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Pizza napoletana a regola d'arte: proviamo quella di Ciro Savarese

La pizzeria Ciro Savarese ad Arzano (Na), è diventata un punto di riferimento grazie alla qualità dei suoi piatti. Con un'offerta che va oltre le classiche pizze, il locale offre un'esperienza gastronomica unica

di Vincenzo D’Antonio
 
27 aprile 2024 | 10:00

Pizza napoletana a regola d'arte: proviamo quella di Ciro Savarese

La pizzeria Ciro Savarese ad Arzano (Na), è diventata un punto di riferimento grazie alla qualità dei suoi piatti. Con un'offerta che va oltre le classiche pizze, il locale offre un'esperienza gastronomica unica

di Vincenzo D’Antonio
27 aprile 2024 | 10:00
 

Ci si predispone bene ad andare in una pizzeria, tra l’altro già meritatamente famosa, quando il luogo non è proprio bello. Significa che non ci sono elementi esterni pronti ad addolcire giudizio ex-post. Nessuna vista mare, nessun panorama mozzafiato, nessuna piazza del centro storico. Siamo difatti ad Arzano, città ubicata nella periferia nord di Napoli. Importante (ma non famosa) per essere polo di eccellenza dell’autentica sartoria maschile artigianale di Napoli. Abiti indossati, senza che le griffe risultino evidenti, dai “grandi” del mondo.

Pizza napoletana a regola d'arte: proviamo quella di Ciro Savarese

Pizzeria Ciro Savarese ad Arzano

E qui, in strada del centro, ha sede la Pizzeria Ciro Savarese, che senza dubbio alcuno definiamo tra le migliori pizzerie di tutta la Campania. Ne è patron il prode Ciro Savarese, poco più che quarantenne. Nipote d’arte, avendo il nonno Ciro cominciato l’attività, e poi figlio d’arte avendo il papà Giuseppe egregiamente proseguito, dando così vita a quella che si prospetta diventare sorta di dinastia, dacché, sebbene ai primi passi, già concorrono alla conduzione dell’azienda, due figli: Alessandro e Angelo. La moglie Anita è al governo della sala.

Da Ciro Savarese l'evoluzione di una pizzeria d'eccellenza

Inizialmente, agli esordi nel già lontano 2002, la pizzeria, allora denominata Anema & Pizza, erogava il solo servizio di asporto in locale minuscolo. Ampliamento, altre due sale, pizze ottime, servizio esemplarmente corretto, l’ardimentoso percorso verso un riconoscimento de facto di “pizzeria di destinazione” ha inizio e brillantemente prosegue. Clientela non solo locale, ma anche dai popolosi paesi limitrofi e da Napoli. Altro poderoso restyling nell’anno 2018 ed opportuno rebranding: Ciro Savarese. Come dire . . . metterci la faccia ! Il locale è molto bello: tavoli ben distanziati tra loro, pannelli fonoassorbenti alle pareti, servizio garbato e professionale.

Pizza napoletana a regola d'arte: proviamo quella di Ciro Savarese

Ciro Savarese, patron della pizzeria

Ciro avoca a sé doti rare, sempre più rare: spirito imprenditoriale vero, laddove ci si assume rischio d’impresa; umiltà con la conseguente tensione al miglioramento continuo; attenzione genuina, vera, a ricercare la migliore qualità possibile per impasti e per topping; attenzione sincera alla qualità del lavoro per i suoi collaboratori. Ciro osserva e constata molti suoi clienti habitué talvolta consumano solo i suoi squisiti fritti, null’altro.

E Ciro cosa fa? Da imprenditore illuminato commuta quella che poteva essere la minaccia di un basso importo di scontrino medio, nell’opportunità brillantemente già realizzata, di intraprendere spinoff di azienda: crea azienda altra denominata Ciro Savarese Lab, di cui ha controllo pieno, la cui mission è produrre i suoi fritti non solo per quel cliente captive che è la sua pizzeria, ma anche in chiave b2b per i suoi colleghi pizzaioli ubicati in tutto il Paese. Delivery in catena del freddo, grande attenzione al packaging, tutorial video per trasmettere competenza volta a preservare la bontà dei fritti.

Pizza napoletana a regola d'arte: proviamo quella di Ciro Savarese

Crocchè della Pizzeria Ciro Savarese

Ed a proposito di fritti, sono costoro a darci il ghiotto benvenuto ad una cena memorabile svoltasi in serata freddina di un aprile anomalo. Quindi, crocchè e frittatina salsiccia e friarielli: siamo ad alti livelli. In appropriato calice, con standing di servizio che talvolta non troviamo nella ristorazione media, ci viene servito da Anita il sontuoso Rocherie Vouvray Mèthode traditionelle brut Aoc 2020 ottenuto da uve chenin blanc in purezza, fatto da Domaine Sébastien Brunet, nel cuore della Valle della Loira. Si prosegue con mini bun alla Genovese di carne, cipolla ramata di Montoro e Pecorino Romano Dop.

Pizza napoletana a regola d'arte: proviamo quella di Ciro Savarese

La Regina Margherita alla Pizzeria Ciro Savarese

Si cambia abbinamento ? Direi di no, e invece . . . sì e non abbiamo assolutamente a dolercene. Ecco nel calice, il Coteaux Bourguignons Gamay 2017, delizioso rosso della Borgogna, ottenuto da sole uve Gamay, fatto da Pascal Marchand. E si passa alle pizze ! Si comincia con l’imperdibile classica “Regina Margherita” (Pomodoro San Marzano Dop schiacciato a mano, Mozzarella di Bufala Campana Dop, scaglie di Parmigiano Reggiano Dop). Encomiabile l’accorto e sapiente utilizzo di prodotti Dop da parte di Ciro, sempre correttamente scritti nel menu (cosa rara, ahinoi !). Esemplare, perfetto, l’abbinamento: Asprinio d’Aversa brut Doc 2022 Quartum Cantine Di Criscio, Quanta piacevolezza per come è fresco, per come è effervescente.

Si prosegue, saggia l’invarianza di calice, con la Pizza in pala “Iberica” il cui ghiotto topping è costituito da fior di latte, crosta di Parmigiano-Reggiano Dop, salsa di pomodoro giallo, prosciutto crudo iberico, stracciata di mozzarella e pepe. Dopo il gustoso Padellino “Brace”, si resta nella tecnica del padellino commutandoci però al dolce: Padellino agrumato con frutta candita e vaniglia ricoperto con lamelle di mandorle, miele al tiglio e confettura di albicocca del Vesuvio “cresommola”. Il termine cresommola deve la propria etimologia all’antica Grecia.

Pizza napoletana a regola d'arte: proviamo quella di Ciro Savarese

Pizza in pala iberica della Pizzeria Ciro Savarese

La parola deriva infatti dai vocaboli chrysoun melon, che hanno il significato di “frutto d’oro”. La cresommola è ritenuta il frutto d’oro poiché, quando è matura, sui rami dell’albicocco ha lucentezza d’oro. Altro, imperdibile, Padellino dolce, quello al gianduia. E poi, ancora, three is better than two, you know (!), Millefoglie con crema pasticciera e frutti di bosco. E nel bicchierino, il Ramandolo Docg 2021 ottenuto da uve verduzzo friulano in purezza, raccolte in condizioni di maturazione avanzata quando completamente attaccate dalla muffa nobile, fatto da Filippon, una piccola realtà di Nimis, in Friuli-Venezia Giulia.

Cena di grande bontà, per la pregevolezza delle portate, la loro meditata successione, la loro suadente narrazione, i calibrati e gioiosi abbinamenti con grandi vini. Valore aggiunto imprescindibile, la competenza di Ciro e della sua famiglia, la grande passione che traspare e che allegramente contagia il commensale, il talento innato di sì virtuoso patron !

Pizzeria Ciro Savarese
Via Napoli 208 - 80022 Arzano (Na)
Tel 081 5732673

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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