 - 20121 Milano
Tel 333 588 8285