Una bocciofila del 1850 e una casa di ringhiera dove la Milano di un tempo si vive, si odora e si assapora. L’Antica Osteria del Progresso, quartiere Maggiolina, a poca distanza da via Melchiorre Gioia, è un salto indietro nel tempo. L’ambiente conserva tutta l’atmosfera e il fascino popolare delle sfide a bocce e delle chiacchiere di contorno.

La celebre costoletta dell'Antica Osteria del Progresso
Il menu celebra la gastronomia milanese e il piatto più iconico, sempre più apprezzato per qualità ed esecuzione, non può essere che la costoletta alla milanese, qui proposta con carne di vitello piemontese, allevato solo con uova e latte. Un piatto riconosciuto tra i 10 migliori della città meneghina. Ma c’è tanto di più. La cucina lombarda resta il fil rouge, ma le contaminazioni sono frequenti ed è la Puglia a voler rubare la scena alla tradizione milanese. Il motivo è presto detto: il locale storico è stato rilevato nel 2023 da chef Paolo Cannillo e da Romino Castellaneta, il primo di Corato, il secondo di Gioia del Colle (Bari).

Paolo Cannillo nelle cucine dell’Antica Osteria del Progresso
«Ci piaceva l’idea del ritorno all’osteria milanese - sottolinea Cannillo - abbiamo visto, passeggiando, un pergolato di uva fragola bellissimo e il campo da bocce e da qui è nata l’avventura: il personale è rimasto invariato e ci ha accompagnato con la sua conoscenza del luogo e della tradizione. La cosa bella è proprio che tra una portata e l’altra può anche scapparci una partita a bocce». Qui si gioca a ogni età, soprattutto di domenica.

Tra una portata e l’altra può scapparci una partita a bocce...
Non solo costoletta: inno alla cucina lombarda
Nel frattempo, in pochi mesi, la costoletta del locale ha fatto da biglietto da visita, conquistando gli estimatori: croccante al punto giusto, succosa, con il classico osso (manico) a invogliare all’uso delle mani, ha riscosso riconoscimenti. Poi, chi è arrivato, ha scoperto ben altro.

Risotto alla milanese con ossobuco - Antica Osteria Del Progresso
Gli antipasti spaziano dalla degustazione di alta norcineria ai mondeghili con crema allo zafferano, ma c’è anche la frisa multicereali con carpaccio di zucchine, carote e burrata.
Tentacolo di polpo su crema di patate e pistacchio - Antica Osteria Del Progresso
1/4
Catalana di gamberi con cruditè di stagione - Antica Osteria Del Progresso
2/4
Spaghettone cacio e pepe con crema di fiori di zucca - Antica Osteria Del Progresso
3/4
Tartare, burrata e pomodorini - Antica Osteria Del Progresso
4/4
Previous
Next
Tra i primi, il risotto spadroneggia, dal classico alla milanese con ossobuco per arrivare al contemporaneo “mojito e carpaccio di gamberi”. Tra i secondi, torna l’ossobuco con purè ma trovano spazio anche le bombette di Marina Franca in crosta di pistacchio e purè di patate.
Alla scoperta di Villa Mirabello
E se la domenica un salto all’Antica Osteria è l’ideale, da quelle parti c’è Villa Mirabello, dell’omonima Fondazione: una villa-cascina gentilizia dove si respira la storia quattrocentesca delle nobili casate milanesi ma anche le origini rurali della zona, che ben si sposano con l’atmosfera da antica osteria.
Il giardino di Villa Mirabello
1/3
La fontana di Villa Mirabello
2/3
Una delle sale di Villa Mirabello
3/3
Previous
Next
All’esterno anche una splendida fontana, detta del “Mangia Bagaj” (in dialetto milanese, mangia bambini). La dimora, restaurata nel 2021, si è aperta al pubblico e ospita durante tutto l’anno molti eventi. È aperta per visite guidate di gruppo, da prenotare.
Via del Progresso, 22 20125 Milano (MI)